Federico Rizzi - Bio

Nasce nel 1962 a Udine dove vive e lavora.

BIO

 

Ha esordito con opere di pittura in cui il sovrapporsi continuo di campiture di colore evidenzia una tridimensionalità che sarà una costante nel suo percorso artistico. L'elemento materico, in seguito, prende il sopravvento con l'uso di lastre di rame, ferro e materie plastiche, ma paradossalmente la geometria della materia non annulla allo sguardo dell'osservatore una componente pittorica ancora in essere. Negli ultimi anni la sua tecnica si è arricchita con l'uso di ulteriori materiali quali reti di acciaio e tramature di ferro e ottone trattate con acidi, gomma lacca mescolata al colore, siliconi e resine. La materia colorata di fondo viene messa in rapporto con i valori cromatici dei diversi materiali usati di volta in volta per costruire un lavoro progettuale lento, complesso e meditato.

Hans Hermann - Testi

Nato a Hohenfels / Eifel, Colonia ( Germania ) l'11 maggio 1952. 

Vive e lavora tra Imperia e Colonia.

TESTI

 

Köln 1977

SCENE n° 2 vom 15.7.1977 Text von Jürgen Masuhr 

Köln 22.09.77

Kölner Stadtanzeiger " 

" Happening wurde von Polizei gestoppt " 

Essen 1977

Katalog "Vom Land und Leuten" Landesausstellung des BBK, Landesverband NRW 

Köln 2 Mai 1977

Kölner Stadtanzeiger " Ein Mensch wurde in den Käfig gesteckt " 

Köln 1979

Regenbogen Konzerte Beginner Studio, Walter Zimmermann

München 1979

Künstlerbücher (erster Teil) - Organisation Hubert Kretschmer Katalog zur Ausstellung 5.10. bis 30.11.79

Paris 1985

" Livres d'Artistes " Collection Sèmaphore Centre Georges Pompidou

Diano Marina 1985

Text von Rodolfo Falchi - " Intrecci di Luce "

La Stampa, 19.12.1985

Text von Stefano Delfino

Il Secolo XIX, 28.12.1985

Text von Francesca Graziano

Milano 1986

Erster Foto-Kalender für die SIP

La Stampa, 6.3.1986

Text von Angelo Dragone

Köln 1986

Katalog int. Photoszene Köln 1986

Katalog Sotheby's, London, Oct.1986 Modern and Contemporary Paintings

Bruxelles 1987

Bulletin Galerie Contretype Text von Pierre Restany u. E. Palumbo-Mosca

Bruxelles 1987

La Drapeau Rouge - Text von Jo Dustin

Torino 1987

Katalog Torino Foto Grafia 87

Eindhoven

Int. lighting review, 39th Year, 3 rd.Quarter 1988

Katalog, München 1989

Galerie Ketterer, 144. Auktion

Darmstadt 1990

" Erfahrungserweiterungen " Text von Arsèn Pohribny

Wiesbaden 1990

" Der Humor ist der Regenschirm der Weisen " Katalog Harlekin Art

Frankfurter Allgemeine Zeitung, 21.3.1990

" Sammler nicht sehr spendabel ", Janet Schayon

Frankfurter Neue Presse, 22.3.1990

" Die Freiheit auf Blech brachte 2.800 DM "

Giessener Anzeiger, 22.3.1990

ebenso in BZ, Berlin und Giessener Allgemeine " Kunst-Auktion 'Art Frankfurt' für Aids-Stiftungen "

Frankfurter Allgemeine Zeitung, 24.3.1990

" Was fehlt, ist ein Publikum ", Wilfried Wiegand

Köln 1991

Katalog Int. Photoszene Köln 1991

Wiesbaden 1991

" Der Augenblick der stehen bleibt " Katalog Harlekin Art

Imperia 1992

Aktion " Vota Arte " - Text Franscesca Graziano

Imperia/Bruxelles 1992

Aktion " Vota Arte " - Text Elena Palumbo-Mosca

La Stampa, 19.3.1992

" Artista tedesco posa davanti ai manifesti "

Wiesbaden 1992 

" Yin & Yang " Katalog Harlekin Art

Katalog "Hans-Hermann T.,

Rittratti di Anonimi - Anonyme Portraits in collaborazione Goethe Institut Genua Galleria C. Gualco - Unimedia Genova 1993

La Stampa, 2.12.1993

" Ecco i ritratti di anonimi nell'arte di Hans-Hermann ", Stefano Delfino

La Stampa, 2.12.1993

" Successo di Hermann a Genova " e.f.

Il Secolo XIX, 28.12.1993

" Ritratti anonimi ", Francesca Graziano

La Stampa, 28.11.1993

" Ritratti di anonimi ", Stefano Delfino

Flash Art, n° 182, Marzo 1994

" Hans-Hermann T., Freiheitsschutzzone" " ritratti di anonimi ", Viana Conti

" Punti di Vista" Proposta n° 5

Katalog Circolo Culturale, il Gabbbiano, La Spezia Marzo/Aprile 1994

La Stampa, 9.3.1994

" Il tedesco Hermann e l'americano Hansen, artisti con licenza di stupire " " Provocazioni nel centro di Milano firmate da due imperiesi d'adozione ", Stefano Delfino

" Molto Diligenti Osservazioni 1 "

Katalog a cura P. Diecidue, M. Rosa Pividori e Emma Zanella Manara, Marzo 1994 Edizione Galleria d¹Arte Moderna di Gallarate

Al Hansen e Hans-Hermann T.

" New and old Fluxus-Dreams - Vota Arte " Katalog Lattuada Studio Milano Ausstellung März/April 1994

Flash Art n° 183, April 1994

" Al Hansen e Hans-Hermann T. presso lo Studio Lattuada "

Gazzetta del Lunedi, 9.5.1994

Cronaca dell'Arte di Nalda Mura

" Baj & Company "

Lerici Castello Monumentale Katalog a cura di Luciano Caprile Galleria Menhir, La Spezia, Giugno 1994

Archivio, Anno VI, n° 6,

Giu.-Lug.-Ago., 1994 Enrico Baj, Luciano Caprile

" Non Capovolgere ",

Trimestrale N° 6, Maggio 1994 " Vota Arte ", Giuliana Guastalla

La Stampa, 13.07.1994, Stefano Delfino

" Due artisti imperiesi alla mostra di Enrico Baj ",

La Gazzetta di Mantova, 23.6.1994,

R. Bellintani " Contemplazione e giocosità in " Vote Arte' ",

Il Piccolo, Allessandria, 2.9.1994

" Un " Art work shop ", M.L.C.

Il Piccolo, Alessandria, 9.9.1994

" Viaggio dentro la fabbrica dell'arte "

Flash Art n° 189, dic. 1994/gen.1995

" Viaggio dentro ", Viana Conti

" Titolo ", Revista scientifico-culturale d'arte

Anno V-N 16-17 Autunno-Inverno 1994 " Vota Arte " Primo Manifesto

Baj & Company, 

de Luciano Caprile et Frèdèrique Altmann Katalog Galerie Sapone, Nice, Jan. 1995

La Stampa, 5.3.1995, Stefano Delfino

" Baj & Company " "Hermann in mostra a Nizza ",

Il Secolo XIX, 17.3.1995,

Francesca Graziano " Anche l'imperiese Hermann alla mostra Baj & Company ", 

" ZETA ", Revista int. di poesia e ricerche,

No.33/34, Maggio/Giugno 1995 Anno XVI n.2 1995, Pag. 20, " Eppure ci eravamo preparati "

Katalog a cura di Carlo Micheli

" Con sentire "

La Gazzetta di Mantova, 4.5.1995

" In Giro "

La Voce di Mantova, 13.5.1995

" Con sentire provocando "

La Voce di Mantova, 6.5.1995

" Con sentire insieme "

La Gazzetta di Mandova, 25.5.1995, G.Natali

" Performance d'autore sabato in Santa Paola "

Radio Base Mantova

" Arte e Cultura " a cura di Paola Cortese La Voce di Mantova, 27.5.1995 " Tra idea e performance "

Katalog di G. Bonomi, 

V. Coen, E. De Albentiis Provincia di Perugia, giugno-luglio 1995 " Presenze - artisti stranieri oggi in Italia "

Forvm Artis Mvsevm Montese

presentazione Pierre Restany curatore Fabio Tedeschi Katalog Forvm Artis Editions, Luglio 1995 

Katalog a cura di Carmelo Strano

" La Nuova Europa " in occasione del Centenario della Biennale di Venezia XLVI edizione, giugno - settembre 1995

Contemporanea " documenta " delle Arti,

Bari, giugno 1995

Katalog, Text von Jürgen Kisters

Artoll - Labor 1995, Rheinische Landesklinik Bedburg-Hau

Katalog " Il Rassegna d'Arte della Liguria 1996 "

Sociètà Promotrice di Belle Arti della Liguria

Il Secolo, 4.5.1996

" Gli artisti liguri nell'ex convento ", F. Graziano

La Stampa, 9.4.1996

" Rassegna con 150 opere d'arte ", S. Delfino

Il Corriere di Roma, 30.6.1996, F. Graziano

" Artisti liguri a confronto nella Capitale dei 'del Carretto' ",

" That's me " Katalog Stedelijke Akademie

voor Beeldende Vorming Harelbeke 1996

Images Art & Life n° 35-36, 1996

" Vota Arte ", Primo Manifesto

Deutschlandfunk, 20.4.1996

" Treffpunkt Unterhaltung ", " Skurill ist in ", U. Deutschendorf

Redetext "Lemuren - figurative Abstraktion"

Erich Witschke, Trinitatiskirche Köln, 1996

Kölner Stadt-Anzeiger, 12.1.1996

" Videos flackern hinter dem Altar ", C. Freytag

 

Jessica Lack writing in The Guardian:

"As a member of Fluxus in the 1970's, Hans-Hermann was part of a band of anti-artists that included Joseph Beuys and Yoko Ono. A group that embraced all creative endeavor from street poetry to jesters, they set about re-framing the boundaries of modern art by dispensing with them. Hans-Hermann today still refuses to be categorised in artistic terms. He makes art from the detritus he finds, scratching the surfaces of boxes untill they are riddled with incisions and peeling the cardboard off beer mats untill he is left with malleable textures he then creates elaborate discs from. This is the German's first solo show in London, and he's set about creating works that in time, (it is hoped) bring about the annihilation of the artist ego-if only that were possible." 

 

" Freedom " Febbraio 2004

Hans-Hermann: I poemi pittorici 

di Angela Madesani. 


Se essere chiamato " pittore " è, al tempo nostro, da quanti si occupano di arte, un termine scarsamente bene accetto, è nel caso di Hans-Hermann, che qui si presenta con una serie di opere pittoriche, anche poco corretto.
Arte e vita sono per lui, tedesco che vive in Italia ormai da molti anni, una scelta univoca, che viaggia sullo stesso binario giorno per giorno, un vero e proprio particolare e diverso modo di vivere .

Il chiaro riferimento è sicuramente a Joseph Beuys, con cui Hans-Hermann ha avuto legami diretti. Fare arte per lui è un bisogno, strettamente personale, di riflettere sull'essenza delle cose, di materializzare alcuni concetti in un mondo, in cui tutti giocano più o meno casualmente attraverso scelte che il più delle volte non sono neppure tali. La vita nei suoi lavori diviene forma, nello spazio e nel tempo, che non deve essere velata o meglio ottenebrata da un approccio meramente estetico, che rischierebbe di sviare la conoscenza delle cose. In questi lavori di Hans-Hermann, diciamo cosi, pittorici, la cosa più importante è l'atteggiamento per riuscire a cogliere l'esistente, con un occhio di favore, così Mondrian, per l'elemento distruttivo e non solo costruttivo dell'esistente.

Importante è il suo tentativo di conoscenza del nulla, la voglia di creare in relazione alla conoscenza del nulla come unica costante dell'esistente.
La sua, nelle Transdestrutturazioni qui esposte, è una concentrazione su un punto, l'ora, l'hic et nunc, dove graffia, toglie la materia, il supporto stesso.
Si tratta di un lavoro pittorico al contrario, per via di levare, in cui si scava per piantare, per mettere qualcosa: metafora di una sorta di semina esistenziale.
In altri lavori è la Sedimentazione. In entrambe le operazioni il tempo è fondamentale dove, attraverso il graffio, il tempo diventa addirittura senza tempo: nulla, come in una meditazione zen. Si tratta di un tentativo di eliminazione dell'ego, di annullamento anche del proprio ruolo di artista, oggi sin troppo " mitizzato ". Il suo è un lavorio continuo, una sorta di ricamo in cui il bordo rivela la sovrapposizione, l'accumulazione dei gesti di derivazione senz'altro informale. Il tentativo è una sorta di resa materiale di un'operazione di matrice spirituale.

