Nicola Carrino - Esposizioni

Nasce a Taranto il 15 febbraio 1932. Scomparso nel 2018.

MOSTRE PERSONALI

1958

"Pittura e disegni di Nicola Carrino", Circolo Cittadino, Lecce.

1960

"Nicola Carrino. Pitture 1959", Galleria Taras, Taranto.

1961

"Carrino. Guida", Galleria Taras, Taranto. Galleria Numero, Prato.

1962

Galleria Numero, Milano.

1963

"Gruppo 1. Biggi, Carrino, Frascà, Pace, Santoro, Uncini", Galleria Quadrante, Firenze. "Gruppo 1. Biggi, Carrino, Frascà, Pace, Santoro, Uncini", Galleria Rotta, Genova. "Gruppo 1. Biggi, Carrino, Frascà, Pace, Santoro, Uncini", Castello Cinquecentesco, [Aquila. "Gruppo 1. Biggi, Carrino, Frascà, Pace, Uncini", Galleria La Medusa, Roma.

1964

"Gruppo 1. Biggi, Carrino, Frascà, Uncini", Galleria del Cavallino, Venezia.

1965

"Gruppo 1. Carrino, Frascà, Uncini", in "IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma", Palazzo delle Esposizioni, Roma.

1966

"Gruppo 1 di Roma. Carrino, Frascà, Uncini", in "XXXII' Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia", Venezia. "Calderara e Gruppo 1. Carrino, Frascà, Uncini", Galleria-Libreria Guida, Napoli. "Gruppo 1", Galleria Space-Time (nell'ambito di "Festival dei 2 Mondi"), Spoleto.

1967

"Gruppo 1", Galleria il Posto, Sanremo.

1968

"Oltre la geometria. Battaglia, Carrino", Galleria Ed italia, Roma.

1969

"Sculture multiple. Balzarro, Carrino, Ind rimi, Soto", Galleria II Segno, Roma. "Nicola Carrino. Sculture e rilievi 1962-1969", Galleria Christian Stein, Torino.

1970

"Nicola Carrino. Costruttivi Trasformabili", in "XXXV Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia", Venezia (sala personale). "Nicola Carri no. Costruttivi Trasformabili", Salone Annunciata, Milano.

1972

"Nicola Carrino. Interventi di Trasformazione sul Costruttivo 1/71B. Una scultura nella strada", Galleria di via Manzoni, Milano. "Nicola Carrino. Costruttivo 1/71", Casa do Brasil, Roma. "Nicola Carrino. Costruttivi Trasformabili / Interventi di Trasformazione. Umformbare Konstruktionselemente / Umformungseingriffe. Aktionen, Projekte, Grafik", Galerie Defet, Num berg. "Nicola Carrino. Grafica 1968-1972", Galleria Godei, Roma.

1973

"Nicola Carrino. Umformbare Konstruktionselemente / Umformungseingriffe. Aktion, Projekte, Grafik", Forum Kunst Rottweil, Rottweil. "Nicola Carrino. Costruttivi. Azioni, Progetti, Videotape", Salone Annunciata, Milano. "Nicola Carrino. Costruttivi 1969-1973", in "VII Biennale d'arte del Metallo", Palazzo dei Consoli, Gubbio. "N. Carrino, M. Gastini", IKI, Dusseldorf (Salone Annunciata, Milano). "Nicola Carri no. Bianco 1964-1969", Galleria Primo Piano, Roma. "Nicola Carri no. Costruttivi, Foto e Progetti", Galerie Argés 2, Bruxelles. "Nicola Carrino. Costruttivi Trasformabili. Costruttivo 1/71B /Azioni Urbane", Studio 3B, Bolzano.

1974

"Nicola Carrino. Costruttivi, Opere e Azioni", Galerie Argés 2, Bruxelles. "Nicola Carri no. Metodo di pensiero e di lavoro", Galleria d'Arte di Porta Ticinese, Milano. "Nicola Carri no. Costruttivi Trasformabili 1969-1974/ Interventi di Trasformazione. Azione, Film, Documenti", Circolo Italsider, Taranto.

1975

"Nicola Carrino. Metodo di pensiero e di lavoro / Costruttivo 1/69. Trasformazioni, Film, Incontri", Galleria Primo Piano, Roma. "Nicola Carrino.1959-1969", Salone Annunciata, Milano. "Nicola Carrino. Costruttivo 74 Modulo L", Centro Elam, Roma.

1976

"Nicola Carrino. Costruttivi Trasformabili / Processi 1.10 di Trasformazione. Intervento Galerie m 1976", Galerie m Bochum, Bochum. "Nicola Carri no. Costruttivi Trasformabili / Processi 1.10 di Trasformazione. Intervento Marlborough 76", Marlborough Galleria d'Arte, Roma.

1978

"Nicola Carrino. "Nicola Carrino.

1979

"Nicola Carrino. "Nicola Carrino. "Nicola Carrino.

Costruttivo Trasformabile 110177. Installation Galerie Denise René", Galerie Denise René, New York. Costruttivi Trasformabili /Trasformazione dello Spazio n. 2", Salone Annunciata, Milano.

Opere e Interventi 1959-1979", Galleria Comunale d'Arte Contemporanea - Castello Aragonese, Taranto. Costruttivi Trasformabili 1969-1977. I nstallation Galerie Walter Storms", Galerie Walter Storms, Mei nchen. Spazi e Trasformazioni. Progetti Urbani", Galleria E Tre, Roma.

1981

"Grafica di N. Carri no - F. Morellet", La Cooperativa Esperienze Culturali, Bari. "Nicola Carri no. Costruttivi Trasformabili /Trasformazione dello Spazio", Galleria II Centro, Napoli. "Nicola Carrino. Trasformazione dello Spazio / Ellissi 1/81", Studio Carrieri, Martina Franca. "Nicola Carri no. Trasformazione dello Spazio / Ellissi 2/81", Expo Arte, Bari (Studio Carrieri, Martina Franca). "Nicola Carrino. Trasformazione dello Spazio / Ellissi 5/81", Studio Carlo Grossetti, Milano.

1982

"N. Carrino Zeichnungen, H. Dirnaichner Acquarelle", Galerie Schissel, Múnchen.

1983

"Continuità, opere di Nicola Carrino e Giuseppe Uncini", Galleria Plurima, Udine. "N. Carrino, A. Paradiso", Art 14 Basel, Basel (Studio Carrieri, Martina Franca).

1984

"Nicola Carrino. Progetto Ellissi", Studio Carlo Grossetti, Milano.

1985

"Nicola Carrino. Progetto Ellissi", Galleria Primo Piano, Roma.

1986

"Nicola Carrino. Azione e Trasformazione, dall'Informale ai Costruttivi Trasformabili 1957-1985", Sala Sant'Ignazio - Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Arezzo. "Nicola Carrino. Progetto Ellissi", in "Arte e Scienza. XLII Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia", Venezia (sala personale). "Nicola Carrino. Trasformazione dello spazio 2/86.2 Sculture/Ambiente", Dune centro culturale, Molfetta.

1987

"Nicola Carri no. Costruttivi Trasformabili 1969-1975", Galleria Comunale - Torre di Santa Caterina, Nardò.

1991

"Nicola Carrino. Costruttivi Trasformabili. 5 sculture/10 Rilievi 1969-1990", Galleria Fioretto, Padova.

1992

"Nicola Carrino. Progetto Gubbio 92", in "XXI Biennale di Scultura", Gubbio. "Carri no. Costruttivi Framart", Framart Studio, Milano.

1993

"Nicola Carri no. Disegni", sede centrale Banca Popolare di Milano, Roma. "Progetto Nicola Carrino. Riconfigurazione dello Spazio urbano. Ipotesi progettuali Piazza Mazzini - Slargo Sant'Agata", Pro Loco - Palazzo dei Consoli, Ferentino.

