Nato a Hohenfels / Eifel, Colonia ( Germania ) l'11 maggio 1952.
Vive e lavora tra Imperia e Colonia.
TESTI
Köln 1977
SCENE n° 2 vom 15.7.1977 Text von Jürgen Masuhr
Köln 22.09.77
Kölner Stadtanzeiger "
" Happening wurde von Polizei gestoppt "
Essen 1977
Katalog "Vom Land und Leuten" Landesausstellung des BBK, Landesverband NRW
Köln 2 Mai 1977
Kölner Stadtanzeiger " Ein Mensch wurde in den Käfig gesteckt "
Köln 1979
Regenbogen Konzerte Beginner Studio, Walter Zimmermann
München 1979
Künstlerbücher (erster Teil) - Organisation Hubert Kretschmer Katalog zur Ausstellung 5.10. bis 30.11.79
Paris 1985
" Livres d'Artistes " Collection Sèmaphore Centre Georges Pompidou
Diano Marina 1985
Text von Rodolfo Falchi - " Intrecci di Luce "
La Stampa, 19.12.1985
Text von Stefano Delfino
Il Secolo XIX, 28.12.1985
Text von Francesca Graziano
Milano 1986
Erster Foto-Kalender für die SIP
La Stampa, 6.3.1986
Text von Angelo Dragone
Köln 1986
Katalog int. Photoszene Köln 1986
Katalog Sotheby's, London, Oct.1986 Modern and Contemporary Paintings
Bruxelles 1987
Bulletin Galerie Contretype Text von Pierre Restany u. E. Palumbo-Mosca
Bruxelles 1987
La Drapeau Rouge - Text von Jo Dustin
Torino 1987
Katalog Torino Foto Grafia 87
Eindhoven
Int. lighting review, 39th Year, 3 rd.Quarter 1988
Katalog, München 1989
Galerie Ketterer, 144. Auktion
Darmstadt 1990
" Erfahrungserweiterungen " Text von Arsèn Pohribny
Wiesbaden 1990
" Der Humor ist der Regenschirm der Weisen " Katalog Harlekin Art
Frankfurter Allgemeine Zeitung, 21.3.1990
" Sammler nicht sehr spendabel ", Janet Schayon
Frankfurter Neue Presse, 22.3.1990
" Die Freiheit auf Blech brachte 2.800 DM "
Giessener Anzeiger, 22.3.1990
ebenso in BZ, Berlin und Giessener Allgemeine " Kunst-Auktion 'Art Frankfurt' für Aids-Stiftungen "
Frankfurter Allgemeine Zeitung, 24.3.1990
" Was fehlt, ist ein Publikum ", Wilfried Wiegand
Köln 1991
Katalog Int. Photoszene Köln 1991
Wiesbaden 1991
" Der Augenblick der stehen bleibt " Katalog Harlekin Art
Imperia 1992
Aktion " Vota Arte " - Text Franscesca Graziano
Imperia/Bruxelles 1992
Aktion " Vota Arte " - Text Elena Palumbo-Mosca
La Stampa, 19.3.1992
" Artista tedesco posa davanti ai manifesti "
Wiesbaden 1992
" Yin & Yang " Katalog Harlekin Art
Katalog "Hans-Hermann T.,
Rittratti di Anonimi - Anonyme Portraits in collaborazione Goethe Institut Genua Galleria C. Gualco - Unimedia Genova 1993
La Stampa, 2.12.1993
" Ecco i ritratti di anonimi nell'arte di Hans-Hermann ", Stefano Delfino
La Stampa, 2.12.1993
" Successo di Hermann a Genova " e.f.