Nel suo lavoro è presente fortemente l'elemento grafico, in cui è, mi pare obbligato, un richiamo, con le debite differenze, a Roman Opalka, per certi versi più assoluto. È una ripetizione di una sorta di scrittura, di codice personale, di un gesto che si ripete all'infinito per dare vita a poemi pittorici di scavo e sovrapposizione. Ancora una volta si torna al " Vota Arte ", che fa parte della sua storia. È, nei suoi lavori degli ultimi anni, qui in mostra un profondo senso di disillusione: prima di tutto nei confronti dei fatti del mondo e poi anche in quelli del ruolo dell'arte, che di rado riesce a mutare le cose, ma che forse ogni giorno ci regala la sensazione di riuscire a proseguire il difficile cammino quotidiano.



Traduzione dall'italiano in inglese di Elena Palumbo-Mosca e Valerie Wadsworth. English translation by Elena Palumbo-Mosca and Valerie Wadsworth.

Traduzione dal tedesco in italiano e in inglese di Elena Palumbo-Mosca e Valerie Wadsworth. Milano

La Stampa 13 gennaio 2004 (pg. Imperia Spettacoli) 

IN MOSTRA DAL 4 FEBBRAIO CON IL TITOLO «FREEDOM» GLI ULTIMI LAVORI DEL SEGUACE DI JOSEPH BEUYS

A Milano i «poemi pittorici» di Hans Nermann

Saranno esposte alla Galleria Grossetti le opere create a Imperia dall'artista tedesco 

IMPERIA

Aveva iniziato il suo incessante lavoro di,ricerca in Germania negli anni Settanta con il celebre movimento di Joseph Beuys e l'area Fluxus, poi si è trasferito a Imperia dove abita e lavora da una ventina di anni e dove ha lanciato l'iniziativa di «Vota Arte»: adesso, Hans Hermann, estroso e versatile artista di origine tedesca, più volte presente in varie esposizioni internazionali, in Italia e all'estero, è atteso da una grande mostra a Milano.

Esporrà le sue opere più recenti, due cicli di medie e grandi dimensioni, «dove il gesto di decostruire, ripetuto maniacal- mente, produce nuova organizzazione della forma: un inquieto registrare della propria esistenza», alla Grossetti Arte Contemporanea in via Sarpi a Milano: il «vernissage» si terrà il 4 febbraio alle 18,30, quindi la mostra, significativamente intitolata «Freedom», ossia «Libertà», proseguirà fino al 5 marzo, ogni settimana dal martedì al venerdì e in orario 10,30-19,30.

Una nuova importante esperienza, insomma, per Hans Hermann, che successivamente dovrebbe esporre anche a Londra le ultime creazioni, nate nella quiete della sua villa presso i Gorleri, sulle alture di Oneglia. Qualche anno fa, già autore affermato, aveva lanciato la provocatoria iniziativa di «Vota Arte»: una frase che ha fatto il giro del mondo dell'arte attraverso spille e autoadesivi, un modo di partecipare e di vivere l'arte totale attraverso una visione indipendente, rispetto alle logiche del quotidiano. 

E appunto in tal senso non è casuale la scelta di «Freedom» come nome della mostra milanese. Spiega la critica Angela Malesani nell'introduzione ai «poemi pittorici» di Hans Hennann: « Se essere chiamato " pittore " è al tempo nostro, da quanti si occupano di arte, un termine scarsamente bene accetto, nel caso di Hans Hermann, che pure qui si presenta con opere pittoriche, è anche poco corretto. Arte e vita sono per lui una scelta univoca, che viaggia sullo stesso binario giorno per giorno: un vero e proprio modo di vivere, particolare e diverso».

La sua, nelle «Transdestrutturazioni» presentate alla Galleria Grossetti, «èuna concentrazione su un punto, l'ora, l' "hic et nunc ", dove graffia, toglie la materia, il supporto stesso: un lavoro pittorico al contrario, per via di levare, in cui si scava per piantare, per mettere qualcosa». E nei lavori di Hans Hermann «è presente fortemente l'elemento grafico, in cui c'è anche un richiamo a Roman Opalka, per certi versi più assoluto», conclude Angela Malesani. 

Hans Hermann - Bio

Nato a Hohenfels / Eifel, Colonia ( Germania ) l'11 maggio 1952. 

Vive e lavora tra Imperia e Colonia.

BIO

 

Cresciuto come artista nel movimento Fluxus (tedesco) conosce e collabora con : Joseph Beuys, Al Hansen Nam June Paik ed altri.

Un percorso che approda negli 70 a una nuova visione dove distruggere e costruire produce una fusione tra le rivoluzionarie idee degli anni 60 e una lezione che va da Modrian a Roman Opalka .

Nel 1983 il trasferimento in Italia e la costruzione di un atelier.

Hans Hermann - Esposizioni

Nato a Hohenfels / Eifel, Colonia ( Germania ) l'11 maggio 1952. 

Vive e lavora tra Imperia e Colonia.

ESPOSIZIONI

 

1985

" Intrecci di Luce ", Diano Marina

1986

Galleria L. d'Alessandro, Torino

" Int. Photoscene Colonia 1986 "

Contretype, Bruxelles 

1990

Galleria Francoise Friedrich, Colonia Titolo: "N U N...verboten" ('adesso... vietato')

1991

Internationale Photoscene, Colonia 91

1993

Galleria Unimedia Genova " Ritratti di aninimi " 

1994

Galleria Lattuada Studio, Milano e 6 giorni performance con Al Hansen. 

Theodor-Heuss-Akademie, Gummersbach con erformance " Wiewohl, wir waren ja   geübt darin..." (Eppure ci eravamo preparati...) 

1996

" Figurative Abstraktion ", Trinitatiskirche, Colonia. 

1997

" Ritratti di anonimi ", Galleria Willy d'Huysser, Bruxelles 

1999

" Sie leben ja nur Spielformen... (G.B.) ", Galleria Francoise Friedrich, Colonia 

2000

"Ritratti di Anonimi" & "Ritzemorphien" Galleria Reich con Fondazione Hans Sion, nella Brauhaus Sion, Colonia 

2002

"Foto Reportage", Fluxus Constellation, Ellequadro Documenti, Genova. 

2003

"Hot Couture" , Galleria K. Krohn, Basilea 

2004

"Freedom" , Grossetti Arte Contemporanea - Milano

1976 

Fondazione dell'iniziative " Art Kollektiv "

1977 

Fondazione " Freiheitsschutzzone ", 

(Zona-di-libertà-protetta)

Edizioni " art-matrix " e la propria Produzione: " art-soli(t)(d)aire "

EC e performance

" Qualità di vivere ", BBK, Colonia, " Arte in amministrazione' Proclamazione " Freiheitsschutzzone ", Comune di Bergisch-Gladbach

BBK, Essen, Gruga Halle

" Oko-comix - warum wird das Grundgesetz sooo... durch den Dreck gezogen ",

" Paese e gente ",

Attività " rimboschimento ", Colonia Performance " ReflexReKonstruktion ", Chiesa di San Paulo, Francoforte, (Deutscher Künstlerbund)

Due Azioni ' Attività Museo Fredericianum ' per la ' documenta 6 ' di Kassel

EC e performance, " Arte 77 " di Kleve (come 'Hommage a Joseph Beuys)

P Fiera degli Artisti, " Mercato Nuovo ", Colonia Azione " KünstlichKunst "

1978

Azioni con manifesti artistici, 

" Tunix ", Berlino, " Destruktiv-Art "

" Mail-Art " Azioni " Bekennerbriefe "

Azioni con manifesto artistico

Fiera di Arte, Düsseldorf ( " Endstation - Signum für ein Programm ") 

1978 - 1980

Edizioni con Joseph Beuys Azioni Fiera " ART " di Basilea 

1979

Due azioni nella Studio del Compositore Walter Zimmermann " Studio Beginner ", Colonia " Happening, Performance, Environment, la rappresentazione è una realità, conoscerla è una " RealluziNation ", nata dalla ricostruzione dei riflessi 

(" ReflexReKonstruktion), come esperienza eco-comica ".

Attività " John Cage Festival " Bonn Gita dell'arte a New York " Modulazione trascontinentale di attività in arte "

1979 - 1980

Costruzione di due ' Handmade-Houses ' come un " Paese dell'arte extra-territoriale" 

" RealluziNation - Freiheitsschutzzone "

1980

Ciclo di azioni per " l'anno missionario " in Germania " Mail-Art " Azioni internazionali " Exposè zur Verweigerung "

" Pamphlet für die freie Kunst "

" Manifest der Annihilation "

" Abschiedsszenen oder das Fegefeuer "

Gita dell'arte a Roma e in pari tempo installazione " ruhender Verkehr " in Colonia fra Duomo e Museo (Römisch-Germanisches Museum)

Attività e performance per l'esposizione " Mein Kölner Dom ", Kunstverein Colonia 

(" Medial(st)(d)ressur ") 

1981

P Edizioni " art-matrix ", " Fiera del libro ", Francoforte Performance contro il neo-fascismo in occasione della prima grande dimostrazione per la pace a Bonn 

1982

Esposizione del ritratto " Selbstentlarvung " davanti al Fredericianum di Kassel nel frattempo di " documenta 7 " Pubblicazione del manifesto " Richtfest "

(Festa per un'opera " quasi " finita e liquidata) 

1983

Trasferimento in Italia (costruzione di un Atelier) 

1984

Fondazione del proprio " MuseUm Lucinasco "

" RealluziNation-Freiheitsschutzzone " Azioni Fiera dell'arte " Art Cologne "

EC " Livre d'Artistes ", Monaco-Parigi 

1984 - 1985

Serie di fotografia " Pittura con Luce ", Serie " Intrecci di Luce " In collaborazione con " Helena " (modella favorita di Yves Klein) serie " blu " (ispirata alle " Anthropomètries ") e altri serie 

1985

E " Intrecci di Luce ", Diano Marina 

1986

E Galleria L. d'Alessandro, Torino

E " Int. Photoscene Colonia 1986 "

EC Galleria F. Friedrich, Colonia

E Contretype, Bruxelles 

1987

P "Torino Fotografia 87" Azioni "Alles klar", Art Cologne", "10 anni di 'Freiheitsschutzzone'" 

1988

EC Galleria Abras, Bruxelles

EC Galleria Pabst, Monaco (di Bavaria) 

1989

E Edizioni "art-matrix" invitato in Galleria "Présence Cologne" Titolo: "Genesung durch Abschreckung" (Guarigione attraverso la "forza di dissuasione") 

1990

E Galleria Francoise Friedrich, Colonia Titolo: "N U N...verboten" ('adesso... vietato')

EC "Intrecci di Luce", Kunstverein Rösrath

P Fiere di Arte: Biaf, Barcelona Lineart, Gent Fiac, Parigi (Azione "nothing... new" (niente di nuovo)

EC Fluxeum, M.+U. Berger, Wiesbaden Due edizioni con Al Hansen

1991

EC Galleria 1900 - 2000, Parigi

P Arte Fiera, Bologna e Francoforte

EC Fluxeum, M.+ U.Berger, Wiesbaden

EC Galleria Delaet, Anvers

EC Forum für aktuelle Kunst, Nurembergo

EC De Warande, Turnhout, Belgio

E Internationale Photoscene, Colonia 91

P Fiera Lineart (Galleria Friedrich e Root)

EC Galleria Sonia Berryer, Bruxelles

EC Galleria 1900 - 2000, Parigi

One Man Show " KomplexitätsReduktion " Fiera " Art Cologne " (per KANAL Magazin Europe, Parigi)

EC Galleria GORDON PYM & FILS, Parigi

1992

" Venus Buddha Box ", Edizione con Al Hansen " Vota Arte " Azioni lotta elettorale, Imperia EC " Yin & Yang ", Fluxeum, Wiesbaden "Vota Arte" Azioni " politica culturale " Freiheitsschutzzone con manifesti artistici per la " Documenta IX ", di Kassel a Colonia e per " ART 23 " a Basilea Iniziative per la fondazione di un nuovo partito culturale

P Fiere " ART 23 ", Basilea e " Art Cologne " per KANAL, Parigi

EC " Unimedia " di Caterina Gualco, Genova 

1993

Azioni " Tableau vivant " - " Vota Arte " per l'apertura della Bienale 45 di Venezia e per " ART 24 " di Basilea

E Galleria " Unimedia ", Genova 

1994

P " Arte fiera ", Bologna Unimedia, Genova

E e 6 giorni performance con Al Hansen Galleria Lattuada Studio, Milano

EC " Punti di Vista ", Il Gabbiano, La Spezia

P " Art " Francoforte e azione 

con manifesto " Wählt kUNSt "

EC "...rubati arcobaleni in'effigie...", 

Galleria Unimedia, Genova Performance " Vota Arte " (con G.Natali) " Chandelle Verte ", Galleria Steccata 2,

EC - Civica Galleria d'Arte Moderna, Gallarate

P " ART " Basilea, e azioni con manifesto " Wählt kUNSt " 

EC " Baj & Company " Castello Monumentale Lerici

EC " Viaggio Dentro " Comune di Alessandria

EC " Heimatbilder " Int.Photoszene, Colonia

P " Artissima " Torino, azioni " Vota Arte ", Galleria Free Art Azioni con manifesto " Votez pour l'art "-Fiac,Parigi