1996

"Nicola Carrino. Progetto Alatri 1996", in "XXVI Biennale d'arte contemporanea di Alatri", Palazzo Conti-Gentili, Chiesa degli Scolopi, Piazza Santa Maria Maggiore, Alatri. "Nicola Carrino. Costruttivo 96. Sculture, Disegni, Progetti Urbani, 1967-1996", in "XL Premio Campigna", Galleria d'Arte Contemporanea Vero Stoppioni, Santa Sofia. "Convergenze N Carrino, M. Mazzone", A. A. M. Architettura Arte Moderna, Roma.

1997

"Nicola Carri no. Scultura e Intervento Urbano", Corte Malatestiana, Galleria Comunale d'Arte Forum, Fano. "Nicola Carrino. Progetti Urbani" (nell'ambito di "Arcipelaghi di Architettura tra Roma e Napoli"), Capannoni Consorzio Agrario, Latina.

1998

"Nicola Carrino. Interkolumnie / Intercolumnio. Costruttivi '98. Projekt Bozen, Form, Ort, Zeit / Costruttivi '98. Progetto Bolzano, Forma, Luogo, Tempo", MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea di Bolzano, Bolzano. "Nicola Carrino. Comunicare la Scultura, Installazioni, Video, Incontri", Associazione Culturale Tempo Reale - Castello di Brunnenburg, Bolzano.

1999

"Carri no 1959-1969", Galleria Comunale d'arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme.

2000

"Nicola Carri no. Progetto Brufa 2000. Costruttivo Modulo L", in "XIV edizione Scultori a Brufa", Castello di Brufa, Brufa. "Nicola Carri no. Percorso Roccascalegna 2000. Costruttivo Fara San Martino 2000", Roccascalegna, Fara San Martino.

Nicola Carrino - Bio

Nasce a Taranto il 15 febbraio 1932. Vive e lavora a Roma.

BIO

 

Nasce a Taranto il 15 febbraio 1932, vive e lavora a Roma. Docente di scultura nelle Accademie di Belle Arti sino al 1992. La sua prima mostra collettiva risale al 1952, mentre la prima mostra personale al 1958. Se dal 1952 si dedica alla ricerca pittorica dal realismo all'informale, dal 1962 al 1967 fa parte del Gruppo 1 di Roma con G. Biggi, N. Frascà, A. Pace, P. Santoro, G. Uncini, svolgendo ricerche razionali plastico-costruttive.

Nel 1969 realizza i Costruttivi Trasformabili, sculture modulari in acciaio e svolge nel tempo interventi di Trasformazione nelle gallerie d’arte e nello spazio urbano. Dal 1967 progetta e realizza sculture in relazione al contesto urbano e al paesaggio e nell’ambito di edifici pubblici.

"Forma" e "spazio" sono le coordinate fondamentali di tutto il suo lavoro che nasce, appunto, dalla necessità della forma di evolversi e di trasformarsi in relazione al luogo di collocazione, anche con la partecipazione di possibili fruitori esterni.

I Costruttivi Trasformabili, infatti, sono le prime sculture di grande impatto volumetrico realizzate in ferro e acciaio tra il ’68 e ’69. Le opere, distribuite nello spazio in un rapporto installativo, partecipano in visione urbanistica alla complessa costruzione dell’urbano diventando a loro volta sculture abitabili.

Le opere di Nicola Carrino, i Costruttivi prima e i Decostruttivi nella più recente definizione, si determinano come sculture di intervento urbano complesso, in rapporto dialettico con i luoghi e il vissuto della città e del paesaggio.

Gli ultimi lavori, Decostruttivi (2005-2006), sono sculture dalle grandi dimensioni e dal grande impatto visivo che ridisegnano la configurazione del luogo attivando una nuova dialettica dello sguardo, della percezione dell’ambiente. Grandi strutture unitarie realizzate con barre tubolari in acciaio inox di mm 200 x 100 composte da telai inframmezzati da diagonali e crociere posti in successione longitudinale o slittati in profondità.

La scelta dell’acciaio nelle opere di Carrino è determinante: le superfici molate a mano del materiale riflettono e rimandano colori e luci, variabilità atmosferica e colori dell’ambiente circostante lasciandosi a loro volta assorbire dal contesto, annullandosi e rigenerandosi a tratti in un processo trasformativo di presenza-assenza che caratterizza l’abitabilità ambientale scultura - architettura.

Le sculture che lo scultore chiama Decostruttivi sono tre:

1.    Decostruttivo Progetto Albornoz (2005), rivolto verso il lato destro della facciata dell’Albornoz Palace Hotel di Spoleto, è costituito da tre quadrati di cm 294 x 294 in tubolare di acciaio inox Aisi 304 di mm 200 x 100 molato a mano, attraversati da una diagonale, formando in un insieme visivo un parallelepipedo di cm 294 x 598 x 152.

2.    Decostruttivo Progetto W. (2005), previsto per uno spazio all’aperto di un’area museale a Roma, sempre costituito da tre rettangoli di m 2 x 4 in tubolare di acciaio inox Aisi 304 di mm 200 x 100.

3.    Decostruttivo Progetto Artehotel 2006, realizzato a Perugia, si colloca nello spazio tra l’architettura dell’hotel e l’area parcheggio, sempre in tubolari di acciaio inox.

Presenta mostre personali nelle gallerie Salone Annunciata di Milano (1970, 1973, 1975), Galerie M. di Bochum (1976), Galleria Marlborough di Roma (1976), Galerie Denise Renè Hans Mayer di Dusserldorf (1977), Galerie Denise Renè di New York (1978), A.A.M. Architettura Arte Moderna di Roma (1996, 1998, 2003), The Mayor Gallery di Londra (2007), Archivio Crispolti di Arte Contemporanea (2008), Neuesmuseum di Norimberga (2008), Arte Studio Invernizzi di Milano (2010), MACRO di Roma (2010), Fondazione Ado Furlan di Pordenone (2011). 

Sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, della Fondazione Quadriennale e del MACRO di Roma, del Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea di Torino, del Museo d’Arte Moderna di Bolzano, del MUSMA di Matera, del MART di Rovereto, della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, della Fondazione Ado Furlan di Spilimbergo e Pordenone, della Sammlung Dierichs della Ruhr>Universitat di Bochum, del Neues Museumfür Moderne Kunst di Norimberga, del Museum Boymans Van Beuningen di Rotterdam, del Museo d’Arte Moderna di Ciudad Bolivar, del Tel Aviv Museum of Art. 

Fra le opere permanenti in spazi urbani realizza il Rilievo di facciata del Complesso Corviale IACP (Roma, 1974), il Riassetto Urbano della Piazza Fontana (Taranto, 1983-1992), il Costruttivo Cubo Albornoz “Casa dell’artista” (Spoleto, 2006-2011). Riceve il Premio per la Scultura all’XI Biennale di San Paolo del Brasile (1971), il Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla mostra personale antologica al M.O.D.O. di Orvieto (2010), dedicata all’Accademia Nazionale di San Luca. 

Nel 1993 è nominato Accademico Nazionale di San Luca; nel 2009 Academico Correspondiente dell’Academia National de Bellas Artes di Buenos Aires. Nel biennio 2009-2010 è presidente dell’ Accademia Nazionale di San Luca.

Antonio Calderara - Bio

Nato nel 1930 ad Abbiategrasso, Italia.

BIO

 

Nato nel 1930 ad Abbiategrasso, è un artista autodidatta che parte da un linguaggio espressivo figurativo legato sopratutto alle influenze del gruppo Novecento e di alcuni maestri della storia dell'arte (da Piero della Francesca a Seraut, da Morandi, a Guidi e a Donghi), per spostarsi verso l'astrattismo, in linea con gli studi di grandi maestri europei come Albers, Mondrian, Mavignerm e Max Bill. 

