dal 30 ottobre al 22 novembre 2024
Galleria Michela Cattai
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Gennaio 2022
L’artista di origine spagnola Felipe Cardeña, noto per la sua biografia sfuggente, picaresca e misteriosa e la sua propensione a un lavoro collettivo e partecipativo assieme alla sua crew formata da studenti e da giovani artisti (unico caso di una crew in stile rap nel panorama dell’arte contemporanea), torna a Milano, grazie alla collaborazione con il gallerista Bruno Grossetti, con una nuova iniziativa di arte pubblica.
Una nuova opera, realizzata dalla Felipe Cardeña crew su stoffe multietniche e coloratissime (com’è nel background dell’artista, che con questa tecnica ha già esposto una grande tenda alla Biennale di Venezia e in numerose mostre d’arte contemporanea), è stata allestita su un balcone di pertinenza del gallerista Bruno Grossetti, che si affaccia sulla centralissima Piazza XXV Aprile, come ormai ci ha abituato dall’inizio della pandemia.
Sono infatti due anni che l’artista invia alla città, attraverso striscioni colorati, dei messaggi di speranza, di ottimismo e di fiducia, attraverso la creazione di opere d’arte realizzate su stoffa, sulle quali vengono di volta in volta cucite a mano, dai ragazzi della sua crew, scritte che riportano citazioni, frasi e slogan di grande effetto. L’ideazione delle scritte avviene attraverso un’opera di confronto e di dibattito tra i membri della crew e il gallerista Bruno Grossetti, parte integrante del progetto anche dal punto di vista ideativo e creativo.
Il primo striscione, creato nel marzo 2020, durante il primo lockdown, era nato nell’ambito di un progetto curato da Christian Gangitano per la città di Milano, che vedeva la partecipazione di diversi artisti con progetti esposti alle finestre delle abitazioni e degli studi: in quell’occasione, Cardeña e la sua crew avevano realizzato, sempre in collaborazione con Bruno Grossetti, uno striscione che riportava una frase tratta da una delle più celebri canzoni dei Beatles, “All you need is Love”, a ribadire l’importanza dei sentimenti di amore e di condivisione in un momento così difficile per tutti.
A questo era seguito, nel maggio 2020, un secondo striscione, intento a infondere coraggio e vitalità alla città in un momento di grande incertezza e timore dovuto alla pandemia e alla crisi globale, sul quale era riportata la frase “I have a Dream”, tratta dallo storico discorso tenuto da Martin Luther King nell’agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington in occasione di una manifestazione per i diritti civili.
Il terzo striscione, un anno dopo, nel maggio 2021, riportava invece una semplice parola: “Freedom”, che voleva essere non solo un grido di gioia e di liberazione dopo il lungo stallo dovuto al prolungamento del lockdown sanitario, ma un messaggio di speranza e di ottimismo, simbolo della libertà di creare, di pensare a noi stessi e agli altri, di fare arte, di partecipare, di riprendere in mano la nostra esistenza.
Oggi, ecco il nuovo striscione creato dall’artista e dalla sua crew: la frase, questa volta, è “Be Future”: frase che incita ciascuno di noi a costruire il nostro futuro, a non avere paura, a guardare avanti con ottimismo e con coraggio. Il futuro siamo noi, sembra dirci lo striscione esposto sul balcone di Piazza XXV aprile: prendiamolo in mano e guardiamo avanti con fiducia.
dal 17 settembre al 31 ottobre
Read moreLa Galleria Grossetti Arte propone una selezione di capolavori di Rodolfo Aricò in una mostra che rende evidente il percorso evolutivo dell'artista, seguendo la produzione tra il 1959 e il 1970. Dal linguaggio informale, accolto e praticato dal dopoguerra agli anni 60 dai più grandi artisti internazionali, arrivando poi alla metà degli anni '60, dove la vigorosa pittura, con emozioni gestuali e ricchezza cromatica, arriva ad organizzarsi nelle prime forme proto-geometriche che porteranno l'Artista alla sublimazione della forma pura, chiaramente visibile nelle "Assonometrie" e "Prospettive". Qui l'opera pittorica si da forma nella sua struttura quadrato, contenitore del soggetto pittorico, che si evolve in un unicum forma-spazio creando le tele sagomate.
La mostra, dal titolo rivelatore, sarà aperta dal 18 aprile presso la sede della Grossetti Arte in Piazza XXV Aprile 11/B in Milano.
Da giovedì 28 marzo 2019, ore 18:30
Read more28 novembre 2018
Read moredal 28 novembre 2018.