E - Theodor-Heuss-Akademie, Gummersbach Performance " Wiewohl, wir waren ja geübt darin..." (Eppure ci eravamo preparati...) Edizioni "Amazone" con Al Hansen 

1995

EC " Lettera d'amore " Studio Alaya, Genova

P " Biennale di Poesia ", Alessandria

EC " Telemutanti " - Palazzo Vento, Cervo Manifesto " emotionsmonitoring " per la festa della capitulazione, 1995, Fiera 'Art', Francoforte

EC " Baj & Company " - Galleria Sapone, Nice

EC " Sognamo insieme " - Unimedia, C.Gualco, Genova

EC " Con sentire " - Comune di Mantova

EC " Pittura italiane Contemporanea ", San Remo

EC " Presenze " - Provincia di Perugia

EC " La nuova Europa " - Biennale di Venezia

EC " Incontro e scontri alle seglie dei 3° Millennio ", Forum Artis Museum, Montese

EC " Heimatbilder ", Festival intern. di photografia, Herten Edizioni con Nam June Paik

EC " ArToll " - Landesklinik, Bedburg-Hau

P " Art Cologne ", Galleria M.Wewerka, Berlin 

1996

P " Arte Fiera ", Bologna, LipanjePuntin,

EC " Hommage E.Montale ", Satura, Genova

EC " Il Mostra Regionale d'Arte Liguria

Chiostri di Caterina a Finale Ligure

EC " Livres d'artistes ", Stedelijke Akademie voor Beeldende Vorming Harelbeke

E " Figurative Abstraktion ", Trinitatiskirche, Colonia

EC " Wir gedenken Georg Maciunas ", Fluxeum, Wiesbaden

EC " non capovolgere i manichini ", Studio Alaya, Genova

EC " Works in Progress N° 2 ", Young Museum, Revere (MN)

EC " Poesia, Mito, Utopia ", VIII biennale di Poesia, Theatro Comune di Alessandria

EC " Arte senza tempo ", O.L.V.A., Alessandria

EC " Libretto Digitale ", Melbourne Fringe Festival

P " European Art Forum ", Berlin e alla " Art Colongne 

1997

EC " Lettera d'amore ", Comune di Alessandria

P " Arte Fiera ", Bologna, Galleria Image Art & Life

EC " Il grande Omi ", Casbah Art ", Pegognaga (MN)

EC " Questione di ettichette ", Il Gabbiano, La Spezia 2o anni politica culturale di " RealluziNation-Freiheitsschutzzone " ISOPS'45', " Modulazione di attività " " Kosmologische Systemologie " Azioni con manifesto artistico ART 28, Basilea, 47.Biennale di Venezia e Documenta X di Kassel

EC " un LIBRO da APPENDERE " Atelier Arti Visive " Ducale " di Mantova

E " Ritratti di anonimi ", Galleria Willy d'Huysser, Bruxelles Azioni " Clown " - Punto rosso " durante della Inaugurazione " Art Cologne " 

1998

P Arte Fiera Bologna (Image Art & Life, Modena) e alla Fiera Art Francoforte (Galleria Refusalon, San Franzisco

EC " CRAVATTE ", Galleria Rotta, Genova

EC " Questione di etichette ", Museo Nuova Era, Bari

EC " non capovolgere i manichini ", Centro Allende, La Spezia Performance " Das stinkt ja immer noch " ('puzzolente continuamente')

EC " Bonap-Art ", Chiavari

Performance " HH playing with Beck & Al Hansen " Thread Waxing Space, The Roxy, N.Y.

Performance " Ignoranzverpflichtung " (obbligo di ignoranza) Fiera " Art Cologne ", Colonia

EC " Reliquiario ", Il Gabbiano, La Spezia

EC " Nodi d'Artista ", Comune di Alessandria 

1999

Azioni e P con Programma " IO " alla Arte Fiera, Bologna (LipanjePuntin,Trieste, Derbylius, Milano Azioni Programma "IO" 48. Biennale di Venezia e "ART" 3o.,Basilea EC "Kreuze", Fluxeum, Wiesbaden

EC InterArtGalleria Reich, Colonia

EC "Disci", Galleria Hundertmark, Colonia

E "Sie leben ja nur Spielformen... (G.B.), Galleria Francoise Friedrich, Colonia 

2000

Azioni "In memoriam Giordano Bruno" Arte Fiera, Bologna

E "Ritratti di Anonimi" & "Ritzemorphien" Galleria Reich con Fondazione Hans Sion, nella Brauhaus Sion, Colonia 

2001

EC Galleria Grossetti, Milano Azioni Programma "TransDeReStrutturAzione", Arte Fiera, Bologna, Art Francoforte, ART Basilea e 49.Biennale di Venezia

EC Galleria C.Gualco, Genova 

2002

Azioni "Innovazione contro" Arte Fiera, Bologna, documenta 11, Art. 33, Basilea

E "Foto Reportage", Fluxus Constellation, Ellequadro Documenti, Genova

EC "Il corpo e lo Sguardo" Young Museum Revere (MN)

EC "Corrispondenza X Biennale di Poesia di Alessandria

P " Art Cologne", Galleria Grossetti

EC "Künstler der Galerie Krohn, Basilea

EC " Villa Solaria", Chiavari

a cura di Vittoria Gualco

EC "Scriptions...", Villa Croce, Genova 

2003

P "Arte Fiera", Bologna, Galleria Grossetti

E "Hot Couture" , Galleria K. Krohn, Basilea Performance "Life is Fluxus", Hommage a Al Hansen Galleria d'Arte Moderna, Bologna

EC "An Exhibition Around Life", Zen and Art", Archivio E. Harvey, Venezia

EC "Segni di Guerra, Disegni di Pace" XI Biennale di Poesia di Alessandria

EC "Art against war", Galleria Lichtblick, Colonia

EC "Arte contro guerra", Galleria Grossetti; Milano

 

Legenda

E = Esposizione personale

EC = Esposizione collettiva

P = Partecipazione

 

Davide Cantoni - Esposizioni

Nato nel 1965 a Milano. Vive e lavora a New York, USA.

ESPOSIZIONI

 

MOSTRE PERSONALI

 

2007              Blindarte Contemporanea Napoli, Italy

                        Daneyal Mahmood Gallery New York

2006               Osram Galerie Curated by Dr. Christian Schoen Munich, Germany (catalogue)

2005               Blindarte Contemporanea Napoli, Italy

                        Galleria Guido Carbone Turin, Italy (catalogue)

2004                Dina4Projekte Munich, Germany

2002                Galleria Oddi Baglioni Rome, Italy

                         Galleria Guido Carbone Turin, Italy

2001                 Grossetti Arte Contemporanea Milan, Italy

2000                Grossetti Arte Contemporanea Milan, Italy.

1999                 GAGA New York City.        

1998                 Galleria Milleventi Turin, Italy.

1997                 Galleria Guido Carbone Turin, Italy.

 

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

 

2008                Mediations Biennale

                        "Voyage Sentimental" curated by Lorand Hegyi

                        Zamek Culture Centre, Poznan, Poland

 

                        Papier Raum

                        Galerie Thomas, Munich, Germany

 

                        Gangbusters

                        Plane Space NYC

 

                        Questo mondo e´ Fantastico- Vent´anni con

                        Guido Carbone

                        Sale Storiche di Palazzo Bricherasio, Torino

                        (Catalogue/book)

 

2007                48th October Salon , Belgrade curated by Lorand Hegyi.

                        Belgrade cultural center, Belgrade (catalogue)

 

                        Ecce Omo. Percorsi e poetiche oltre l´identità di genere curated by Eugenio Viola

                        Palazzo della Regione, Milano

 

                        Arte Povera Now and Then Perspectives for a

                        New Guerrilla Art

                        Esso Gallery, New York

 

                        Random Selections IV curated by Marc Dennis

                        George Waters Gallery, Elmira College NY

 

2006               "Giardino ,luoghi della piccola realtá" curated by Lorand Hegyi.

                        Palazzo delle Arti, Napoli (Catalogue)

 

                        "Cabinet des dessins n.2"

                        Curated by di Lòránd Hegyi

                        Musée d'Art Moderne de Saint-ßtienne Mßtropole,

                        France

                                                                             

                        "Best of The Lab"

                        Curated By Matthew Semmler.

                        Yellowbird Gallery, Newburgh,NY

 

2005                 "Napoli Presente" curated by Lorand Hegyi.

                        Palazzo delle Arti ,Napoli (Catalogue)

 

                        "Nimbi and penumbrae"

                        Dumbo Arts Center,Brooklyn NY

 

                        "Atomica"

                        Esso gallery and Lombard-Freid Fine Arts NY

 

                        "Wasteland: 21st Century Landscape"

                        Roebling Hall ,NY

 

                        "Auf Papier"

                        Kunstverein Jena und Optisches Museum, Jena

 

                        "Micro Universe" curated by Hßlianthe Bourdeaux-

                        Maurin

                        The Lab gallery NY

 

                        Minimalist Art Now curated by Joseph

                        Cunningham.

                        Elvehjem Museum of Art, University of Wisconsin-

                        Madison

 

 

 

 

2004                 Spuren und Zeichen. Spurensuche Versicherungskammer Bayern, Munich

                        Carta Canta . works on paper from the XX century.

                        Annunciata Grossetti Arte Contemporanea Milano / Barbara Behan Contemporary art London

                        Drawings Plane Space, NY.

 

                        Fresh Paint curated by Kòan Jeff Baysa.

                        Cheryl Pelavin Fine Arts, NY.

 

                        L´Arte In Testa /storia di un´ossesione da

                        Picasso oltre il 2000 curated by Luca Beatrice

                        Museo Arte Contemporanea Isernia. Italy.

                        (catalogue)

 

                        Linie 5 positionen in der zeitgenossischen ziechnung

                        Dina4Projekte Munich

 

2003                 Gesellschaftsbilder / Images of Society

                        curated by Madeleine Schuppli

                        Kunstmuseum Thun, Switzerland (Catalogue)

 

                        Perforations.  

                        McKenzie Fine Art Inc. New York,

 

2002                 exIT: Nuove geografie della creativitá Italiana

                        curated by Francesco Bonami

                        Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin ,Italy

                        (catalogue)

 

2001                 Microwave Three Josee Bienvenu

                        123 Watts Gallery, New York (catalogue)

 

1999                 Brief encounter

                        Nicholas Profit, Paris.

                                                                             

1998                 While You Were Out

                        Fellows Invitational Exhibition ,Hudson D.Walker

                        Gallery,  Providence, Rhode Island.

              

1997                 The Processed Image

                        450 Broadway Gallery, New York.

 

1994                 An American Passion, The collection of Bob &

                        Susan Summer

                        McLellan Galleries- Glasgow Museums. Glasgow, UK.

                        (Catalogue)

 

1993                 John Moores 18 Liverpool Exhibition

                        Walker Arts Centre,

                        Liverpool, UK. (Catalogue)

 

1992                 East-South Open,

                        Canterbury, UK. (Catalogue)

 

1991                 Recent Work,

                        Diorama Gallery, London, UK.

              

1989                 Installation For Negative Image at Royal Academy

                        (Part Of "The Art Of Photography" Exhibition).

                        Royal Academy of Art, London, UK.

              

1985                 Amnesty International Grupo Espana 6

                        Palau Solleric, Palma, Spain. (Catalogue)

 

 

Collezioni       MOMANew York, OSRAM Munich, Kasen Summer

                        Collection, MACI (Museo Arte Contemporanea

                        Isernia)

 

 

Carmen Gloria Morales - Esposizioni

Nasce a San Lorenzo del Vallo ( Cosenza ) nel 1947. Vive e lavora a Parigi dal 1981.

ESPOSIZIONI

 

MOSTRE PERSONALI

1965

Roma, Libreria Feltrinelli 

1966

Modena, Galleria Alpha 

1967

Roma, Galleria Arco d'Alibert 

1968

Bari, Galleria Il Sagittario 

1969

Rieti, Teatro Comunale; 

Firenze, Galleria Flori 

1970

Roma, Galleria Qui arte contemporanea 

1972

Roma, Galleria Primo Piano;

Milano, Galleria Morone 6 

1974

Verona, Galleria Ferrari;

Livorno, Galleria Peccolo; 

Roma, Galleria Seconda Scala; 

Roma, Studio Condotti 85 

1975

Udine, Galleria Plurima;

Roma, Galleria Arco d'Alibert 

1976

Colonia, Galleria Peccolo;

Anversa, I.C.C. 

1977

Napoli, Galleria Lia Rumma;

Roma, Galleria Primo Piano 

1978

Colonia, Galerie Peccolo;

Milano, Studio Marconi; 

Milano, Galleria Wirz;

Madrid, Galleria Buades 

1979

Udine, Galleria Plurima;

Parigi, Galerie Palluel-Svennung; 

Parigi, Galerie Chantal Crousel;

Bolzano, Galleria Il Sole; 

Varese, Galleria Bluart 

1980

Livorno, Galleria Peccolo;

Parigi, Galerie Chantal Crousel 

1982

Milano, Mercato del Sale (con Pardi) 

1983

Livorno, Galleria Peccolo;

Trieste, Studio Bassanese; 

Udine, Galleria Plurima 

1985

Udine, Galleria Plurima;

Roma, Galleria Arco d'Alibert; Roma, Galleria A.A.M. 