Tutta la sua ricerca artistica è incentrata sul tentativo di cogliere l'essenza della pittura, indagata in relazione a luce e colore, elementi dominantidella visione. Lo studio della luce e la progressiva perdita del riferimento paesaggistico si perdono, dando vita a una forma espressiva aniconica.

Dadamaino - Esposizioni

Nasce a Milano nel 1930.

ESPOSIZIONI

 

1999         Minimalia, Da Giacomo Balla a…, P.S. 1 Contemporary Art Center New York

2000         Dadamaino. Retrospektive 1958-2000, Museum Bochum Bochum

1999         Artiste. Presenze femminili nei movimenti artistici a Milano (1928-1968), Sala Viscontea, Castello Sforzesco Milano

1997         Minimalia, Da Giacomo Balla a…, Palazzo delle Esposizioni Roma

1998         Au rendez-vous des amis. Identità e opera, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato

1998         Lo spazio ridefinito, Villa Borromeo Senago

1998         Aliana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica, Galleria d'Arte Moderna Bologna

1998         Lo Spazio Ridefinito, Villa Borromeo Senago

1998         Arte Italiana. Ultimi Quarant'anni. Pittura Aniconica, , Galeria d' Arte Moderna Bologna

1998         Dadamaino. Opere 1975-1981, Palazzo Municipale Morterone

1997         Dadamaino, A arte Studio Invernizzi Milano

1997         Minimalia, Da Giacomo Balla a..., Palazzo Querini-Dubois Venezia

1997         Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia, Palazzo dei Diamanti Ferrara

1996         Dadamaino, "I Fatti Della Vita", Stiftung für konstruktive und konkrete Kunst Zurigo

1995         Zero Italia. Azimuth/Azimut 1959-1960 a Milano e oggi, (sala personale), Villa Merkel, Galerie der Stadt Esslingen

1995         Tracciati, Fondazione Mudima Milano

1995         The Italian Metamorphosis, 1943-1968, The Solomon R. Guggenheim Museum; Kunstmuseum New York; Wolfsburg

1995         Zero Italia. Azimuth/Azimut 1959-1960 a Milano e oggi, (sala personale), Villa Merkel, Galerie der Stadt Esslingen

1994         Dadamaino, François Morellet, Günther Uecker, A arte Studio Invernizzi Milano

1993         Dadamaino. Werke 1958-1993, Stiftung für konkrete Kunst Reutlingen

1993        Trilogia 3. Dadamaino - Gastini - Bertasa, Centro Espositivo della Rocca Paolina Perugia

1993         Dadamaino. Opere 1958-1993, Casa del Mantegna Mantova

1990         XLIV Biennale di Venezia, Venezia

1983         Dadamaino, Padiglione d' Arte Contemporanea Milano

1980         XXXIX Biennale di Venezia, (sala personale), Venezia

Dadamaino - Bio

Nasce a Milano nel 1930.

BIO

 

1956

Espone i primi lavori astratto-informali in mostre collettive (Premio di pittura "Cesare da Sesto", Sesto Calende, Varese).

1957

Partecipa alle seguenti esposizioni: "Mostra nazionale di arti plastiche e figurative" Galleria Il Calderone, Milano. Sull'invito è riportato: "indetta dal gruppo Amici della Strada"
"Premio Melzo" Melzo, Mi.

"Mostra del Piccolo Formato” Ferrara. Furono esposte le opere di 325 autori (290 italiani e 35 stranieri). Dadamaino espone per la prima volta con Piero Manzoni, ma si conosceranno solo mesi dopo durante la visita ad una mostra presso la galleria Totti di Milano, tra loro sorge una profonda amicizia.

1958

Aderisce all'avanguardia milanese che ha come punto d'incontro il Bar Giamaica, in Brera.

Nell'ambiente degli artisti è nota soltanto con il nome Dada (diminutivo di Eduarda).

Realizza le prime opere intitolate Volumi: si tratta di tele con grandi fori ellittici in cui si avverte l'influenza di Lucio Fontana. Al riguardo afferma: "Ho sempre aborrito la materia e ricercato l'immaterialità. Naturalmente Fontana ha avuto un ruolo determinante nella storia della mia pittura; [....] 

Se non fosse stato Fontana a perforare la tela, probabilmente non avrei osato farlo neppure io. Si asportava totalmente la materia, al punto da rendere visibili anche parti della tela, per eliminarne ogni elemento materiale, per privarla di ogni retorica e ritornare cosi alla tabula rasa, alla purezza".

"Così  sulletelepuliteoperaigrandisquarciovoidali, avolteunosolo, grande come tutto il quadro. Dopoquestoattoliberatoriorimasiperplessasulcomeproseguire. Il come lo trovai interessandomi al futurismo. 

I meravigliosi insegnamenti futuristi, chissà perché  dimenticati, erano i più vivi e veri che si potessero raccogliere. Pensando a ciò guardai i mieilavori. Dietro i grandi buchi vedevo un muro pienodi luci e ombre che vibravano e si muovevano. Ecco la cosa da cercare eda seguire. 

L'arte era stata sinora statica, tranne per pochi pionieri, bisognava farla ridiventare dinamica e con mezzi conseguenti alle più recenti esperienzetecnico-scientifiche, stabilito che si può fare dell'arte con qualsiasi mezzo.

Tiene la prima mostra personale presso la Galleria dei Bossi di Milano. Partecipa a "Mostra Collettiva" Galleria Il Prisma con Gianni Colombo e altri.

1959

Nella mostra "La donna nell'arte contemporanea" presso la Galleria Brera (con anche Carla Accardi) dopo aver tentato inutilmente, lungo tutto il 1959, di esporre i suoi Volumi, Maino riesce a inserirne uno per la prima volta in questa mostra. 

Tuttavia il quadro non viene rappresentato in catalogo, a differenza di un altro ancora informale e quindi ben accetto dagli organizzatori della mostra stessa.

Si costituisce il gruppo milanese Azimuth, cui l'artista aderisce. Esso stabilisce stretti contatti con il Gruppo Zero in Germania, il gruppo Nul in Olanda e il gruppo Motus in Francia.

Nello stesso anno l'artista partecipa ad un'esposizione collettiva nella galleria Azimut, usando il cognome Maino.

Manzoni conosce dal 1957 gli artisti che poi formeranno il Gruppo T e decide di affidare ad Anceschi, Boriani e Colombo l'arredamento e l'illuminazione del locale. 

Dadamaino è invitata dopo la stampa del primo invito che aveva la forma di una fascetta (forse doveva contenere la rivista Azimuth) ed allora sopra scrive a mano il suo nome che ufficilmente appare perciò solo sul secondo invito (di colore blu). Espone 2 volumi su tela, uno con un solo foro, l'altro con due forme ovoidali (fonte Archivio Dadamaino).

Tiene una personale alla Galleria del Prisma, Milano.

1960

Negli anni che seguono partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali (Olanda, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Svizzera). Iniziaalavorarecon superfici di materiale sintetico, su cui pratica fori sempre più piccoli e numerosi.  

Nasconocosì i Volumi a moduli sfasati: si tratta di fogli di plastica che dopo essere stati fustellati regolarmente a mano vengono tesi sul telaio sovrapposti in più strati su due telai.

Osserva Dadamaino: "Volevo creare fori che fossero disposti in modo prospettico e traducessero il volume su tre o quattro strati di materiale plastico. Trovai un materiale semitrasparente che si utilizza normalmenteperle tende da doccia e che all'epoca si avvicinava di più all'idea di trasparenza. Con una fustella perforai a mano gli strati e li collocai sul telaio. Il calore della mia mano spostava i fori, e tale spostamento era il frutto del caso". 

Gli spostamenti e le sovrapposizioni appena percepibili dei fogli monocromi perforati conferiscono all'opera un'unità di spazio e superficie e, attraverso la leggera vibrazione, una dimensione temporale.