Aricò, Bergquist, Calderara, Carrino, Cascio, Castagno, Dadamaino, Gastini, Hermann, Mandelli, Mangano, Nigro, Nitti, Spagnulo
Read moreDal 27 ottobre 2018
Aricò, Bergquist, Carrino, Castagno, Dadamaino, Mangano, Nigro, Spagnulo
Read moreCent’anni di capolavori
Biella | Vercelli | Torino
Mostra ideata e coordinata da
Andrea Busto
curata da
Luca Beatrice
Lorenzo Canova
Claudio Cerritelli
Marco Meneguzzo
Elena Pontiggia
Luigi Sansone
Giorgio Verzotti
100%Italia è una mostra dedicata agli ultimi cento anni di arte italiana, dall’inizio del Novecento ai giorni nostri. Con un percorso storico esaustivo, il progetto è l’occasione per evidenziare il ruolo preminente dell’arte italiana, che ha saputo segnare profondamente la creatività europea e quella mondiale.
Ogni anno e ogni decennio sono stati contraddistinti da forti personalità che hanno influenzato l’arte del “secolo breve” e oltre; nessuna nazione europea ha saputo infatti offrire artisti
e capolavori, scuole e movimenti, manifesti e proclami artistici con la continuità dell’Italia.
In un momento in cui il valore identitario di una nazione deve essere ripreso, riconfermato e ribadito, non per prevaricare, ma per aiutare la comprensione della storia, 100%Italia vuole fare il punto e riproporre evidenti valori che per un tempo troppo lungo molti critici hanno sottovalutato.
Gli artisti considerati come capisaldi della cultura internazionale verranno esposti, ognuno con una o più opere rappresentative del proprio percorso e del periodo storico di appartenenza.
La grandezza dei maestri si potrà quindi percepire in un unicum e in una sequenza espositiva che faranno fare al visitatore un viaggio straordinario lungo cent’anni.
100%Italia ha collaborato con collezioni e a archivi di musei, di fondazioni, di gallerie pubbliche e private e di collezionisti che insieme hanno costruito un evento unico nel suo genere.
Il Museo Ettore Fico si è avvalso della collaborazione e del supporto strategico dell’Associazione Nazionale delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – che raggruppa circa 160 gallerie in tutta Italia – , dell’Associazione Fondazioni e Casse di Risparmio Spa – che rappresenta circa 30 Casse di Risparmio e 88 Fondazioni di origine bancaria sul territorio nazionale – nonché di Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, che hanno attivato la ricerca di un insieme di opere importanti, spesso mai esposte, al fine di offrire una mostra pressoché inedita per il grande pubblico nazionale e internazionale.
Apertura al pubblico
21 settembre – 10 febbraio 2019
Collection in progress
La galleria Grossetti Arte presenta la nuova mostra "Collection in progress", visibile già da domani, in piazza XXV aprile 11/B.
Una collezione costruita in più di quarant'anni da Carlo e Bruno Grossetti. Un grande lavoro di partecipazione diretta alla ricerca e alla produzione di giovani artisti. Dai primi lavori degli anni '60 di Aricò, Carrino e Dadamaino per passare agli anni successivi con Battaglia, Gastini, Nigro, Spagnulo, Varisco esposti in mostre personali, fiere e grandi musei. Per poi finire alle nuove generazioni con Walter Cascio, Enzo Castagno, Niccolò Mandelli Contegni, Carla Mura, Daniele Nitti Sotres, Edoardo Romagnoli, Sean Shanahn, Dado Schapira..
TRA LE RIGHE
Cascio e Mura guardati da Calderara, Dadamaino e Nigro
15 marzo - 15 aprile 2018
Read moreLa galleria Grossetti Arte apre la stagione 2018 con l’inaugurazione della mostra INCONTRO di Niccolò Mandelli, che si terrà giovedì 8 gennaio 2018 alle 18:30 in Piazza XXV Aprile 11/B.
La personale, in programma dal 8 al 28 febbraio 2018, è dedicata a due cicli di sculture in ferro e legno eseguite tra il 2011 e il 2017.
Nato a Varese il 20 agosto 1967. Terminati gli studi in legge, inizia a dedicarsi alla scultura a tempi pieno , viaggiando in tutto il mondo, fino a stabilirsi in America Centrale. Qui realizza scultura di grandi dimensioni, usando vari legni tropicali. Ritornato stabilmente in Italia si accosta prima alla lavorazione della pietra e del marmo e , egli ultimi anni, a quella del ferro, usato spesso in combinazione con il legno. Vive e lavora a Varese.
dal 2 ottobre 2017
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