1986

Livorno, Galleria Peccolo 

1987

New York, Rosenberg Gallery (con S. Rosenthal) 

1988

Udine, Galleria Plurima 

1989

Milano, Galleria Turchetto/Plurima 

- Roma, Galleria Arco d’Alibert 

- Livorno, Galleria Peccolo;

Bolzano, Galleria Il Sole; 

Bologna, Galleria Spazia;

Zurigo, Galerie Brandstetter & Wyss 

1990

Verona, Galleria Ponte Pietra 

1991

Livorno, Galleria Peccolo; 

Milano, Galleria Turchetto/Plurima 

1992

Udine, Galleria Plurima 

1994

New York, Lennon Weinberg Gallery;

Bergamo, Galleria Fumagalli 

1995

New York, Garner Tullis Workshop 

1998

New York, Lennon Weinberg Gallery  

2001

Munich, Galerie Rupert Walser 

2004

Koln, Galerie S 65

Milano, Grossetti Arte Contemporanea 

 

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

1981

Centre Georges Pompidou - Museo d'Arte Moderna, Parigi:

"Autoportraits photografiques". 

1983

FIAC - Galleria Texbraun - Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea Parigi.

Collettiva al Centre Gerges Pompidou - Museo d'Arte Moderna Parigi:

"Les nouvelles acquisitions de la Bibliothèque Nationale et du Musee National d'art Modern". 

1985

Centre Gerges Pompidou - Musèe d'Art Moderne " Photographies contemporaines en France " Musèe cantonal des Beaux-Arts, Lausanne, Suisse 

1989

L'objet commence á disparaître et la lumière devient le sujet même de la photographie. Exposition à Frankfort " Frauen sehen Männer ". L'objet rèapparaît, c'est la sèrie " Ligne-portraits ". 

1992

Exposition à Tokyo : Metropolitan Musèum of Photography " Photographie Française : la dècennie crèative, I980-I990 ". 

2004

Exposition " Eblouissemenf " au Musèe du jeu de Paume du 23 juin au 12 septembre 2004, Paris

Antonella Zazzera - Esposizioni

Nasce a Todi ( Perugia ) nel 1976, dove vive e lavora.

MOSTRE PERSONALI

 

2008

Vibrante materia, Galleria Fioretto, Padova

Museo della Musica, Premio Art First, a cura di Grossetti Arte Contemporanea e Arte Fiera, Bologna

2007

INcontro sensibilMENTE, Daniele Nitti Sotres Antonella Zazzera, doppia personale, a cura di Bruno Grossetti, Grossetti Arte Contemporanea, Milano

2006

Giuseppe Spagnulo - Antonella Zazzera, doppia personale, a cura di Floriano de Santi, Galleria G+G, Pesaro

Rhythmical, a cura di Mario Beredic per l’Istituto Italiano di Cultura, Galerije Media Nox, Maribor (Slovenia)

2005

Armonie Private, a cura di Massimo Mattioli, Galleria Miralli, Viterbo

E io che me la portai al fiume…, a cura di Giorgio Bonomi, Galleria En Plein Air, Circuito Musei Civici, Pinerolo (To)

 

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

 

2009

ArtVerona, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Verona

Selection 2009, a cura di Bruno Grossetti, Grossetti Arte Contemporanea, Milano

ArtCologne, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Colonia (Köln)

Focus, a cura di Bruno Grossetti, Grossetti Arte Contemporanea, Milano

ArteFiera Bologna 2009, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Bologna

2008

Atelier Aperti 2008, a cura di Peter Nottebaum, Castel Giorgio (Tr)

Migrazioni d'Arte Contemporanea, a cura di Sonia Zampini, Rain Gallery 798 Art District, Pechino (Cina)

Choice, a cura di Bruno Grossetti, Grossetti Arte Contemporanea, Milano

Miart, Grossetti Arte Contemporanea, Milano

Artists for Africa, a cura di Achille Bonito Oliva e Giovanni Carandente, Palazzo Firenze, Roma

Arte Fiera Bologna, Galleria Grossetti, Bologna

Arte Fiera Bergamo, Galleria Fioretto, Bergamo

2007

32 Sentieri, Galleria Extra Moenia, Todi (Pg)

Unalineacontinua, a cura di Bruno Grossetti, Grossetti Arte Contemporanea, Milano

Kaunas Art Biennial Textile 07, a cura di Arte&Arte, Mykolas Zilinskas Art Gallery, Kaunas (Lithuania)

Arte Padova, stand Galleria Fioretto, Padova

Art Verona, stand Galleria Fioretto, Verona

Open, 10. International Exhibition of Sculptures and Installations, a cura di Paolo De Grandis, Achille Bonito Oliva, Alanna Heiss e Chang Tsong-Zung, Venezia Lido

Terra di Maestri, a cura di Giorgio Bonomi, Antonio Carlo Ponti, Paolo Nardon. Presentazione di Vittorio Sgarbi. Villa Fidelia, Spello (Pg)

Suitcase, a cura di Daniele di Lodovico, Pascal Karp Galerie, Bruxelles (Belgium)

Suitcase, a cura di Daniele di Lodovico, Italian Institute of Culture, Koln (Germany)

Vado fuori all’aperto, a cura di Carmengloria Morales con Federico Sardella, Parco Hortus Unicorni, Vetriolo (Vt)

Miniartextil, a cura di Luciano Caramel e dell’Associazione Arte&Arte, Théatre de Montrouge, Montrouge, Paris (Francia)

MiArt, Milano - stand Galleria Fioretto, Padova e stand Grossetti Arte Contemporanea, Milano

2006

Alberto Biasi - Grazia Varisco - Antonella Zazzera, Galleria Fioretto, Padova

Suitcase, a cura di Daniele di Lodovico, Kunsthallen Braenderigarden, Viborg, (Denmark)

XXIV Biennale di Scultura di Gubbio, a cura di Giorgio Bonomi, Palazzo Pretorio, Gubbio (Pg)

47 Pensieri…, a cura di Bruno Aller, Galleria Arte e Pensieri, Roma

Arte Padova, stand Galleria Fioretto, Padova

Textile Art a Venezia: Collezione Bortolaso Totaro, a cura di Luciano Caramel, Museo di Palazzo Mocenigo, Venezia

2006miniartextilcomo, a cura di Luciano Caramel, Chiesa di San Francesco, Como

Essenza, a cura di Pia Zeugin, Castello Vorder Bleichenberg, Biberist (Svizzera)

Arte: espressione di solidarietà, a cura della Fondazione Rita Levi Montalcini, Galleria d’Arte Palazzo dei Sette, Orvieto (Tr)

Clan Verdurin, Centro Culturale, San Pietro di Feletto (Tv)

Suitcase, a cura di Daniele di Lodovico, Kieleckie Centrum Cultury, Keilce (Polonia)

2005

Premio giovani - Scultura 2005, a cura di Nicola Carrino, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, Leonardo Cremonini, Carlo Lorenzetti , Accademia Nazionale di San Luca, Roma

Spazi Aperti Spazi Segreti (installazione opera permanente), Albornoz Palace Hotel, Spoleto (Pg)

Suitcase, a cura di Daniele di Lodovico, Haifa (ISR); New York Public Library at the Art Section, New York (Usa)

Interferenze - Premio Termoli, 50° Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea, a cura di Carlo Fabrizio Carli e Achille Pace, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli

Arte & Cospirazione. Omaggio a Giuseppe Mazzini, a cura di Hannes Luterbacher e Graziano Marini, Kunsthaus Grenchen, Grenchen (Svizzera)
Collezione Museo della Transtoria, a cura di Michele Greco, Galleria Giulia, Roma

2004

All’Ombra di Bramante: sculture in un Parco, a cura di Giorgio Bonomi e Giuliana Dorazio, Hotel Bramante, Todi (Pg)
All’ombra di Bramante: foto, progetti, disegni, a cura di Giorgio Bonomi, Galleria Extra Moenia, Todi (Pg)

A tavola con l’Arte, a cura di Laura Belforti e Vittoria Biasi, Casaidea 2004, Roma

Arte/Scienza di Pace, a cura di Anna Cochetti e Adriano Di Giacomo, Muditac Majorana Arte Contemporanea, Roma

Liberolibrodartistalibero, a cura di Giorgio Bonomi, Anna Cochetti, Cecilia Metalli, Viviana Tessitore e Franco Troiani, Studio ’87 e Chiesa di S. Carlo, Spoleto (Pg)

2003

Ex, Centro Arti Visive Trebisonda, Perugia

Per Marguerite: variazione dai temi, a cura di Anna Cochetti, Biblioteca Multimediale Alberto Savinio, Roma

Viaggiatori sulla Flaminia - Stanza d’Artista (installazione opera permanente), a cura di Anna Cochetti e Emidio De Albentis, Franco Troiani, Albornoz Palace Hotel, Spoleto (Pg)

Memorie di Adriano nella Roma di Yourcenar, Sala della Protomoteca e Piazza del Campidoglio, Roma

Rifrazioni, a cura di Giorgio Bonomi, Centro Espositivo Rocca Paolina, Perugia

Arte Hotel (installazione opera permanente), a cura di Anna Cochetti, Emidio De Albentiis e Luigi Manciocco, Arte Hotel, Perugia

2002

1° Premio Pittura, Dop Art, a cura Graziano Marini, Piazza del Popolo, Todi (Pg)

2001

Padiglione Neri, ex Ospedale Psichiatrico, Perugia

2000

Festival dei due Mondi, Spoleto (Pg)

Limes, a cura di Lucilla Ragni e Gianni Sani, Corciano (Pg)

Il Perugino, a cura di Fabrizio Fabbri, Centro Espositivo Rocca Paolina, Perugia

1999

Faccia a Faccia, a cura di Lucilla Ragni e Gianni Sani, Corciano (Pg)

1998

Atelier, Perugia

Punti di vista, Palazzo Comunale, Corciano (Pg)

Genova, Perugia, Ravenna, Centro Espositivo Rocca Paolina, Perugia

La Fontana. Segni, Impronte, Immagini, a cura di Edgardo Abbozzo e Antonio Carlo Ponti, Centro Espositivo Rocca Paolina, Perugia

1997

Ri-Galgata ’97, a cura di Rolf Horstmann, Gianni Sani, Lucilla Ragni, Gubbio (Pg)

1996

Libro d’Artista, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma - Biblioteca Augusta, Perugia - Ubik Art, Sacile
(Pn)

Antonella Zazzera - Bio

Nasce a Todi ( Perugia ) nel 1976, dove vive e lavora.

ritratto.jpg

Compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia dove si diploma in Pittura nel 1999.
Sotto la guida dell’artista Mauro Salvi approfondisce lo studio dell’arte italiana ed il recupero dei suoi valori: Traccia, Luce, Spazio.
La sua ricerca artistica, che spazia dalla pittura alla fotografia alla scultura, si fonda sul “segnotraccia”, archetipo visivo e sensitivo che diviene identificazione totale con l’essere nel suo divenire. L’attuale lavoro si presenta come il risultato di un percorso che, partendo dall’indagine fotografica, l’ha portata ad indagare la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma.

Nel 2005 vince il 1° Premio per la giovane Scultura Italiana istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, a cura di Nicola Carrino, Pietro Cascella, Angela Cipriani, Carlo Lorenzetti e Pia Vivarelli.

Sean Shanahan - Testi

Nato a Dublino nel 1960.

TESTI

 

1987

Schemata, Greg Hilty catalogue Riverside Studios, London, Aprii 1987.

Schemata, Stuart Morgan, catalogue Riverside Studios, London, Aprii 1987.

1987

Schemata, Stuart Morgan, Artforum, May 1987.

Schemata, Lynne Cooke, Artscribe, May 1987.

Tussenblik, Mathilde Roskam, catalogue Het Kruithuis, S'Hertogenbosch, June 1987.

1989

Seàn Shanahan, Rob Smolders, NCR Handlesblad, Sept. 1989.

1990

de cirkel en het vierkant, Eddy van der Meer, Alert, Dee. 1990.

Seàn Shanahan at thè Kerlin, Brian Fallon, Irish Times, Sept. 1990.

1992

Paintings by Seàn Shanahan, Caoimhin Mac Giolla Leith, catalogue,

Studio Carlo Grossetti, Nov. 1992.

1993

Seàn Shanahan at thè Kerlin, Brian Fallon, Irish Times, Aprii 1993.

Feste Italiana, Aidan Dunne, Sunday Tribune, Aprii 1993.

Seàn Shanahan, Diego Collovini, Titolo, Dee. 1993.

1994

Seàn Shanahan, Sabrìna Zannier, Flash Ari, Jan. 1994.