Partecipa a: Mostra nazionale di "25 artisti d'oggi" Salone delle esposizioni del Banco di Sicilia, due collettive alla Galleria Azimut da maggio a luglio, una collettiva ad Albisola Mare (SV) presso il Circolo degli Artisti. Infine alla mostra "Sculture da Viaggio" a Roma alla Galleria Trastevere.

1961 

Realizza gli Oggetti ottico-dinamici, costituiti da placchette in alluminio fresato ognuna delle quali è suddivisa in nove segmenti quadrangolari; la dimensione minima della placchetta è 1 x 1 cm cui si aggiungono di volta in volta 0,5 cm fino a raggiungere una grandezza massima di 4,5x4,5 cm.

Nonostante la loro staticità, questi oggetti sembrano muoversi e variare continuamente, suscitando l'impressione di un flusso dinamico.

Tiene una personale allo Studio Gruppo N con invito alla mostra con testo di Piero Manzoni : Dadamaino ha superato la "problematica pittorica" - altre misure informano la sua opera - i suoi quadri sono bandiere di un nuovo mondo, sono un nuovo significato - non si accontentano di "dire diversamente": dicono nuove cose.

Partecipa al XII Premio Lissone Internazionale per la pittura, Sezione informativo sperimentale giovani pittori italiani.

1962

Si svolge la prima esposizione personale in Germania, presso la Galerie Senatore di Stoccarda. Viene inaugurata la mostra NUL allo Stedelijk Museum di Amsterdam a cura di Henk Peeters, fra gli artisti italiani sono presenti Castellani, Dadamaino, Dorazio, Fontana, Lo Savio, Manzoni. 

Nasce il movimento internazionale "Nuova Tendenza" a Leiden (NL) presso la Rijks-universiteit, al quale Dadamaino aderisce subito.

Partecipa a "Le relief" (2e exposition) presso la Galerie XX Siècle a Parigi, ad una collettiva ZERO ad Anversa alla galerie Guy Dorekens, a "Krit - Punto 2" al Palacio de la Virreina di Barcellona, a "Anno 62" galerie t'Venster di Rotterdam, alla "Mostra dei Contrasti" presso la galleria Cadario di Milano.

Nei suoi lavori l'artista utilizza alluminio, plastica, plexiglas e altri materiali. Le sue opere costituiscono una serie di carattere programmatico: modello, struttura, sistema, sviluppo, progresso ed evoluzione attraverso le variazioni.

1963

Partecipa alla mostra "Zéro der neue Idealismus" a Berlino da Galerie Diogenes. Collettiva alla galleria Cadario e alla galleria La Bussola "Oltre la pittura, oltre la scultura" Mostra di ricerca di arte visiva.

"Panorama van de nieuwe tendenzen" ad Amsterdam da galerie Amstel 47.

Dadamaino presenta un "Rilievo instabile negativo" alla IV Biennale internazionale d'arte di San Marino - "Oltre l'Informale”.

1964

Viene invitata alla mostra "Nouvelle tendance" Propositions visuelles du mouvement international a Parigi Musée des Arts dècoratifs - Palais du Louvre - Pavillon Marsan.

Partecipa alla mostra ZERO al New Vision Centre di Londra.

Espone un Perforatie plastic del 1961 all'importante collettiva "Mikro Nul Zero" - Zero = 0 = Nul alle galerie Delta di Rotterdam e Kröller-Müller Museum di Otterlo. Poi al Jeugdfestival Rhedens Lyceum Velp (NL) e alla galerie Amstel 47 di Amsterdam.

1965

"Aktuell 65" a Berna (CH) presso la Galerie Aktuell.

Partecipa alla mostra "De nieuwe stijl werk van de internationale avant-garde" da De Bezige Bij, organizzata dalla galerie Orez Den Haag (L' Aia), alla mostra "Arte Cinetica" a Palazzo Costanzi di Trieste.

Invitata alla mostra "Nova tendencija 3" presso la galerija Suvremene Umjetnosti, il Muzej za umjetnost i obrt e il Centar za industrijsko oblikovanje di Zagabria.

Partecipa a "Arte programmata" a Torino galleria il Punto.

1966

Realizza la serie dei Componibili: si tratta di piccoli quadrati ritagliati che scorrono lungo un filo di nylon. Questi elementi possono essere spostati creando così combinazioni sempre nuove. Al riguardo Dadamaino osserva: "Ho eseguito una serie di disegniconquadratibianchieneridisposti circolarmente. Quindi ho continuato su questa base provando ad utilizzare alluminio e spago, sempre con l'intento di creare un effetto di trasparenza. Mi affascinava l'idea del movimento ma senza l'uso dei motori. In seguito ho scoperto un'opera di El Lissitzky simile alla mia, di cui ignoravo l'esistenza". 

Inizia la Ricerca del colore (1966-68), in cui analizza metodicamente e su base scientifica le infinite varianti cromatiche dello spettro solare. Si tratta di 100 tavole, ciascuna 20 x 20 cm, su cui sono dipinte bande sottilissime in modo da poter confrontare e porre in relazione fra loro tutte le combinazioni cromatiche. 

L'artista così afferma: "La ricerca del colore: poiché i rapporti cromatici si fondano principalmente sull'azione comune di intuito e gusto, ritenni utile condurre un'analisi esatta dei colori per verificare gli effettivi rapporti esistenti fra loro. A tale scopo ho utilizzato i sette colori dello spettro, ricercando il valore cromatico medio di ciascuno e aggiungendovi poi del bianco, del nero e del marrone. Dieci moltiplicato per dieci. Usando come fondo il colore fondamentale, ne derivavano, dalla gradazione cromatica massima a quella minima, 40 varianti visibili in media. Si ottenevano così  100tavoledalledimensionidi20x20cmcontenentiintotale 4000 tonalità. Ogni tavola è divisa in due metà e in 40 segmenti cromatici, e di volta in volta accanto ai colori di fondo si colloca la variante da analizzare per poter leggere il valore cromatico di ciascuna tonalità".

Espone alla mostra "Il gioco degli artisti"presso la galleria del Naviglio di Milano.

1967

Espone a Milano presso la Galleria Il Cenobio nella mostra "La Nuova Tendenza" oppure "Nuova tendenza 2".

Lo Studio 2 B inaugura dentro un garage con questa mostra. Nel testo introduttivo gli autori dichiarano di voler creare «...un luogo di "contestazione e verifica" verso le tradizionali operatività pittoriche, le quali hanno già svolto nell'arco della cultura la loro funzione e che ormai hanno esaurito la loro ragione di essere».

1969

Partecipa a importanti mostre come “Campo urbano” a Como e “Environnement lumino-cinétique sur la Place du Châtelet.

1970

Comincia a dedicarsi al segno: sono tratti ripetuti con meticolosa precisione, che annunciano gli sviluppi successivi. Tiene una personale alla Galleria Diagramma, Milano.

1971

Tiene personali alla White Gallery di Lutry-Lausanne e alla Galleria Barozzi di Venezia.

1973

Inizia la serie Superficie su superficie, ossia False prospettive: si tratta di lavori costruttivi policromi, realizzati a olio e costruiti secondo un identico schema. 

Tiene personali alla Galleria del Cavallino di Venezia, alla Ubu di Karlsruhe e al Centro Santelmo di Salò.

1975

AvviailcicloL'inconsciorazionale, dove i tratti sono distribuiti sulla superficie del dipinto con una regolarità non programmata. In tutte queste opere la superficie è monocroma, nera con segni bianchi o viceversa. "Arrivata ad un certo punto, dopo aver risolto il problema dei cromorilievi ridotti poi in rilievi monocromi e monomodulari (1974) mi sono chiesta se la formulazione geometrica e/o modulare non fosse un diaframma dietro cui ovviare la paura di avere coraggio. Ho ripreso carta e colori ed ho disegnato... ho scritto, sulla carta prima e sulla tela poi".