Il Secolo XIX, 28.12.1993
" Ritratti anonimi ", Francesca Graziano
La Stampa, 28.11.1993
" Ritratti di anonimi ", Stefano Delfino
Flash Art, n° 182, Marzo 1994
" Hans-Hermann T., Freiheitsschutzzone" " ritratti di anonimi ", Viana Conti
" Punti di Vista" Proposta n° 5
Katalog Circolo Culturale, il Gabbbiano, La Spezia Marzo/Aprile 1994
La Stampa, 9.3.1994
" Il tedesco Hermann e l'americano Hansen, artisti con licenza di stupire " " Provocazioni nel centro di Milano firmate da due imperiesi d'adozione ", Stefano Delfino
" Molto Diligenti Osservazioni 1 "
Katalog a cura P. Diecidue, M. Rosa Pividori e Emma Zanella Manara, Marzo 1994 Edizione Galleria d¹Arte Moderna di Gallarate
Al Hansen e Hans-Hermann T.
" New and old Fluxus-Dreams - Vota Arte " Katalog Lattuada Studio Milano Ausstellung März/April 1994
Flash Art n° 183, April 1994
" Al Hansen e Hans-Hermann T. presso lo Studio Lattuada "
Gazzetta del Lunedi, 9.5.1994
Cronaca dell'Arte di Nalda Mura
" Baj & Company "
Lerici Castello Monumentale Katalog a cura di Luciano Caprile Galleria Menhir, La Spezia, Giugno 1994
Archivio, Anno VI, n° 6,
Giu.-Lug.-Ago., 1994 Enrico Baj, Luciano Caprile
" Non Capovolgere ",
Trimestrale N° 6, Maggio 1994 " Vota Arte ", Giuliana Guastalla
La Stampa, 13.07.1994, Stefano Delfino
" Due artisti imperiesi alla mostra di Enrico Baj ",
La Gazzetta di Mantova, 23.6.1994,
R. Bellintani " Contemplazione e giocosità in " Vote Arte' ",
Il Piccolo, Allessandria, 2.9.1994
" Un " Art work shop ", M.L.C.
Il Piccolo, Alessandria, 9.9.1994
" Viaggio dentro la fabbrica dell'arte "
Flash Art n° 189, dic. 1994/gen.1995
" Viaggio dentro ", Viana Conti
" Titolo ", Revista scientifico-culturale d'arte
Anno V-N 16-17 Autunno-Inverno 1994 " Vota Arte " Primo Manifesto
Baj & Company,
de Luciano Caprile et Frèdèrique Altmann Katalog Galerie Sapone, Nice, Jan. 1995
La Stampa, 5.3.1995, Stefano Delfino
" Baj & Company " "Hermann in mostra a Nizza ",
Il Secolo XIX, 17.3.1995,
Francesca Graziano " Anche l'imperiese Hermann alla mostra Baj & Company ",
" ZETA ", Revista int. di poesia e ricerche,
No.33/34, Maggio/Giugno 1995 Anno XVI n.2 1995, Pag. 20, " Eppure ci eravamo preparati "
Katalog a cura di Carlo Micheli
" Con sentire "
La Gazzetta di Mantova, 4.5.1995
" In Giro "
La Voce di Mantova, 13.5.1995
" Con sentire provocando "
La Voce di Mantova, 6.5.1995
" Con sentire insieme "
La Gazzetta di Mandova, 25.5.1995, G.Natali
" Performance d'autore sabato in Santa Paola "
Radio Base Mantova
" Arte e Cultura " a cura di Paola Cortese La Voce di Mantova, 27.5.1995 " Tra idea e performance "
Katalog di G. Bonomi,
V. Coen, E. De Albentiis Provincia di Perugia, giugno-luglio 1995 " Presenze - artisti stranieri oggi in Italia "
Forvm Artis Mvsevm Montese
presentazione Pierre Restany curatore Fabio Tedeschi Katalog Forvm Artis Editions, Luglio 1995
Katalog a cura di Carmelo Strano
" La Nuova Europa " in occasione del Centenario della Biennale di Venezia XLVI edizione, giugno - settembre 1995
Contemporanea " documenta " delle Arti,
Bari, giugno 1995
Katalog, Text von Jürgen Kisters
Artoll - Labor 1995, Rheinische Landesklinik Bedburg-Hau
Katalog " Il Rassegna d'Arte della Liguria 1996 "
Sociètà Promotrice di Belle Arti della Liguria
Il Secolo, 4.5.1996
" Gli artisti liguri nell'ex convento ", F. Graziano
La Stampa, 9.4.1996
" Rassegna con 150 opere d'arte ", S. Delfino
Il Corriere di Roma, 30.6.1996, F. Graziano
" Artisti liguri a confronto nella Capitale dei 'del Carretto' ",
" That's me " Katalog Stedelijke Akademie