1995

Werk van Shanahan ontstijgt rigiditiet, Robbert Roos, Trouw, Feb. 1995.

A suite in three movements for Seàn Shanahan,

Mei Gooding, catalogue, Orchard/Kerlin, Aprii 1995.

Seàn Shanahan at thè Kerlin, Luke Clancy, Irish Times, Aprii 1995.

Seàn Shanahan, Marian Lovett, Circa, Summer edition.

Optical Consciousness, Willen Sanders, catalogue,

Stelling / Copyright Tutti, May 1995.

Optical Consciousness, Rutger Pontzen, Metropolis M, n°4.

1996

16Artistes Iralandais, catalogue, Declan Me Gonagle, L'immaginaìre

Irlandais, Ecole Nationale Superieure des BeauxArts, Aprii 1996.

From Nature, (Poetry) to (Multi-) Culture,

Caoimhin MacGiolla Leith catalogue, Immaginaire Irlandais.

Une Saison Irlandaise, Paul Ardenne, Art Press, June 1996.

1997

Residue, catalogue, John Hutchinson, Aug. 1997.

Residue, Brian Fallon, Irish Times, Aug. 1997.

Confessions of a Gallery Curator, Aiden Dunne, Sunday Tribune,

Aug.1997.

Modern Art in Ireland, Dorothy Walker, Lilliput press, p. 219

1998

Monochroom met bloedend vlak, Erik Hagort, de Volkskrant, 08 Aprii '98

Thè breath of space and thè pace oftime, Anne-Marie Bonnet,

Baukunst, catalogue, Aprii '98.

Anne Erfle talks to Seàn Shanahan about his recent work.

Baukunst, catalogue, Aprili 998.

l/l/enn Kùnstler die Bildflàche òffnen, Heidrum Wirth, Kóln Rundscau,

24 Aprii '98.

Einfache Geometrie: Baukunst zeigt Shanahan, E.Roos,

Kólner Stadt Anzeiger, 15 May '98.

Summer Group Show, Sunday Times, 02 Aug. 1998. Marian Lovett.

L'abstraction & ses territoires, Philippe Cyroulnik, Sept. 1998, p.102/3.

Anne Erfle parla con Seàn Shanahan del suo lavoro, Grossetti Arte

Contemporanea, October 1998.

Angela Glajcar - Testi

Nata a Mainz, in Germania. Vive e lavora a Nieder-Olm.

Metamorfosi dello spazio

“Mi interessano gli spazi che agiscano su di me e reagiscano direttamente alla carta; spazi che posso modificare”.

Così Angela Glajcar definisce, sinteticamente, un aspetto fondamentale della sua ricerca artistica.

Angela Glajcar è, allo stesso tempo, artista e pioniere. Ogni spazio espositivo - anche la grande sala del Kunstverein Ludwigshafen (Associazione per le Arti di Ludwigshafen) - viene sottoposto a un esame e a un’analisi approfonditi, prima che l’artista, con l'ausilio di modellini, cominci a sondare le differenti possibilità d'intervento, determinate dallo spazio stesso. Il lavoro effettivo, la realizzazione del bozzetto, non avviene nell'atelier dell'artista ma direttamente in loco. I mezzi artistici sono ridotti al minimo: le bastano carta e luce per realizzare una delle sue più imponenti installazioni con la carta fino a oggi, alla Kunstverein Ludwigshafen. In generale, un principio essenziale sotteso al lavoro artistico di Angela Glajcar è ottenere un risultato efficace con grande precisione e un'estrema economia di mezzi. In questo senso l’artista si appropria delle diverse qualità dei suoi elementi. Combina il potenziale tangibile della carta con la proprietà immateriale

della luce, costruendo impressionanti installazioni tridimensionali a partire da fogli di carta a due dimensioni.

Lo spazio espositivo del Kunstverein Ludwigshafen - una superficie di 500 metri quadrati, per un'altezza di oltre 5 metri - ha subito una totale trasformazione. Nella galleria completamente oscurata si erge nel centro dello spazio un corpo spaziale lungo più di 17 metri, inondato da una luce artistica. La dimensione è di per sé impressionante; a un primo sguardo la sua forma non riporta alla mente nulla di conosciuto. “Arsis” - dal greco antico, ‘sollevarsi, ascendere’ - è il titolo dell’opera, che segna anche l'inizio di una nuova fase artistica. Strisce di carta fluttuano e oscillano, in successione, per scivolare morbidamente sul pavimento da un'altezza di oltre 5 metri. In alternanza ritmica, sempre leggermente scostati tra di loro, i fogli sono allineati in un movimento scorrevole, definendo in questo modo il profilo di un triangolo. Come un manto protettivo, le strisce di carta racchiudono uno spazio vuoto. Questo incavo sovrasta di molto l'osservatore, chiudendosi a punta da un lato e aprendosi dall’altro. Ogni foglio è lungo da 8 a 15 metri, largo circa 16 centimetri, ed è fissato al soffitto tramite sottili fili di ferro. Con ampi gesti calcolati, le strisce di carta si estendono fino al pavimento, assottigliandosi e così dando l'impressione di terminare lì; fino a quattro fogli. E si sollevano nuovamente dal pavimento, risalendo al soffitto con un'ampia onda.

Questa installazione rammenta un monumentale corpo cavo, simile all’ossatura di una nave; è percorribile in tutti i sensi, anche nel suo interno. Nonostante la considerevole mole, l'installazione è caratterizzata da una straordinaria leggerezza e fragilità, ulteriormente enfatizzate da un preciso orientamento della luce. Luci e ombre restano sospese sulle strisce trasparenti di carta, trasformando la voluminosa scultura in un'opera multidimensionale. Osservarla da un'unica prospettiva non consente di afferrarla tutta e di comprenderne la bellezza ed eleganza ammaliante. Soltanto all’osservatore che gira attorno si dischiuderanno incessanti metamorfosi dello spazio, grazie alle angolazioni sempre diverse. La scultura sembra aprirsi e richiudersi, a seconda della posizione

dell'osservatore, guidandone lo sguardo lungo la sua superficie e nel suo interno. Alcune strisce mostrano delle fenditure, intenzionalmente prodotte dall'artista, che attraverso il gioco delle luci incidenti proiettano l'ombra dei loro bordi sulle strisce immediatamente successive. Prospettive senza fine, percezioni luminose e spaziali, proprie di questo spazio simile a una caverna, producono l'annichilamento dei confini fra realtà e immaginazione. L’installazione considera anche lo spazio circostante. La luce crea dei propri percorsi nelle numerose fenditure e aperture fra una striscia e l'altra, finendo per trasformare le pareti e il pavimento in grandi schermi su cui si proiettano gli straordinari giochi d'ombre.

 Una particolare percezione dello spazio è garantita al visitatore che si inoltri nell’interno

dell'installazione. Da questa prospettiva le lunghe strisce di carta, disposte una dietro l'altra, serpeggiano fino al soffitto come un'enorme onda. La dimensione monumentale dell'installazione è percepibile con maggior forza dal suo interno. Il cammino ci conduce in spazi sempre più angusti, fino a giungere all’estremità chiusa. Circondato da una "foresta di carta”, lo spettatore si ritrova nel cuore dell'installazione, dove si manifesta un'ulteriore caratteristica della carta - questa sostanza fatta di materie naturali - una caratteristica che va oltre la sua natura tattile: è il calore che offre, dando al visitatore una piacevole sensazione di sicurezza e protezione.

Questa installazione, che domina lo spazio espositivo sorgendo nel suo mezzo, è completata significativamente da altre tre sculture, appartenenti a una precedente fase dell'artista. Tre blocchi di carta, di differenti altezze, collocati nella galleria per costituire un contrasto, carico di significati, con la vicina struttura spaziale fluttuante, “Arsis”: in tal modo la gravità statica controbilancia l'elegante levità. Anche in questo caso, Angela Glajcar si limita all'uso di un unico materiale: del normale cartone marrone. 1200 fogli sono stati sovrapposti, in modo da formare un blocco squadrato, che a un primo sguardo potrebbe sembrare minimalista. Ma a una certa distanza, il cubo appare come una forma ben definita, mentre a uno sguardo più attento rivela la propria essenza. In alcuni punti sembra concavo. I fogli sono stati strappati in punti diversi e deposti uno sull’altro, foglio per foglio, così da formare delle cavità mai eguali, più piccole o più grandi. I segni di questo

procedimento sono evidenziati in modo peculiare dall'irregolarità dei bordi del cartone. Ridanno struttura e consistenza alla carta in sé, creando riccioli in certi punti, dilaniando l'interno del cubo e alcune volte rompendo la stessa superficie esterna, altrimenti compatta e liscia. Queste viste a "terrazzamenti" ricordano le costruzioni lamellari, le stratificazioni geologiche o i disegni delle rocce sott'acqua. La speciale illuminazione su ciascun cubo guida gli occhi dell'osservatore attraverso questi labirinti incassati, che sempre più profondamente scendono nelle viscere della scultura e conducono all'interno del cubo, nei suoi più segreti e bui recessi, fino al punto in cui nessuna luce può penetrare e tutto si dissolve nel buio totale.

Qui, come già nelle prime opere, Angela Glajcar mostra significativamente il potenziale della carta, di solito conosciuta per la sua leggerezza e fragilità. Ne rivela l'aspetto più materiale, tangibile, nonché le sue qualità immateriali, suscitando in questo modo sempre nuovi, sorprendenti visioni. Come dice la scultrice, “la carta è una sostanzaappassionante, in grado di cambiare continuamente e assumere qualsivoglia forma.” Appena lo spettatore entra nello spazio espositivo, si sente messo a confronto con un universo concluso, che nondimeno rimanda continuamente all'ambiente circostante. Così il visitatore diventa scopritore e ricercatore. Solo camminando attorno all'installazione e traversandola, è possibile catturarne la complessità spaziale e la diversità ottica, percependo altresì quella speciale atmosfera in cui spazio e tempo sono correlati. Con questa installazione l'artista ha creato uno spazio eccezionale per il riposo e la contemplazione, che ci difende e distanzia dal nostro frenetico mondo quotidiano, così saturo di rumori e stimoli.

Nonostante il nitore, la semplicità e il rigore formale, quest'opera offre una gamma infinita di associazioni. Visioni e immagini che riescono a creare un ponte fra noi e la realtà; ma nello stesso tempo ci restituiscono uno spazio sgombro e aperto, dove i nostri pensieri e le nostre fantasie possono liberamente vagare.

Barbara Auer

 

 

Intervista ad Angela Glajcar - Realizzata per la rivista "Titolo" diretta da G. Bonomi

1. Pur utilizzando anche altri materiali, è indubbio che la carta sia l’elemento essenziale della tua opera. Come sei giunta a scegliere la carta come materia d’elezione e quale aspetto di tale materia apprezzi maggiormente?

A.G.

Anticipando la mia prima serie di carta „Contrarius“ facevo piccoli collage di carta che erano prima pensati come disegni per delle sculture di legno e di acciaio. La carta presentava tutte le sue caratteristiche interessanti: è leggera e piatta, ma sorprendentemente si possono creare nello spazio dei volumi enormi. La carta è flessibile e mobile – e il movimento gioca da sempre un grande ruolo nel mio lavoro. Ma prima di tutto la carta meraviglia per la sua presenza sculturale. Queste tensioni si allargano nello spazio e gli danno un’atmosfera tutta sua.

2. Le tue sculture e installazioni sono fatte per stratificazioni e sovrapposizioni di fogli ma allo stesso tempo vi è presente anche l’elemento della sottrazione. Infatti, perforando i tuoi volumi crei degli spazi vuoti che si aprono allo sguardo dello spettatore, che ne può scrutare l’interno. Nel tuo lavoro quanto peso hanno la stratificazione e il rapporto tra pieni e vuoti?

A.G.

Prima di tutto è interessante costruire dei corpi nello spazio che non sono veramente pieni. Da un lato sono massicci, dall’altro sono trasparenti. A seconda dello sguardo lo spettatore vede quindi un blocco o gli spazi vuoti tra i fogli. Questi corpi grezzi costituiti da una moltitudine di fogli messi in linea, strappati hanno tutti una forma individuale. E come un coro che soltanto nel suo insieme crea il Klangkörper (cassa di risonanza, coro, unicum). Le voci singole devono essere perfettamente intonate/ sincronizzate e fanno vedere unicamente nella totalità il loro effetto “completo”.

Lo spazio interno è creato rompendo dei pezzi. In verità il foglio è ferito. I bordi rotti sembrano morbidi e creano un contrasto deciso con i bordi esterni tagliati. Gli spazi vuoti dei fogli unici danno ai misteriosi spazi interni un’apertura che tira lo sguardo verso l’interno e di ritorno all’esterno. Un massiccio blocco chiuso avrebbe sicuramente qualcosa d’inquietante; forse questi “spazi interni aperti” permettono esattamente allo spettatore di far riposare il suo sguardo – per avvicinarsi lentamente.

