Nasce a Todi ( Perugia ) nel 1976, dove vive e lavora
L’opera d’arte è l’artista
“Armonica compenetrazione di luce genera cromatismi arcani…
Segnotraccie, Verità Motrici dell’Unicità, plasmano e rivelano Forme Primarie.
Corpi segreti contengono forze in continua rigenerazione…”
Dalla luce nasce e si materializza “Armonico”. “Formanonforma” incontaminata, pura, spontanea che contiene l’essenza, l’origine, l’istante della formazione… Piani generati in rapporto armonico con lo spazio che li contiene, così che il luogo diviene ventre materno. Vibrazioni dinamiche, trasmutazioni… “Segnotracce” sedimentano scandite dalle ritmiche - spaziotemporali dell’artista. Adiacenze curve, in cui l’essere riscopre la propria dimensione: l’Uomo è Natura – la Curva è Natura – la Realtà archetipale dell’Essere è la Curva…
Verso la ricostruzione della Forma essenziale che contiene la rivelazione della vera dimensione dell’Essere. Luci, ombre, colori, riflessioni, giustapposizioni, animano le forme sinuose. Stati e rapporti mutevoli, cromatismi, originati dalle variazioni temporali della luce.
Turbinii dinamici, vibrante materia, energia… generano movimento…vivificano “Armonico”. Linee di forza si estendono nello spazio. Il filo diviene elemento costruttivo del mistero formale. I segni prendono corpo, si animano in un intreccio armonico che da origine ad un corpo unico in se e unico in tutto, composto da quella trama sedimentata, che cela e nello stesso tempo rivela la natura di “Armonico”.
Antonella Zazzera
Ottobre 2005
Armonici
Il filo di rame di differenti colori e spessore è l’elemento unico che, abbinato alla luce, costituisce i lavori più recenti di Antonella Zazzera: gli “Armonici”. Queste sculture, strutture complesse che trovano sistemazione tanto a terra quanto a parete e che recentemente sono state adagiate anche sull’acqua, sono costituite da incommensurabili sedimentazioni di filo del più noto tra i conduttori di energia. Il legame di queste sculture dalle forme primarie, naturali e in stretta relazione con il corpo dell’artista tanto da assumerne le proporzioni, con una certa pittura è palese; con quella di Segantini, di Balla o di Dorazio per esempio, tanto che la loro superficie ci appare come un campo di forze che si aggregano e si respingono come le pennellate in una tela divisionista. Nel loro lento, analitico e sistematico prodursi, queste morbide trame sono distinte e disegnate da zone di respiro e da altre di massima saturazione che suggeriscono la possibilità di spazi altri interni all’opera, anfratti inesplorabili in cui l’unica presenza ipotizzabile e palpabile è quella della luce. Una luce che nutre il corpo dell’opera e che lo rende vivo, vestendolo di una apparente fragilità e di discreto clamore. Una luce che esalta e rileva linee di forza, tesse forme e plasma strutture cangianti, mutevoli e infuocate. Una luce che il filo di rame assorbe, trattiene e sprigiona generando ritmiche cromatiche, interferenze e vibrazioni che minano l’apparente quiete che domina le superfici degli “Armonici”.
Federico Sardella
Armonica compenetrazione di luce
genera cromatismi arcani…
“Segnotracce”, Verità Motrici dell’Unicità,
plasmano e rivelano forme primarie.
Corpi segreti
contengono forze in continua rigenerazione.
Passaggi vetronitici si animano all’esterno, si materializzano.
Trasmutazioni,
essenzialità inesplorate
in Atto di creazione.
Antonella Zazzera 2004
Madre Matrice
Unità concepita nella filtrazione energetica
delle forze cosmiche.
Assimilazione delle essenze vitali;
l’ io e tutto intorno all’io.
Sudario attivo della potenza corporale,
del nostro essere.
“Sindone” sacra d’ogni elemento negli elementi,
l’io, passaggi trasmutativi.
Potenza nella volontà singolare,
attività vibrante, pulsante;
Attività eterna.
Microcosmo elevato al tutto divenire,
alla Trasformazione…. in “alta tensione”.
Il pensiero è potenza, nucleo attrattivo.
Pensieri incessanti in atto di creazione,
attraggono forze corrispondenti.
Intuizione,
l’Assoluto condensato nel punto curvo,
nell’Armonico istante,
nel contatto delle essenze.
Energia… in continuo divenire:
Esistere.
Antonella Zazzera 2001