voor Beeldende Vorming Harelbeke 1996
Images Art & Life n° 35-36, 1996
" Vota Arte ", Primo Manifesto
Deutschlandfunk, 20.4.1996
" Treffpunkt Unterhaltung ", " Skurill ist in ", U. Deutschendorf
Redetext "Lemuren - figurative Abstraktion"
Erich Witschke, Trinitatiskirche Köln, 1996
Kölner Stadt-Anzeiger, 12.1.1996
" Videos flackern hinter dem Altar ", C. Freytag
Jessica Lack writing in The Guardian:
"As a member of Fluxus in the 1970's, Hans-Hermann was part of a band of anti-artists that included Joseph Beuys and Yoko Ono. A group that embraced all creative endeavor from street poetry to jesters, they set about re-framing the boundaries of modern art by dispensing with them. Hans-Hermann today still refuses to be categorised in artistic terms. He makes art from the detritus he finds, scratching the surfaces of boxes untill they are riddled with incisions and peeling the cardboard off beer mats untill he is left with malleable textures he then creates elaborate discs from. This is the German's first solo show in London, and he's set about creating works that in time, (it is hoped) bring about the annihilation of the artist ego-if only that were possible."
" Freedom " Febbraio 2004
Hans-Hermann: I poemi pittorici
di Angela Madesani.
Se essere chiamato " pittore " è, al tempo nostro, da quanti si occupano di arte, un termine scarsamente bene accetto, è nel caso di Hans-Hermann, che qui si presenta con una serie di opere pittoriche, anche poco corretto.
Arte e vita sono per lui, tedesco che vive in Italia ormai da molti anni, una scelta univoca, che viaggia sullo stesso binario giorno per giorno, un vero e proprio particolare e diverso modo di vivere .
Il chiaro riferimento è sicuramente a Joseph Beuys, con cui Hans-Hermann ha avuto legami diretti. Fare arte per lui è un bisogno, strettamente personale, di riflettere sull'essenza delle cose, di materializzare alcuni concetti in un mondo, in cui tutti giocano più o meno casualmente attraverso scelte che il più delle volte non sono neppure tali. La vita nei suoi lavori diviene forma, nello spazio e nel tempo, che non deve essere velata o meglio ottenebrata da un approccio meramente estetico, che rischierebbe di sviare la conoscenza delle cose. In questi lavori di Hans-Hermann, diciamo cosi, pittorici, la cosa più importante è l'atteggiamento per riuscire a cogliere l'esistente, con un occhio di favore, così Mondrian, per l'elemento distruttivo e non solo costruttivo dell'esistente.
Importante è il suo tentativo di conoscenza del nulla, la voglia di creare in relazione alla conoscenza del nulla come unica costante dell'esistente.
La sua, nelle Transdestrutturazioni qui esposte, è una concentrazione su un punto, l'ora, l'hic et nunc, dove graffia, toglie la materia, il supporto stesso.
Si tratta di un lavoro pittorico al contrario, per via di levare, in cui si scava per piantare, per mettere qualcosa: metafora di una sorta di semina esistenziale.
In altri lavori è la Sedimentazione. In entrambe le operazioni il tempo è fondamentale dove, attraverso il graffio, il tempo diventa addirittura senza tempo: nulla, come in una meditazione zen. Si tratta di un tentativo di eliminazione dell'ego, di annullamento anche del proprio ruolo di artista, oggi sin troppo " mitizzato ". Il suo è un lavorio continuo, una sorta di ricamo in cui il bordo rivela la sovrapposizione, l'accumulazione dei gesti di derivazione senz'altro informale. Il tentativo è una sorta di resa materiale di un'operazione di matrice spirituale.