 3. Con la carta riesci a creare sia delle strutture leggere, che sembrano sottrarsi alla forza di gravità, che volumi massicci, quasi fossero dei blocchi di marmo squarciati, ma in entrambi i casi le tue opere appaiono come sospese in una dimensione atemporale, capaci di evocare atmosfere cariche di suggestioni…

A.G.

La carta è certamente un materiale che reagisce all’atmosfera in tanti modi diversi. La carta seduce tramite la sua sensualità tattile: si desidera di toccarla, di sentirla e reagisce fortemente all’ esterno e alla luce. Grazie alla tecnica della sovrapposizione le opere di carta si fanno penetrare dalla luce creando sempre nuove forme.

4. Spesso le tue opere, fatte di carta lasciata naturale e caratterizzate da un’elegante purezza, sono interamente bianche, oppure giocano sul contrasto del bianco con il nero dell’inchiostro, per quale ragione il colore non entra mai nei tuoi lavori?

A.G

In prima analisi sono un essere della materia. A me piace sempre lavorare con le qualità di un materiale, con le sue possibilità allo stato puro. In questo caso il colore mi sembrerebbe artificiale – come il trucco. Questa purezza attrae l’osservatore in modo diretto.

Il “bianco” puro della carta viene rotto da una quantità di luce e ombra che ne amplifica l’effetto spaziale.  Le ombre variano in tutte le scale di grigio e si proiettano sui muri. Cosi i lavori si espandono nello spazio e si crea un dialogo tra la materia, la luce, l’ombra e lo spazio che è tutto altro che assenza di colore.

5. Recentemente hai realizzato una grandiosa e coinvolgente installazione presso la Conferenceroom di Francoforte, come è nato quel lavoro?

A.G

Fino ad oggi questo è forse la più libera traforazione. Si sviluppa dal muro al soffitto; dentro lo spazio.  Inizialmente l’opera è larga solamente mezzo metro per poi arrivare a tre metri, quando è diventata nove metri di lunghezza.

Per me è interessante lavorare in luoghi lavorativi. Si pone come una sfida, creare un’atmosfera speciale, cambiare lo spazio in modo positivo tramite una scultura.

Prima preparo i modelli in scala 1:10 per concepirne l’effetto spaziale. Per me è sempre sorprendente quanto si può già leggere in questi modelli i diversi fenomeni spaziali.  I pezzi difficili, soprattutto quelli di ‘transito’, per esempio dal muro al soffitto, li costruisco in scala 1:5 e cosi provo tutte le posizioni possibili.  Questi modelli servono anche come matrice per la costruzione in acciaio – i tubi piegati e i ganci.

E’ sempre molto eccitante vedere i cambiamenti in sito. Solo li, i pezzi vengono assemblati e finalmente e definitamene armonizzati. Man mano la scultura cresce nello spazio e lo conquista.   

Cristina Marinelli

 Traduzioni: Gudrun Strümpf De Felice,

Dr. Lisa Hockemeyer

 

 

Dal materiale al di là del materiale

Angela Glajcar è una scultrice: strappa e perfora la carta. Delicatezza è robustezza, e la tenerezza è monumentale. Come materiale artistico, la carta ha fatto piuttosto tardi il suo ingresso nella terza dimensione. Per lungo tempo, è stata semplicemente sostegno per il disegno, l'acquarello o la grafica. È stato solo l’interesse dei moderni per le proprietà sensuali intrinseche nei diversi materiali a portare a un allargamento delle possibilità, tra cui l’impiego della carta come materiale artistico grezzo, per sé. Due

aspetti che hanno un significato importante. Da un lato, il ritorno a modalità obsolete di fabbricazione manuale, si pensi ai procedimenti utilizzati da Helmut Dirnaichner, il quale crea carta cui aggiunge pigmenti minerali macinati. Dall’altro lato, la carta ha trovato applicazione come materiale plastico, per segnalare vulnerabilità, fragilità e caducità; questo discorso vale per alcuni lavori di Angela Flaig, tra gli altri, che dalla cellulosa crea forme simili a bozzoli, o certi oggetti di Elisabeth Wagner, che con la

carta ricrea oggetti pesanti di uso comune, come pentole e mestoli. Tuttavia, in nessuno di questi esempi il prodotto finale, pressato ed essiccato, lisciato, incollato, dipinto e tagliato accuratamente in strisce esatte, diviene soggetto immediato o argomento dell’intervento artistico. La carta impiegata è fatta a mano (Dirnaichner) o possiede una funzione pratica (Flaig, Wagner). Qui sta la differenza fondamentale con le opere di Angela Glajcar. I suoi oggetti, i rilievi e le installazioni, non si basano soltanto su carta di alta qualità, prodotta con tecniche avanzate – anzi Glajcar ci tiene a sottolineare l’origine industriale del suo materiale: quando lascia che lunghe strisce di carta ricadano nello spazio in un’ampia onda, lo fa in modo tale che la delicatezza, la flessibilità e la fluidità del materiale siano ben visibili. Ma richiama contemporaneamente l’attenzione sui margini affilati dove le strisce e i fogli sono stati tagliati, proprio come fa con le sculture incavate. L’origine industriale degli oggetti, che Angela Glajcar ha raggruppato in un gruppo unico sotto il nome di “Terforazioni”, salta immediatamente all’occhio. Soprattutto là dove una forma cubica rigorosa emerge da singoli fogli di carta, sovrapposti uno sull’altro, diviene essenziale che la dimensione e la proporzione dell’opera derivino dal formato e dal numero standard dei fogli accatastati. In questo senso Glajcar fa sua una nozione concettuale-concreta di plasticità. L’oggetto d’arte diventa una circostanza spaziale, determinata quindi da fattori e componenti strettamente definiti. Glajcar si muove all’interno di questa cornice esplicitamente calcolata, per poterla al tempo stesso rompere e farla esplodere. Contro le condizioni oggettive si pone un momento soggettivo: l’artista strappa pezzi di diverse dimensioni da ogni singolo foglio, a volte nel centro, a volte sui lati. I margini di queste lacerazioni corrono irregolarmente, ma non casualmente. Ogni intervento nell’incolumità di ciascun foglio è riferimento al foglio precedente; e diviene, al tempo stesso, la base per la composizione dei fogli successivi. Questa procedura si ripete fino a che dai rettangoli di carta disposti uno sull’altro emerge il negativo di una forma. Un cratere, simile ad una caverna o ad una baia, grezzo e frastagliato. In sequenza, per addizione, foglio sopra foglio, strato dopo strato, Glajcar costruisce situazioni. Questa procedura è conforme ai precetti dell’arte concreta nella misura in cui la costruzione dell’oggetto segue regole chiare e trasparenti. Inoltre, l’approccio di Glajcar è concettuale, in quanto ogni oggetto può essere decomposto e ricomposto, ovvero sovrapposto, un numero infinito di volte. Le istruzioni racchiudono l’opera stessa. Tuttavia l’artista non si limita a specificare i parametri della composizione, lasciandone la realizzazione ad altri (i “Wall Drawings” di Sol LeWitt sarebbero un esempio di questo metodo operativo). Glajcar dà molta più importanza alla figura dell’autore; infatti, non soltanto lascia un segno su ogni singolo foglio di carta, attraverso una modificazione cosciente, ma indirizza l’intero mutamento a uno scopo. Nel corso del processo di lavorazione, Glajcar traduce le percezioni dello spazio in una realtà tridimensionale. Queste percezioni possono inizialmente apparire vaghe, ma divengono a poco a poco sempre più accurate. Nondimeno, restano sempre chiari i principi compositivi da cui parte l’artista e a cui rimane sempre fedele, durante le diverse fasi di lavoro. Angela Glajcar si è formata nella tradizione moderna, e le sue basi estetiche emergono nella maniera in cui modella volumi così come nell’incisività con cui articola il rapporto tra interno ed esterno. Glajcar ha fatto il suo ingresso nell’arte attraverso un dibattito sull’aspetto tangibile-industriale di materiali quali il legno e la pietra. Più avanti, durante gli studi con Tim Scott all’Accademia delle Arti di Norimberga, ha scoperto un altro materiale, l’acciaio. Questo periodo ha generato una serie di metal-plastiche. Tuttavia, si è lentamente risvegliato un rinnovato interesse per il legno. Sul finire degli anni novanta, Glajcar ha cominciato a creare immense strutture, servendosi di tronchi massicci, caratterizzate da cospicue intaccature, larghi solchi e grandi curve. Queste sculture si ergono nello spazio come corpi imponenti, estendendosi a dismisura, possenti e titaniche. L’artista esibisce queste opere sotto il nome di “Corrispondenze nello Spazio”, donandoci in questo modo una parola chiave, che descrive un momento centrale del suo lavoro. Sia che operi con la carta o con la plastica, con acciaio e legno, Glajcar dirige la propria attenzione sulle condizioni di interazione, relazione, dialogo o contrasto. Per un gruppo di sculture in legno, dunque, si è ispirata alla tecnica di costruzione giapponese del ‘noyane’, in cui sotto l’involucro esterno dell’architettura viene introdotto un cosiddetto ‘tetto nascosto’, nel centro di un sofisticato sistema di legami e nodi. Nel ‘noyane’ la stabilità è mantenuta grazie alla creazione di un equilibrio perfetto; per questa ragione, è stato preso a modello da Angela Glajcar per la propria arte. Infatti, il momento centrale sta nell’equilibrare, laddove il risultato può sembrare instabile e vulnerabile, poiché gli opposti si incontrano ed emergono le tensioni tra gli elementi, fra condizioni e posizioni contrastanti. Queste polarizzazioni, siano latenti o evidenti, formano spesso il fondamento semantico dei lavori di Glajcar. Appaiono nei fogli di carta, la cui meccanica perfezione viene in alcuni punti intaccata dall’azione manuale, venendo così a simbolizzare il suo contrario, e fornendo un’antitesi individuale ai beni industriali standard. Coppie di contrari si manifestano anche nei collages, dove il nero si contrappone al bianco, accanto all’alternarsi tra intagliature nette e contorni imprecisi - strappati a mano. Sono evidenti nelle grandi installazioni, dove strisce di carta lunghe decine di metri infondono leggerezza, con le loro morbide onde, a dispetto del considerevole peso. E tali polarizzazioni caratterizzano altresì le sculture in legno, anch'esse piuttosto pesanti, benché posseggano una certa flessuosa levità, in certi punti quasi danzante. In particolare, le “Corrispondenze nello Spazio” richiamano associazioni antropomorfiche. Il primo pezzo del gruppo di opere ricorda un torso umano, e nelle altre sculture è possibile identificare membra umane, figure che si reclinano, rannicchiandosi l’una nell’altra, ed ecco apparire una testa, che giace stanca sul corpo goffo. Eppure, Glajcar non intende attribuire ai suoi oggetti, rilievi o alle sue installazioni un valore associativo. Ogni forma, a prescindere dal materiale, è sviluppata essenzialmente dal materiale e determinata dal processo di lavorazione. Non c'è mai il tentativo di inserire nella struttura formale elementi narrativi o allusioni figurative. Quando le opere di Glajcar riportano alla mente immagini o visioni che oltrepassano il particolare contesto formale, tali interpretazioni sono esclusivamente frutto dell’osservatore. Ciò nonostante, le sculture di legno e le opere di carta sono a tal punto determinate dalla loro stessa consistenza, che è facile assegnare loro significati della realtà quotidiana di cui sono impregnate. L’arte di Glajcar è eclettica, non solo nel significato reale del termine, nel momento in cui dispone i fogli di carta a lamelle, uno sull’altro, ma anche in senso metaforico. Permette di proiettare su ogni singolo oggetto esperienze personali e collettive, immaginazione e fantasie. In questo senso, è la continuazione di quello che Umberto Eco ha definito come “L’opera Aperta” (1). Se parametri come proporzione, cammino lineare, relazione tra luce e ombra o estensione nello spazio sono considerati la semantica dell’arte, allora concetti come apertura e indeterminazione sollevano delle questioni. Domande relative al fattore scatenante del processo associativo: perché questo oggetto ci dà l’impressione di una caverna? O: il legame con la luce influisce sull’inconscio, sciogliendo sensazioni che rimandano all’era ontogenetica primordiale? La combinazione di effetti luminosi con la progressiva profondità spaziale, spesso utilizzata da Glajcar, ci conduce inevitabilmente a pensare all’allegoria platonica della caverna e di conseguenza alla sua teoria delle idee, in cui tutto ciò che prende forma esiste già come immagine ideale, ovvero idea. Ed ecco riemergere questioni relative ai processi cognitivi e all’esistenza umana. Per un filosofo come Georg Wilhelm Friedrich Hegel, tali tematiche possono essere espresse unicamente in un materiale duro e permanente; “il più immediato” secondo la nozione di Hegel di marmo, “nello scopo della scultura” (2). Glajcar dimostra che anche materiali meno duraturi e nobili sono divenuti, per così dire, compatibili con l’arte. Inoltre mette in luce quanto profondamente l’arte sia penetrata nella vita di tutti i giorni, abbandonando le supreme sfere chiuse dei templi e dei palazzi.