"Si tratta di una sorta di scrittura della mente, della mia: fatta di linee ora dense e marcate ora impercettibili e saltellanti, senza alcuna programmazione a priori, ma sensibile alla pressione della mano che, libera, corre e traccia senza premeditazione. Ma è chiaro che se la mano è guidata dalla mente, in questo caso lo è dall'inconscio. Il risultato è una serie di reticoli e di spazi vuoti, per nulla disordinati, che hanno un loro ritmo, una loro profondità e una loro armonia”.

Inizia la serie dei Cromorilievi:  suunatavoladilegno l'artista dispone secondo un procedimento determinato piccoli legni che vengono poi laccati di nero o di bianco.

Tiene una personale al Salone Annunciata, Milano.

1976

Nella seconda metà degli anni Settanta (1976-1979) realizza l’Alfabeto della mente: si trattadi segni grafici, o meglio di caratteri inventati, ciascunodeiquali è formato da vari segni di tipo alfabetico.

Dadamaino li utilizza per scrivere una serie di "lettere" checonsistono ognivoltanellaripetizionedi   un   singolo segno. Così afferma al riguardo: "L'unica condizione è quella di ripetere un segnofino a riempire tuttolospaziochemisono   propostadi utilizzare...".Tiene una personale alla Arte Struktura, Milano.

1977

Tiene personali allo Studio Casati, Merate, alla Galleria Spriano, Omegna e al Salone Annunciata, Milano.

1978

Inizia a lavorare all'opera I fatti della vita: in questo caso i segni presenti nell'Alfabeto della mente si ripetono costantemente e a intervalli regolari: segno-pausa-segno-pausa. Tiene una personale alla Galerie Walter Storms, Monaco.

1979

Tiene personali alla Galleria La Polena, Genova, alla Galleria Martano, Torino e allo Studio Carlo Grossetti, Milano.

1980

Il ciclo I fatti della vita viene esposto alla Biennale di Venezia in una sala personale; è costituito da 461 lavori su tela o su carta, scritti con i 12 segni ideati dall'artista.

Tiene una personale alla Maggie Kress Gallery di Taos. 

Fino alla metà degli anni Ottanta lavora al ciclo Costellazioni, in cui riappare il colore in sostituzione del nero e del grigio. In tale opera i segni si concentrano per poi nuovamente disgregarsi, e il loro condensarsi ricorda le galassie e gli ammassi stellari.

"Ad un certo punto ho pensato di fare un'unica grande opera... dal microcosmo a 1 macrocosmo... un microcosmo che si pone innumerevoli domande sul senso della vita, della storia, se poi ha un senso; e se è un nonsenso, tentare di trovare un senso al nonsenso. Non ci offrono responsi questi fogli. Ma un conforto sì: sappiamo che in una di quelle carte, a una riga imprecisata, uno di quei segni parla anche di noi... parla della foglia di rosa e della foglia di alloro, delle nevi dello scorso anno. Perché non ci sarebbe l'infinito se non ci fosse il finito".

Anche   inunaltrociclo,  intitolatoPasso dopo passo, l'artista dipinge imnumerevoli segni su superficidimaterialediverso(carta, tela o plastica),  attribuendoadessisimboli ripetuti che alludono a un movimento costante.

1981

Tiene personali all’Institut für Moderne Kunst di Norimberga, alla Galerie Walter Storms di Villingen e alla Plurima di Udine.

1983

Il Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC) di Milano le dedica un'ampia antologica. Tiene inoltre personali allo Studio Dossi, Bergamo e, con Castellani, alla Plurima di Udine. È presente in "Arte Programmata e Cinetica 1953/1963, l'Ultima Avanguardia", al Palazzo Reale di Milano.

1984

Tiene una personale alla Galerie Beatrix Wilhelm di Leonberg. In questa occasione esce la prima monografia sul suo lavoro, di Flaminio Gualdoni. Un’altra personale è alla Plurima, Udine. E’ presente in “Azimuth e Azimut” al Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano.

1985

Tiene personali allo Studio Grossetti, Milano, e al Centro Santelmo, Salò. E’ in “Arte italiana degli anni ‘60” al Castello di Rivoli.

1986

Personale ai Musei Civici di Villa Mirabello, Varese.

1987

Inizia il ciclo Il movimento delle cose, per il quale utilizza fogli di plastica trasparente (poliestere) su cui dipenge con una penna speciale e secondo un procedimento particolare. Perosnale alla Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda.

1988

Personale allo Studio G7, Bologna, con Spagnulo.

1989

Personale allo Studio Reggiani, Milano, con la serie Passo dopo passo.

1990

Viene invitata alla Biennale di Venezia ed espone due lavori dal titolo Il movimento delle cose, di 1,22x18 metri ciascuno. Espone con Colombo alla Galerie Schoeller di Düsseldorf, e in personale allo Studio Dabbeni, Lugano. Esce la monografia Dadamaino di Elena Pontiggia.

1993

Tiene personali alla Casa del Mantegna di Mantova e alla Stuftung für Konkrete Kunst di Reutlingen.

1994

Personale allo Studio Dabbeni, Lugano.

1995

Viene invitata alla mostra “Zero Italien. Azimuth/Azimut 1959/60 in Mailand. Und heute“ alla Villa Merkel, Galerie der Stadt, Esslingen.

1996

Inizia la serie Sein und Zeit. Pur lavorando con le stesse modalità, l'artista non intelaia più le opere ma le appende a una distanza di 20 cm dalla parete in modo da esaltarne la trasparenza. Personale alla Stiftung für Konstruktive und Konkrete Kunst di Zurigo.

1997

Personali allo Studio Dabbeni, Lugano, allo Studio Invernizzi, Milano e alla Borromini Arte Contemporanea, Ozzano Monferrato. 

È in “Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara.

1998

Personale all’Associazione Culturale Amici di Morterone, Morterone.

2000

Ampia antologica al Museo di Bochum.

2003

Mostra antologica al Museo Virgiliano, Virgilio.

2004

Muore a Milano.

È presente in Zero. 1958-1968. Tra Germania e Italia, al Palazzo delle Papesse, Siena.

Marco Gastini - Testi

Marco Gastini nasce nel 1938 a Torino. 

TESTI

 

1960

L. Carluccio, Artisti sotto i trent’anni, in “Gazzetta del Popolo”, Torino, 2 giugno

1962

Giovani pittori in Piemonte, a cura di L. Carluccio, Edizioni di Comunità, Milano

1963

M. Bernardi, Mutamenti nei giovani pittori, in “La Stampa”, Torino, 28 maggio

F. Scroppo, in “L’Unità”, Roma, 28 maggio

L. Carluccio, Cinque giovani torinesi, in “Gazzetta del Popolo”, Torino, 2 giugno

1965

P. Fossati, Pittura con Pavese, in “La Voce”, Cuneo, 11 novembre

1966

E. Crispolti, in “Palatino”, Roma, 3 aprile

1967

G. Di Genova, in “Vie Nuove”, Roma, 23 novembre

R. Bolzanini, XV Premio Lissone, in “Bollettino Mensile della Galleria Pozzi, Arte Contemporanea”, n. 1, Novara, novembre