Nel suo lavoro è presente fortemente l'elemento grafico, in cui è, mi pare obbligato, un richiamo, con le debite differenze, a Roman Opalka, per certi versi più assoluto. È una ripetizione di una sorta di scrittura, di codice personale, di un gesto che si ripete all'infinito per dare vita a poemi pittorici di scavo e sovrapposizione. Ancora una volta si torna al " Vota Arte ", che fa parte della sua storia. È, nei suoi lavori degli ultimi anni, qui in mostra un profondo senso di disillusione: prima di tutto nei confronti dei fatti del mondo e poi anche in quelli del ruolo dell'arte, che di rado riesce a mutare le cose, ma che forse ogni giorno ci regala la sensazione di riuscire a proseguire il difficile cammino quotidiano.
Traduzione dall'italiano in inglese di Elena Palumbo-Mosca e Valerie Wadsworth. English translation by Elena Palumbo-Mosca and Valerie Wadsworth.
Traduzione dal tedesco in italiano e in inglese di Elena Palumbo-Mosca e Valerie Wadsworth. Milano
La Stampa 13 gennaio 2004 (pg. Imperia Spettacoli)
IN MOSTRA DAL 4 FEBBRAIO CON IL TITOLO «FREEDOM» GLI ULTIMI LAVORI DEL SEGUACE DI JOSEPH BEUYS
A Milano i «poemi pittorici» di Hans Nermann
Saranno esposte alla Galleria Grossetti le opere create a Imperia dall'artista tedesco
IMPERIA
Aveva iniziato il suo incessante lavoro di,ricerca in Germania negli anni Settanta con il celebre movimento di Joseph Beuys e l'area Fluxus, poi si è trasferito a Imperia dove abita e lavora da una ventina di anni e dove ha lanciato l'iniziativa di «Vota Arte»: adesso, Hans Hermann, estroso e versatile artista di origine tedesca, più volte presente in varie esposizioni internazionali, in Italia e all'estero, è atteso da una grande mostra a Milano.
Esporrà le sue opere più recenti, due cicli di medie e grandi dimensioni, «dove il gesto di decostruire, ripetuto maniacal- mente, produce nuova organizzazione della forma: un inquieto registrare della propria esistenza», alla Grossetti Arte Contemporanea in via Sarpi a Milano: il «vernissage» si terrà il 4 febbraio alle 18,30, quindi la mostra, significativamente intitolata «Freedom», ossia «Libertà», proseguirà fino al 5 marzo, ogni settimana dal martedì al venerdì e in orario 10,30-19,30.
Una nuova importante esperienza, insomma, per Hans Hermann, che successivamente dovrebbe esporre anche a Londra le ultime creazioni, nate nella quiete della sua villa presso i Gorleri, sulle alture di Oneglia. Qualche anno fa, già autore affermato, aveva lanciato la provocatoria iniziativa di «Vota Arte»: una frase che ha fatto il giro del mondo dell'arte attraverso spille e autoadesivi, un modo di partecipare e di vivere l'arte totale attraverso una visione indipendente, rispetto alle logiche del quotidiano.
E appunto in tal senso non è casuale la scelta di «Freedom» come nome della mostra milanese. Spiega la critica Angela Malesani nell'introduzione ai «poemi pittorici» di Hans Hennann: « Se essere chiamato " pittore " è al tempo nostro, da quanti si occupano di arte, un termine scarsamente bene accetto, nel caso di Hans Hermann, che pure qui si presenta con opere pittoriche, è anche poco corretto. Arte e vita sono per lui una scelta univoca, che viaggia sullo stesso binario giorno per giorno: un vero e proprio modo di vivere, particolare e diverso».
La sua, nelle «Transdestrutturazioni» presentate alla Galleria Grossetti, «èuna concentrazione su un punto, l'ora, l' "hic et nunc ", dove graffia, toglie la materia, il supporto stesso: un lavoro pittorico al contrario, per via di levare, in cui si scava per piantare, per mettere qualcosa». E nei lavori di Hans Hermann «è presente fortemente l'elemento grafico, in cui c'è anche un richiamo a Roman Opalka, per certi versi più assoluto», conclude Angela Malesani.