Michael Hübl

Angela Glajcar - Esposizioni

Nata a Mainz, in Germania. Vive e lavora a Nieder-Olm.

MOSTRE PERSONALI

 

2010

Carta spaziale, Galleria Grossetti, Milano 

Ad id temporis, Sint-Anna-ten-Drieenkerk, Antwerpen 

2009

AD LUCEM, Kunststation Sankt Peter Köln, Germania

Innen – raum – aussen, Galerie Löhrl Mönchengladbach, Germania

Galerie C. Wichtendahl Berlino, Germania

Arsis, Installazione al Kunstraum Hüll, Germania

2008

Sculpture céleste, Cartiera Kayserberg, Francia

Inside - outside, Kunstverein Siegen – Germania

2007

Galerie Maurer Francoforte, Germania

 

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE     

 

2010

Regionale, Wilhelm-Hack-Museum Ludwigshafen, Germania

Art First, sezione di ArteFiera Bologna, Bologna, Italia

Art Cologne, Galleria Grossetti und Galerie Löhrl, Colonia

2009

ArtCologne, Grossetti Arte Contemporanea, Colonia, Germania

"Selection 2009" Collettiva, Grossetti Arte Contemporanea, Milano, Italia

ArtVerona, Grossetti Arte Contemporanea, Verona, Italia

Qui è altrove, Assoc. Amici per Castelbasso, Castelbasso, Italia

ArteFiera Bologna, Grossetti Arte Contemporanea, Italia

2008

Paper Biennale Holland, Codamuseum Apeldoorn e Rijswijk Museum, Olanda

ArtVerona, Grossetti Arte Contemporanea-Milano, Italia

Dialogue poétique, Château de Vaudrémont, Francia

Galerie Aphold Basilea, Svizzera

2007

Geometrisk Abstraktion XXVI, Konstruktiv Tendens, Stockholm

Schwebend, Galerie Dr. Dorothea van der Koelen Mainz– Germania

Plus, Museum Wiesbaden, Germania

 

PREMI

 

1999 – 00    

Concessione Asterstein dal Ministero della Cultura dello Stato di Rhineland-Palatinate

2001 – 02    

Concessione progetto “Correspondence in Space” dal Ministero della Cultura Bavarese

2004     

Vordemberge-Gildewart Grant 

2005     

Assegnato il premio Emy Roeder Prize

2006     

Assegnazione del Phönix Art Prize

Lorenzo Puglisi - Esposizioni

Nato a Biella, Italia, nel 1971. Vive e lavora a Bologna.

ESPOSIZIONI

 

2016
Paintings, Galerie Sobering, Paris, curated by Mark Gisbourne.
L’ignoto che appare, Galleria Il Milione, Milan, curated by R. Borghi.
Salone della pittura bolognese dal 1940 ai giorni nostri, Galleria Fondantico, Bologna.
Ecce homo, Galleria Nuovospazio, Piacenza, curated by R. Borghi.

2015
Acqua è, Expo Venice, curated by V. Agosti.
Je me souvien, Centre d’Art Contemporain La Traverse, Paris.
Lorenzo Puglisi, SetUp Art Fair Special Project – Solo Show, Bologna.
YIA 2015, Galerie Sobering, Carreau du Temple, Paris.
Je me souviens du génocide armenien, Galerie Sobering, Paris.
Lorenzo Puglisi, Museo Cà La Ghironda, Bologna.

2014
Lorenzo Puglisi, Museo del Territorio, Biella, essays by T. Barresi, P. Bellardone, B. Corà.  Posterity is a form of the spectator, Galerie Sobering, Paris.
Lorenzo Puglisi, presentation at the Villa Reale, Monza, lectures by V. Casacchia, A. Crespi. Lorenzo Puglisi, Villa Cusani Tittoni, Desio (MB), essays by B. Corà, V. Casacchia, A. Crespi.  2013
Dimenticare il tempo, Galleria Il Milione, Milan, curated by V. Dehò.
Nero di fondo, Sala dedicata, Palazzo Monferrato, Alessandria, curated by A. Zanchetta.  Nuove proposte di pittura, Galleria Battaglia, Milan.
Nero, Galleria Bianca M. Rizzi & M. Ritter, Milan, curated by E. Beluffi.
Selected for the Artist Pension Trust, London.

2012
Carlo Bernardini / Lorenzo Puglisi – Zilli, l’Art de Vivre, Palazzo Bagatti Valsecchi, Milan.  Art First Bologna, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Milan.
Corpo a corpo, Bi-Box Art Space, Biella.
Oltre l’attimo, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Milan. 

2011
Presenze, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Milan, a cura di B. Grossetti.  1000+1000+1000, Palazzo Fava, Bologna, a cura di P. Daverio.
ArtVerona, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Milan.
A Collection 1958/2011, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Milan.

2009
L’antico incontra il moderno, Galleria Fondantico, Bologna.
Lo stato dell’arte 2009, Galleria Obraz, Milan.
KunStart 2009 Bolzano, Studio Maffei, Milan.
Pitture, Galleria Obraz, Milan, curated by E. Beluffi.

2008
Lorenzo Puglisi, Piccola Galleria, Asolo (Pd), curated by V. Dehò.
Art First Bologna, Galleria Caos, Rome.
Portraits, Palazzo Berva, Cassano D’Adda, (Mi).

2007
19 Dipinti, Nipple Gallery, Bologna, curated by U. Zampini, S. Bonaga. Scenography for the play La spia by G. Celli, Navile Theather, Bologna.

2006
Dipinti, Lanificio Pria, Biella, curated by U. Zampini.
Quattro cari auguri, Biella, curated by O. Gambari.

2005
07/06/05, Palazzo della Provincia, Biella.
L’arte e il silenzio, Sanctuary of Oropa, Biella, curated by S. Bassanese. 

Sean Shanahan - Esposizioni

Nato a Dublino nel 1960.

ESPOSIZIONI

 

MOSTRE PERSONALI

2016    Galleria San Fedele, Milan

2009    Kerlin Gallery, Dublin

             Ulster Museum, Belfast

             Interludium, Newman House, St. Stephen’s Green, Dublin

2008    Unique Act, Dublin City Gallery The Hugh Lane, Dublin

2007    Kunst-Stattion, Sankt Peter, Köln

2005    Kerlin Gallery, Dublin

2003    Slewe Galerie, Amsterdam

             Sleeper, Edinburgh 

             Galleris S65, Aalst

2002    Villa Pomini, Castellanza

             Hugh Lane Gallery, Dublin 

             “New Paintings”, Galerie s65, Cologne

2001    ‘Blue’ Kerlin Gallery

2000    Fondazione Scarampi, San Giorgio Scarampi

             “10 Drawings”, Copyright Tutti, Verduno

1999    Kerlin Gallery, Dublin

1998    Slewe Galerie, Amsterdam

             Palazzo Comunale di Merate

             Baukunst, Cologne

             Galleria Grossetti, Milan

1997    Kerlin Gallery, Dublin

             Extra Moenia, (with Roberto Caracciolo), Todi

             Edition X, Cologne

1996    Galerie M Jordan b.Devarriuex, Paris

1995    Slewe Gallery, Amsterdam

             Kerlin Gallery, Dublin

             Orchard Gallery, Derry

1994    Turchetto-Plurima, Udine

1993    Kerlin Gallery, Dublin

1992    Studio Carlo Grossetti, Milan

1991    Kerlin Gallery, Dublin

1990    Studio Carlo Grossetti, Milan

             Geert Schriever, Amsterdam

1989    Galerie Jurka, Amsterdam

1987    Hillman Holland Fine Arts, Atlanta, USA

1986    Galerie T'Venster, Rotterdam

             Galerie Jurka, Amsterdam

1985    Galerie Jurka, Amsterdam

1984    Luigi Deambrogi, Milan

1983    Luigi Deambrogi, Milan

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

2012   Galleria Rubin, Milano

2011   Fabbri Contemporary Art, Milan

            Alla luce della Croce Arte antica e contemporanea a confronto, Raccolta Lercaro, Bologna

2010   Hugh Lane Centenary Print Exhibition, Wexford Arts Centre, Wexford

            La pittura è oro #2, DOCVA - Documentation center of Visual Arts, Milan

            State of mind. Minimal Art. Panza Collection, Varese

2009   The Weight of Light, Visual, Centre for Contemporary Art, Carlow

            Terror and the Sublime: Art in an Age of Anxiety, Crawford Art Gallery, Cork

2007   Colour Based Paintings, Bergner & Job Galerie, Mainz

2006   Color Based Paintings ll, Bergner & Job Galerie, Mainz

            Crystal Grey, Peacock Visual Arts, Aberdeen

2005   Lebendiges Grau, Karl Ernst Osthaus-Museum, Hagen

2004   Color Based Paintings, Bergner & Job Galerie, Mainz

2003   ‘Trilogia del colore’, Galleria Rubin, Milan

            ”Seeing Red”, Hunter college, New YorkTriangolino”, Arts centre Riverbank, Newbridge

            “Colour Based Painting, Bergner + Job Galerie, Mainz

            “Colour Chart” Ormaeu Baths, Belfast

2002   ‘Sight Specific’, Kilkenny Arts Festival, Kilkenny.

            ‘Sei,’ Galleria Corraini, Mantova

            Gallerie S65, Cologne

            “Astrazione Zero”, Spazio O, Milan.

            “No Object, No Subject,No Matter…, Irish Museum of Modern Art

            The Rowan Collection, Irish Museum of Modern Art, Dublin.

            “Morandi e I Morandiani”, Cascina Roma, San Donayo Milanese

            “Colour-A Life Of It’s Own”, Mucsarnok, Kunsthalle, Budapest

            Palazzo Piacentini, San Benedetto del Tronto

2000   ‘Shifting Ground’, Irish Museum of Modern Art, Dublin

            Galleria Grossetti, Milan

            “Antonio Scaccabarozzi, Stephanè Bordarier and Seán Shanahan” Le 19, Centre Regional     d’Art contemporian, Montbéliard

1999   Galerie Agnes b du Jour, Paris

            “...Die Farbe (Rot) hat mich”, Karl Ernst Osthaus Museum, Hagen, Germany

1998   Peter Davis,Callum Innes and Seán Shanahan, Slewe Galerie,Amsterdam

            A collection in the Making, Irish Museum of Modern Art, Dublin.

            Kerlin Gallery, Dublin

            L’abstraction & ses territoires, Le 19, Centre Regional d’Art contemporian, Montbéliard.

            EV+A, Limerick City Art Gallery, Limerick

1997   Residue, Douglas Hyde Gallery, Dublin. (cat)

1996   Consistenza della pittura, Premio Micheti, Fonazione F.P. Michetti, Trancavilla al Mare.

            Invitational, Praler Insel, Munich

            Mostra d'Adda, Castello di Corneliano Bertario.

            L'Imaginaire Irlandais, Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts, Paris

            150 years of Heatherleys School of Fine Art, The Mall Gallery, London

            L'inquieto geometrico, Studio Carlo Grossetti, Milan

            1995/96 Acquisitions '95, Irish Museum of Modern Art, Dublin

            Optical Consciousness, travelled to Stelling Gallery, Leiden; Verduno.

            Non Plus Ultra, Lorenzelli Arte, Milan

            Gallery Artists, Kerlin Gallery, Dublin

1994   Kerlin Gallery, Dublin

            Unveiled, Cornerhouse, Manchester.

1993   A Selection from the Contemporary Arts Society Collection

            Pittori Europe, A Milano, Forum di Assago, Assago

1991   Oggi - Today, Studio Carlo Grossetti, Milan

1987   Tussenblik: de Zonnehof, Amersfoort; de Waag,

            Almelo; het Kruithuis, S-Hertogenbosch; Stadgalerij,

            Heerlen; de Lakenhal, Leiden

            Rijksaankopen, Rijksdienst, Beeldende kunst, het Prinsenhof, Delft, Holland.

            Permiable del gesto, curated by Andre Garcia Cubo,

            Centro Gallilejo, Madrid

            Schemata, Riverside Studios, London.