D. Morosini, Marco Gastini. Pop art e costume, in “Paese Sera”, Roma, 23 dicembre

M. Venturoli, in “La Luna”, Roma

1968

P. Fossati, Soffiantino, Gastini, Piacentino, in “L’Unità”, Torino, 15 maggio

A. Dragone, in “Stampa Sera”, Torino, maggio

1969

S.G. [Giannattasio], Gastini, in “Carte Segrete”, n. 9, Roma, gennaio-marzo

S.G. [Giannattasio], Marco Gastini, in “Avanti!”, Roma, 7 febbraio

F. Passoni, in “Avanti!”, Roma, 27 febbraio

M. Bandini, Marco Gastini, in “Nac”, n. 11, Milano, 15 marzo

E. Crispolti, in “Opus International”, Parigi, novembre

E. Crispolti, Ricerche dopo l’informale, Edizioni Officina, Roma

1970

E. Crispolti, Petit dossier de la figuration nouvelle en Italie, in “Opus International”, n. 16, Parigi, marzo

P. Fossati, Marco Gastini, in “Gala”, n. 43, Milano, settembre

[Marco Gastini], in “L’Espresso”, Roma, 27 dicembre

E. Crispolti, Artisti segnalati Bolaffi, Bolaffi, Torino

1971

E. Crispolti, Marco Gastini, in “Nac”, n. 1 (nuova serie), Milano, gennaio

M.B. [Bandini], Marco Gastini, in “Nac”, n. 3 (nuova serie), Milano, marzo

T. Trini, Mostre a Milano e Torino, in “Domus”, n. 497, Milano, aprile

M. Bandini, Mostre a Torino, in “Gala”, n. 47, Milano, maggio

E. Crispolti, Actualités: Rome, in “Opus International”, n. 26, Parigi, giugno

T. Trini, in “Domus”, Milano, novembre

1972

T. del Rienzo, Italian Commentary: Art and Its Market, in “Studio International”, New York-Londra, aprile 

M. Perazzi, in “Corriere d’Informazione”, Milano, 19 ottobre

R. Sanesi, in “Il Dramma”, Milano, novembredicembre

P. Fossati, Gastini o della percezione, in “Arte Milano”, n. 3, Milano, dicembre

1973

H. Martin, Milan in Autumn, in “Art International”, n. XVII /1, Lugano, gennaio

C.T. [Terenzi], Gastini alla “Primo Piano”, in “Paese Sera”, Roma, 22 febbraio

M. Bandini, Torino 60/73, in “Nac”, Milano, marzo

R. Sanesi, A Milan: le Salon Annunciata, in “Opus International”, n. 42, Parigi, marzo

L. Vergine, in “Art and Artists”, New York, marzo

La questione è quella della pittura... , in “Flash Art”, n. 41, Milano, giugno

M. Bandini, in “Data”, Milano, autunno

P. Fossati, Nuove pitture: Gastini e Griffa, in “Data”, n. 10, Milano, inverno

M. Bandini, Marco Gastini, edizione grafica, Torino

G. Di Genova, Indagine critica 1973, Edizioni La Margherita, Roma

G. Dorfles, Ultime tendenze nell’arte d’oggi, Feltrinelli, Milano

1974

Jan, Punkt-Raster auf Glas und Leinwand, in “Ruhr-Nachrichten”, Bochum, 26 gennaio

G. Uhlhorn, Punkte schweben im Raum, in “Westdeutsche Allgemeine Zeitung”, Bochum, 2 febbraio

E.B., Raum ist flexible Ordnung, in “Dolomiten”, Bolzano, 21 febbraio

G. Conta, Marco Gastini, in “Alto Adige”, Bolzano, 5 marzo

M. Paolucci, Gastini, in “L’Adige”, Bolzano, 15 marzo

[Intervista con P. Fossati], in “Heute Kunst -Flash Art International”, n. 7, Milano, luglio-agosto

F. Vincitorio, [intervista], in “L’Espresso”, n. 45, Roma, novembre

P. Fossati, Marco Gastini, in “Corriere della Sera”, Milano, 9 dicembre

M. Bandini, Marco Gastini: lo spazio progettato, in “Gala”, n. 69, Milano, dicembre

V. Fagone, La pratica pittorica, in “Il Cristallo”, n. 1, Bolzano

G.P. Prandstraller, Arte come professione, Marsilio, Venezia-Padova

F. Tonelli, F. Torriani, Arte esatta. Approcci di critica analitica, EFIN, Torino

1975

E. Natali, Pittura come segno di attività, in “L’Avvenire”, Milano, 10 gennaio

M. Picone, R. Riccini, Il ritorno alla pittura, in “Op. Cit.”, n. 33, Napoli, maggio

F. Menna, La linea analitica dell’arte moderna, Einaudi, Torino

F. Menna, La nuova pittura, in L’arte moderna, vol. XIV, Fabbri, Milano

L’arte moderna, vol. XV, Fabbri, Milano, ad vocem

1976

L. Venturi, Six Italian Painters, intervista in “Studio International”, n. 979, Londra, gennaio-febbraio

Credo che il lavoro di un artista... , in “Flash Art”, n. 66-67, Milano, luglio-agosto

A. Bonito Oliva, Europe-America. The Different Avant-gardes, Deco Press (Franco Maria Ricci) Milano

E. Crispolti, Erotismo nell’arte astratta, e altre schede per un’iconologia dell’arte astratta, Celebes, Trapani

G. Dorfles, Il divenire della critica, Einaudi, Torino

W. Lippert, ABXL, Albert Baronian, Bruxelles

P. Fossati, Marco Gastini, Christian Stein, Milano, La Nova Grafica, Torino, edizione in 2120 copie di cui 120 contenenti una acquatinta-acquaforte eseguita nel 1976 e tirata da Marco Noire Stampatore in Torino, firmata e numerata da 1 a 100 e da I a XX

1977

A. Dragone, Gastini in bianco, in “Stampa Sera”, Torino, 2 febbraio

G. Beringhelli, La contemplazione di Marco Gastíni, in “Il Lavoro”, Genova, 30 marzo

T. Trini, Punto e linea, la storia cambia, in “Data”, n. 26, Milano, aprile-giugno

V. Bramanti, L’emergente emotività di Gastini a Firenze, in “L’Unità”, Roma, 3 giugno

J. Perrone, Marco Gastini, in “Artforum”, New York, settembre

E. Schwartz, Marco Gastini, in “Art News”, New York, settembre

T. Lawson, Marco Gastini at Weber, in “Art in America”, New York, settembre-ottobre

Marco Gastini, in “Galerie Albert Baronian”, Bruxelles, estate

F. Menna, La nuova pittura, in “L’Arte Moderna”, n. 110, Fabbri, Milano

1978

F. Menna, Le analisi della nuova pittura, in “Paese Sera”, Roma, 22 gennaio

G. Grossi, Marco Gastini dalle “macchie” ai segni lineari, in “Roma”, Roma, 23 febbraio

F. De Bortoli, Il senso dello spazio, in “Corriere d’Informazione”, Milano, 27 dicembre

P. Panzeri, Nuova pittura, in Ricerche visuali dopo il 1945, Unicopli-Cuem, Milano

1979

P.G. Castagnoli, Macchie di piombo sulle pareti bianche, in “La Repubblica”, Roma, 7-8 gennaio

P.G. Castagnoli, P. Fossati, Stanze del gioco, in “La Tradizione del Nuovo”, n. 5, Ravenna, marzo

T. Bell, Marco Gastini, in “Arts Magazine”, New York, giugno

R.F. White, Marco Gastini, in “Arts Magazine”, New York, giugno

P.G. Castagnoli, Marco Gastini: ultimi lavori, in “G7 Studio”, n. 9, Bologna, novembre

1980 G. Risso, [intervista], in “Gazzetta del Popolo”, Torino, 13 febbraio

Senza titolo (il senso, il tema…), in “Studio Marconi”, n. 13-14, Milano, febbraio

P. Frey, Zeichen, die ihre Geschichte erzählen, in “Tages-Anzeiger”, Zurigo, 12 settembre

Marco Gastini, in “Taide”, n. 0. Salerno, settembre- dicembre

L. Honold, Von der “Arte povera” zum fünfzackigen Stern, in “Badische Zeitung”, Baden-Baden, 5 dicembre

H. Schneider, Gastini, Spagnulo und Zorio, in “Die Zeit”, Amburgo, 26 dicembre

1981

G. Gliewe, Mystisches Innenleben, in “Abend - zeitung”, Monaco di Baviera, 15 gennaio

A. Dragone, I libri sulle pareti di Gastini, in “La Stampa”, Torino, 26 aprile

P.C. [Chiapatti], Le opere di Gastini alla Galleria Martano, in “L’Unità”, Torino, 8 maggio

F. Gualdoni, Due italiani in Germania esaltano spazio e materia, in “II Giorno”, Milano, 16 giugno

P.G. Castagnoli, Marco Gastini, in “G7 Studio”, n. 3-4, Bologna, giugno

M. Vescovo, Marco Gastini, in “Segno”, n. 23, Pescara, ottobre-novembre

G. Bertoncini, Ma sì, dipingiamo!, in “Il Tirreno”, Livorno, 5 novembre

V. Bramanti, L’albero e lo spazio di Gastini, in “L’Unità”, Roma, 17 novembre

P. Alessandra, Marco Gastini a Villa Romana, in “La Città”, Firenze, 19 novembre

P. Weiermair, Künstlerbücher, in “hfg forum”, n. 6, Francoforte, dicembre

M. Vescovo, Marco Gastini, in “Flash Art”, n. 106, Milano, dicembre-gennaio 1982

T. Trini, Marco Gastini, come di un respiro che preme nei polmoni. L’organismo pittura, Martano Editore, Torino

1982

F. Caroli, Un Gastini carico di magia, in “Corriere della Sera”, Milano, 14 marzo

S. Sproccati, Marco Gastini, in “Segno”, n. 25, Pescara, marzo-aprile

P. Bode, Klassisches Erbe, und beflügelte Malerei, in “Abendzeitung”, Monaco di Baviera, 22 aprile

H. Kronthaler, Moderne Kunst aus Italien, in “Landschuter Zeitung”, Landschut, 22 aprile

D. Schmidt, Suche nach der verlorenen Seele, in “Süddeutsche Zeitung”, Monaco di Baviera, 22 aprile

G.S. Brizio, Marco Gastini, in “D’Ars”, n. 98, Milano, aprile

F. Caroli, Due artisti italiani in Germania, in “Il Globo”, Roma, 11 giugno

A. Dragone, Anche ferro e pergamena nelle opere di Gastini, in “La Stampa”, Torino, 10 luglio

I. Panicelli, Marco Gastini, in “Artforum”, New York, autunno

1983

C. Stam, Konsten i Förmyndarsverige, in “Stockholms Tidningen”, Stoccolma, 28 gennaio

G. Celant, Italians Konsthistoria 1953-1983, in “Paletten”, n. 2, Göteborg, febbraio

M. Bertoni, Marco Gastini, in “Segno”, n. 30, Pescara, marzo-aprile

C. Spadoni, Protagonista per trent’anni, in “Il Resto del Carlino”, Bologna, 2 aprile

F. D’Amico, Nella notte della tela, in “La Repubblica”, Roma, 22 aprile

G. Risso, E il frammento domina la scena dell’artista, in “La Gazzetta del Popolo”, Torino, 26, aprile

P. Chiapatti, Pittori uscite dai vostri quadri, in “L’Unità”, Roma, 27 aprile

L. Caramel, L’Immagine a due facce, in “Il Giornale”, Milano, 29 aprile

C. Cerritelli, Marco Gastini, opere 1958-83, in “Le Arti News”, Milano, aprile-maggio

R. Pasini, Marco Gastini, in “Terzo Occhio”, n. 27, Bologna, giugno

M. Vescovo, Marco Gastini, in “Color”, n. 2, Torino, novembre-dicembre

M. Meneguzzo, Marco Gastini, Claudio Olivieri, in “Artistes”, vol. 17, Parigi, dicembre

F. Gualdoni, La Palazzina dei Giardini di Modena, in “Area”, n. 14, Milano, dicembre-gennaio 1984

1984

F. Vetsch, Im Offenen Bildraum, in “Horizonte”, St. Gallen, 10 febbraio

F. Gualdoni, Gastini, Turcato e Oppenheim: diversi, ma insieme per qualità, in “II Giorno”, Milano, 29 febbraio

F. Menna, in “Paese Sera”, Roma, 29 febbraio

F. D’Amico, Profondo blu, in “La Repubblica”, Roma, 15 marzo

M. Rosci, Carbone, carrube e gommapiuma nella tavolozza di due artisti, in “La Stampa”, Torino, 31 marzo

S. Sgubbi, Marco Gastini, in “Juliet”, n. 16, Trieste, giugno-ottobre

V. Bauermeister, Krohn in Badenweiler: Marco Gastini, in “Basler Zeitung”, Basilea, 2 agosto

1985

A. Quattordio, Marco Gastini, in “Flash Art”, n. 124, Milano, gennaio

S. Engblom, Nãrvarande: atmosfãren, in “Expressen”, Stoccolma, 19 marzo

F. Gualdoni, Carboni, carrube, ferro: ed ecco un quadro, in “Domenica del Corriere”, n. 17, Milano, 27 aprile

G. Lessa Bastos, Marco Gastini. Extensions, in “Neue Kunst in Europa”, n. 8, Monaco di Baviera, maggio-luglio

K. Lavonen, Antiiksta Laseriin, in “Suomen Kuvalenti”, Helsinki, 27 settembre

M. Meneguzzo, Sul linguaggio dell’estasi, in “Segno”, Pescara, novembre

C. Cerritelli, Il corpo della pittura. Critici e nuovi pittori in Italia 1972-1976, Martano Editore, Torino

1986

M. Baptista, Cartão de visita, in “Arte”, Rio de Janeiro, 22 gennaio

K. Lavonen, Oletko materialisti, Marco Gastini, in “Helsingin Sanomat”, Helsinki, 6 marzo

M.T. Kivirinta, Gastini maalaa italianista maisemaa,in “Helsingin Sanomat”, Helsinki, marzo 

U. Rastad, Nytt fra Italia i Huset, in “Arbeiderbladet”, Oslo, 29 aprile

M.T. Kivirinta, Vaaleanpunsienen teosten yleisvalone, in “Helsingin Sanomat”, Helsinki, 12 maggio

S. Gjessing, Utenlandskompleks eller nasjonalt syndrom?, in “Aftenposten”, Oslo, 13 maggio

A. Thirkildsen, Et vindu mot verden, in “Drammens Tidende”, Oslo, 13 maggio

E. Siltavuori, Italy’s New Art and the Gallery of Dream, in “Form-function - Storia della Pittura”, De Agostini, Novara, vol. X, fasc. 159