1986   Zomertentoonstelling, Den Helder, Holland

            Kunst, RAI, Amsterdam

            Zones, Aorta, Amsterdam

1984   Five Painters, Riverside Studios, London.

1982   Early Works, Edinburgh Festival, Scotland.

COLLEZIONI PUBBLICHE

Public Collections

Stedelijk Museum, Amsterdam

RijksDienst Beeldende Kunst, Den Haag

Irish Museum of Modern Art, Dublin

Limerick city Art gallery, Limerick

Hugh Lane, Dublin

Gerling Konzern, Cologne

Karl Ernst Osthaus Museum, der Stadt Hagen

 

Raimund Girke - Esposizioni

ESPOSIZIONI

 

MOSTRE PERSONALI

2010

Raimund Girke - Arbeiten von 1960 – 2002 - Galerie Fahnemann, Berlin

Raimund Girke - Werke 1953-2002 - Walter storms galerie, Munich 

2009

Raimund Girke - Werke aus vier Jahrzehnten - MMK Museum Moderner Kunst - Stiftung Wörlen, Passau

Raimund Girke. Farbe und Licht Malerei aus fünf Jahrzehnten - Quadrat Bottrop - Josef Albers Museum, Bottrop

Raimund Girke - Kunsthalle Bremerhaven, Bremerhaven

2008

Raimund Girke - Galerie Florian Trampler, Munich

2007

Raimund Girke - Elke Dröscher - Kunstraum Falkenstein, Hamburg

Raimund Girke 1930-2022 - Walter Storms galerie, Munich 

2006

Raimund Girke - in Bewegung - Galerie Werner Klein, Cologne

Raimund Girke - Galerie Peter Zimmermann, Mannheim

2005

Raimund Girke - Galerie Fahnemann, Berlin

2003

Raimund Girke - Malerei 1959 - 1999 - Neues Museum - Staatliches Museum für Kunst und Design in Nürnberg, Nuremberg

Raimund Girke - Galerie Peter Zimmermann, Mannheim

2000

Raimund Girke - Skulpturen, Zeichnungen, Druckgrafik -Kunstsammlungen Chemnitz, Chemnitz

Raimund Girke - Walter Storms galerie, Munich 

Raimund Girke - Neue Bilder - Galerie Hans Strelow, Dusseldorf

1999

Raimund Girke - Malerei auf Papier - Elke Dröscher - Kunstraum Falkenstein, Hamburg

1998

Raimund Girke - "Neue Bilder" - Galerie Dr. Dorothea van der Koelen, Mainz

Raimund Girke - - Galerie Brandstetter & Wyss, Zurich (closed)

1996

Raimund Girke - Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf

Raimund Girke - Malerei - Kunsthalle Nürnberg, Nuremberg

Raimund Girke - Malerei - Von der Heydt Museum, Wuppertal

1995

Raimund Girke - Malerei - Saarlandmuseum - Moderne Galerie & Studiogalerie, Saarbrücken

Raimund Girke - Malerei - Sprengel Museum Hannover, Hannover

1992

Raimond Girke: Paintings - Fruitmarket Gallery, Edinburgh (Scotland)

1989

Raimund Girke, Malerei - Kunsthalle Bremerhaven, Bremerhaven

1988

Raimund Girke - Arbeiten auf Papier - Museum Morsbroich, Leverkusen

Raimund Girke - Arbeiten auf Papier - Wilhelm Hack Museum, Ludwigshafen

1987

Raimund Girke - Arbeiten auf Papier - Museum Ostwall im Dortmunder U, Dortmund

1976

Raimund Girke - Galerie Erhard Klein, Bad Münstereifel

1972

Reimund Girke - Kunsthalle Bremerhaven, Bremerhaven

Raimund Girke - Bilder, Gouachen, und Aquarelle, Graphiken - Galerie Erhard Klein, Bad Münstereifel

1970

Raimund Girke - Bilde - Galerie m Bochum, Bochum

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

2011 

Im Fokus: Die 1950er bis 1970er Jahre - Museum Ritter, Waldenbuch

Private/Corporate VI - Daimler Contemporary, Berlin 

Schwarz-Weiss - KUNSTKABINETT, Regensburg 

2010

Das kleine format 3: die torlose schranke - Galerie Clemens Thimme, Karlsruhe

Kunst aus dem 20. Jahrhundert Winter 2010/2011 - Bilder - Objekte - Skulpturen - Galerie Neher GmbH & Co. KG, Essen 

Outside the Cartouche - MODEM Centre for Modern and Contemporary Arts, Debrecen 

Modern Times: responding to chaos - Kettle's Yard, Cambridge, Cambridgeshire (England)

2009

Die Neue Galerie – Auftritt im Schloss! - Museum Schloß Wilhelmshöhe, Kassel

Konkret - Die Sammlunf Heinz + Anette Teufel - Kunstmuseum Stuttgart - Galerie der Stadt Stuttgart, Stuttgart

Ausgewählte Werke / Gruppenausstellung in der Ismaninger Str. 51 - walter storms galerie, Munich 

Arte povera bis minimal - Einblicke in die Sammlung Lafrenz - Museum Wiesbaden, Wiesbaden

Begegnung Bauhaus. Kurt Schmidt und Künstler der Avantgarde - von Kandinsky bis Vasarely Kunstsammlung Gera - Orangerie, Gera

Sammlung XXL - Kunstraum Alexander Bürkle, Freiburg

Die Gegenwart der Linie - Pinakothek der Moderne, Munich

Gemälde, Skulpturen und Arbeiten auf Papier - Galerie Florian Walch, Munich

2008

Aus dem Programm - Galerie Florian Trampler, Munich

"Gmunder Symposien" - Landesgalerie Linz, Linz

ABSTRAKT • KONKRET • INFORMELL - Galerie Neher GmbH & Co. KG, Essen 

Rhythmus 21 - Positionen des Abstrakten - Städtische Galerie im Lenbachhaus & Kunstbau, Munich

Hängung # 2 - Malerei - Sammlung Alison & Peter W. Klein, Eberdingen-Nussdorf

Schaulager – Lagerschau - Galerie Feurstein, Feldkirch

2007

Blickpunkte Herbst / Winter - 2007/2008 - Bilder - Objekte - Skulpturen - Galerie Neher GmbH & Co. KG, Essen 

Der unendliche Raum dehnt sich aus - Kolumba, Cologne

Gruppenausstellung - Galerie Fahnemann, Berlin

30 Jahre walter storms galerie - Jubiläumsausstellung - walter storms galerie, Munich 

Wahlverwandschaften - , Weimar

ACCROCHAGE 3 - Galerie Appel, Frankfurt/Main

2006

Arena der Abstraktion - Museum Morsbroich, Leverkusen

Gruppenausstellung - Galerie Fahnemann, Berlin

Bildertausch. Neupräsentation der Sammlung Marli Hoppe-Ritter - Museum Ritter, Waldenbuch

2005

25 Jahre Galerie Fahnemann: Reopening - Galerie Fahnemann, Berlin

Erste Präsentation - Akademie-Galerie - Die Neue Sammlung, Dusseldorf

Raimund Girke und Nikolaus Gerhart - walter storms galerie, Munich 

Sammlungswechsel - Kunstsammlungen Chemnitz, Chemnitz

Arbeiten auf Papier - walter storms galerie, Munich 

Klasse Girke - Positionen 1971 -1996 - Verein für aktuelle Kunst / Ruhrgebiet. e.V. (VfaK), Oberhausen

Lebendiges Grau. Zwölf Positionen nicht-gegenständlicher Malerei - Karl-Ernst-Osthaus-Museum, Hagen

FARBE · FLÄCHE · FORM - Galerie Neher GmbH & Co. KG, Essen 

2004

A P R I O R I - Galerie Dr. Dorothea van der Koelen, Mainz

"7. Art Summer" - Galerie Maulberger, Munich

Papier, Das Material des Künstlers - Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach

Die Farbe Weiß - Galerie Florian Trampler, Munich

2003

Alles auf eine Karte - - Storms Düsseldorf GmbH, Dusseldorf (closed)

"Alles auf eine Karte..." - walter storms galerie, Munich 

The Spirit of White - Galerie Beyeler, Basel

Kunst zeigt, was man nicht sieht. Die Städtische Sammlung Erlangen – Überblicke - Kunstpalais Erlangen, Erlangen

Wasser - Sand - Weite. Ein kultureller Dialog - Städtische Galerie Wolfsburg, Wolfsburg

entdeckungen - Edith Wahlandt Galerie, Stuttgart

Geiger-Girke-Lachauer-Schmid-k - walter storms galerie, Munich 

2002

Durch 150 Jahre in Schwarz - Weiss - Hachmeister Galerie, Münster

5. Art Summer - Galerie Maulberger, Munich

"Nur Farbe" - Galerie Thomas, Munich

2001

Outside the network? - Edith Wahlandt Galerie, Stuttgart

"VON DER UNGLEICHHEIT DES AHNLICHEN IN DER KUNST" - Galerie Lindner, Vienna 

Rétroviseur (Loués soient les grands hommes !) - Mamco - musée d´art moderne et contemporain, Geneva

Die Cabinette des Dr. Czerny - Neue Galerie Graz - Universalmuseum Joanneum, Graz

Kunst für Kaliningrad-Königsberg. 32 Künstler aus Deutschland - Kaliningrad State Art Gallery, Kaliningrad

Abstract German Art since 1950 - Galería Arnés + Röpke, Madrid

Kunst für Kaliningrad-Königsberg. 32 Künstler aus Deutschland - KOG - Kunstforum Ostdeutsche Galerie, Regensburg

Malstücke, Farbrhythmen, Artefakte - Edith Wahlandt Galerie, Stuttgart

2000

Century of Innocence – The History of the White Monochrome - - Rooseum Center for Contemporary Art, Malmö (closed, 2006)

Times are changing - Auf dem Wege! Aus dem 20. Jahrhundert! - Kunsthalle Bremen, Bremen

3. Art Summer - Galerie Maulberger, Munich

1999

Von Pierre Alechinsky bis Maurice Wyckaert - Sammlung Lühl, Mönchengladbach - Kunstsammlungen Chemnitz, Chemnitz

Die Musik ist wie die Malerei - Galerie Katrin Rabus, Bremen

Die Farbe (rot) hat mich - Karl-Ernst-Osthaus-Museum, Hagen

1998

Abstraktion Figuration III - Galerie Dieter Wilbrand, Cologne

Tonspur - Museum für Neue Kunst, Freiburg

1997

Frank Gerritz, Raimund Girke, Joe Goode, Steven Steinman, Günter Tuzina - - Galerie Brandstetter & Wyss, Zurich (closed)

Deutschlandbilder - Martin-Gropius-Bau, Berlin

1996

Abenteuer Kunst - Kunsthalle Göppingen, Göppingen

1995

Kunst in Deutschland 1945-1995 - KOG - Kunstforum Ostdeutsche Galerie, Regensburg

Accrochage - Galerie Uwe Sacksofsky, Heidelberg

1992

Sammlung Junge Kunst der König-Brauerei - Nassauischer Kunstverein, Wiesbaden

1991

Interferenzen: Kunst aus Westberlin : 1960 - 1990 - LNMM Latvijas Nacionālais Mākslas Muzejs / LNMA Latvian National Museum of Arts, Riga

1990

XLIV. Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia - La Biennale di Venezia, Venice

1989

Nonfigurative Malerei / Essentielle Malerei - Nassauischer Kunstverein, Wiesbaden

1988

Sammlung Murken - Kunstmuseum Bonn, Bonn

1987

Standort 1987 - Galerie Pels-Leusden, Berlin

1986

Positionen: Malerei aus der Bundesrepublik Deutschland -Albertinum - Galerie Neue Meister, Dresden

Von zwei Quadraten - Wilhelm Hack Museum, Ludwigshafen

Positionen: Malerei aus der Bundesrepublik Deutschland - Altes Museum, Berlin

Raimund Girke - Hans Steinbrenner - Quadrat Bottrop - Josef Albers Museum, Bottrop

Acht in Köln - Kölnischer Kunstverein, Cologne

1985

1954-1985 

Kunst in der Bundesrepublik Deutschland - Neue Nationalgalerie, Berlin

1984

Herbert Brühl, Raimund Girke - Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf

Im Toten Winkel - Kunstverein in Hamburg, Hamburg

1977

Documenta 6 - Documenta, Kassel

1975

5 Jahre Galerie Klein - Galerie Erhard Klein, Bad Münstereifel

Fundamentele schilderkunst/Fundamental Painting - Stedelijk Museum Amsterdam, Amsterdam

1974

Geplante Malerei - Westfälischer Kunstverein, Münster

1969

Konzeptionelle Malerei - Galerie nächst St. Stephan - Rosemarie Schwarzwälder, Vienna

1959

Deutsche Künstler aus dem Osten - Die Künstlergilde - Nassauischer Kunstverein, Wiesbaden

Collezioni Pubbliche 

Germania 

Neues Museum Weserburg Bremen, Bremen

Kunstmuseum Bremerhaven, Bremerhaven

Kunsthalle Bremerhaven, Bremerhaven

Kolumba, Cologne

Sammlung Alison & Peter W. Klein, Eberdingen-Nussdorf

Kunstpalais Erlangen, Erlangen

Karl-Ernst-Osthaus-Museum, Hagen

Museum für Konkrete Kunst, Ingolstadt

Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf

Italia 

Villa Croce Museo d´Arte Contemporanea, Genoa

Cataloghi  

Kunst aus dem 20. Jahrhundert Winter 2010/2011 - Bilder - Objekte - Skulpturen Galerie Neher GmbH & Co. KG, Essen 

20 Jahre für die Kunst ...; Dokumente unserer Zeit XXV- Galerie Dr. Dorothea van der Koelen, Mainz

Ausblick - 10 Jahre Galerie, Dokumente unserer Zeit - Band XII- Galerie Dr. Dorothea van der Koelen, Mainz

Raimund Girke - Arbeiten 1953-1989 - Dokumente unserer Zeit Band IX- Galerie Dr. Dorothea van der Koelen, Mainz