1987

F. Jacono, Artisti affermati e giovani esordienti, in “Il Manifesto”, Roma, 18 febbraio

G.P. Vincenzo, Marco Gastini, in “Flash Art”, n. 139, Milano, maggio-giugno

F. Iacono, Paesaggi riciclati nella pittura di Gastini, in “Il Manifesto”, Roma, 19 giugno

C. Cerritelli, I legni e le plastiche di Marco Gastini in mostra a Modena, in “La Repubblica”, Bologna, luglio

G. Pellizzola, Marco Gastini, in “Terzo Occhio”, Bologna, estate

V. Tassinari, Marco Gastini, in “Artinumbria” n. 12, Perugia, estate

W. Guadagnini, Entrare non ha fine, in “Alto Adige”, Bolzano, 20 agosto

G. Cavazzini, La nave vichinga di Marco Gastini, in “Gazzetta di Parma”, Parma, 18 settembre

M. Rosci, Nave vichinga sui colli astigiani, in “La Stampa”, Torino, 24 settembre

E. Pontiggia, Tra barbarie e tenerezza, in “Il Giornale”, Milano, 4 ottobre

A. Testa, Fortunati gli ambigui, in “Il Giornale dell’Arte”, n. 50, Torino, novembre

C. Cerritelli, Marco Gastini, il respiro e l’immersione, in “Maestri d’Avventura”, Ravenna

M. Bertoni, in Dal grande libro di Colmar, Edizioni Martano, Torino

1988

C. Masini, Voci in parallelo, in “Il Resto del Carlino”, Bologna, 16 marzo

E. Bilardello, in “Corriere della Sera”, Milano, 16 maggio

V. Apuleo, Marco Gastini progettuale fantastico, in “Il Messaggero”, Roma, 31 maggio

F. D’Amico, L’uomo dai gesti bianchi, in “La Repubblica”, Roma, 11 giugno

L. Lambertini, Plastiche di Gastini, in “Il Giornale”, Milano, 26 giugno

V. Tassinari, Marco Gastini, dialogo informale ed avvolgente, in “Artinumbria”, n. 14, Perugia, inverno

M. Bertoni, Le emozioni di un anno, in “Segno”, n. 80, Pescara, dicembre

F. D’Amico, Gastini, Mattiacci, Spagnulo, Edizioni Essegi, Ravenna

P. Fossati, Marco Gastini, Edizioni Essegi, Ravenna

1989

D. Auregli, Quadri e sculture al di qua dell’eternità, in “L’Unità”, Roma, 21 gennaio

F. Iacono, Tre scultori per la città di Ravenna, in “Il Manifesto”, Roma, 4 febbraio

P. Levi, I materiali poveri recuperati da Gastini, in “La Repubblica”, Milano, 28 aprile

A. Dragone, L’avanguardia sta in cielo, in “La Stampa”, Torino, 5 maggio

D. Sundell, Fargen som material, in “Helsinki Bladt”, Helsinki, 26 maggio

T. Valiakka, Valon ja aineen rajalla, in “Helsingin Sanomat”, Helsinki, 26 maggio

M. Rosci, Gli emblemi araldici dell’arte povera, in “La Stampa”, Torino, 30 maggio

E. Heartney, Marco Gastini at John Weber, in “Art in America”, New York, maggio

A. Testa, Che gioia pesare molto, in “Il Giornale dell’Arte”, n. 67, Torino, maggio

L.S., A Villa delle Rose tre stelle di carta, in “Mercurio”, supplemento a “La Repubblica”, Milano, 15 luglio

E. Crispolti, Il nome della losa, in “AD”, n. 98, Milano, luglio

F. Poli, Liberate i babbuini, in “Il Manifesto”, Roma, 4 settembre

A.M. Ambrosini, L’arte va in fortezza con Mattiacci e C., in “Il Carlino”, Pesaro, 22 settembre

Una poesia, in “Spazio Umano”, n. 3, Milano, settembre

I. Mulatero, Marco Gastini, in “Juliet “, n. 44, Trieste, ottobre-novembre

V. Homero, Pata tirar o Museu des cinzas, in “Tribuna Bis”, Rio de Janeiro, 20 dicembre

S. Sproccati, Prose per l’arte moderna, Edizioni Essegi, Ravenna

1990

A. Araujo, Un novo MAM para una nova decada, in “Un Revista”, Rio de Janeiro, 8 gennaio

P. Morsiani, Gastini, in “Juliet”, Trieste, aprile

B. Merz, Pantomima a schegge. Marco Gastini, in “Tema Celeste”, n. 25, Siracusa, aprilegiugno

S. Bologna, Marco Gastini, in “Consulenza e Società”, n. 45-46, Roma, settembre-dicembre

C. Oliver, Temperamenti, in “The Guardian”, Londra, 9 novembre

C. Lorent, La peinture après 45, in “Art et Culture”, Bruxelles, novembre

1991

L. Meneghelli, Marco Gastini, in “Flash Art”, n. 168, Milano, giugno-luglio

M. Onorato, L’arte sentimentale di Gastini, in “La Nuova Vicenza”, Vicenza, 10 ottobre

S. Zanella, Gastini esprime lo spirito naturale, in “L’Adige”, Trento, 6 dicembre

L. Serravalli, Segni sull’orizzonte, in “Alto Adige”, Trento, 21 dicembre

G.M. Accame, La pittura riflessiva, in “Flash Art”, n. 165, Milano, dicembre

1992

D. Bellotti, Autori in primo piano, in “Il Resto del Carlino”, Bologna, 6 maggio

F. D’Amico, Memorie a colori, in “Il Venerdì di Repubblica”, supplemento a “La Repubblica”, Roma, 22 maggio

S. Evangelisti, in “Il Giornale dell’Arte”, n. 100, Torino, maggio

M. Rosci, Vita è piombo o ali di farfalla, in “La Stampa”, Torino, 8 giugno

P. Levi, Tutti i colori della natura, in “La Repubblica”, Torino, 16 giugno

P. Levi, Che stregone, fa il pittore, in “L’Europeo”, Milano, 26 giugno

M.L. Re Fiorentin, Piombo e graffi nel pittorico mondo di Gastini, in “Arte”, n. 230, Milano, giugno

M. Nicosia, Le pietre sono parole, in “Taxiart”, n. 3, Torino, giugno-luglio

F. Tedeschi, Nella natura, in “Il Giornale”, Milano, 5 luglio

C. Colazzo, Narrazione di Gastini, in “L’Adige”, Trento, 31 luglio

1993

L. Somaini, Vettor Pisani / Marco Gastini, in “La Repubblica”, Roma, 24-25 gennaio

F. Iacono, L’energia in frantumi nell’opera di Marco Gastini, in “Il Manifesto”, Roma, 25 gennaio

M. Vescovo, Gastini si riorienta, in “La Stampa”, Torino, 25 gennaio

P. Jori, Sdipanarsi in allungo e re-orientarsi, in “Foglio d’Informazione”, a cura della Galleria di Arte Contemporanea, Trento, gennaio-marzo

P. Jori, Il percorso artistico, in “Foglio d’Informazione”, a cura della Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento, gennaio-marzo

P. Jori, Biografia, in “Foglio d’Informazione”, a cura della Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento, gennaio-marzo

C. Huther, Raumgreifende Bilder, in “Main Echo”, Francoforte, 19 giugno

G. Nicol, Schöne Männer vor Fetzen aus Papier, in “Frankfurter Neue Presse”, Francoforte, 19 giugno

A. Terrahe, Aus dem Bild Gesturzt, in “Frankfurter Rundshau”, Francoforte, 22 giugno

S. Broos, Zurück im Steinernen Haus, in “Darmstadter Echo”, Darmstadt, 23 giugno

K. Cruwell, Flügel der Malerei, in “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, Francoforte, 28 giugno

Eisendrähte zwischen Leinwanden, in “Main Spitze”, Francoforte, 28 giugno

Mit grosser Geste den Raum besetzt, in “Wiesbadener Tagblatt”, Wiesbaden, 5 luglio

Heute zu den tuppen Marco Gastinis, in “Frankfurter Rundschau”, Francoforte, 17 luglio

Sogni di Chillida e pitture di Tàpies e Gastini, in “Il Giornale dell’Arte”, n. 103, Torino, luglio-agosto

F. Tedeschi, Dialoghi con gli spazi naturali, in “Il Giornale”, Milano, 3 settembre

G. Mack, Das Museum stellt eine Aufgabe, in “Sudkurier”, St. Gallen, 4 settembre

B. Hanimann, Marco Gastini: Ein Poet des Raums verzaubert das St. Gallen Kunstmuseum, in “Die Obselauz”, St. Gallen, 6 settembre

M. Rosci, La pittura in un respiro, in “La Stampa”, Torino, 6 settembre

M.L. Re Fiorentin, Con macchie e linee Gastini racconta, in “Arte”, n. 243, Milano, settembre

A. Costanzo, Gastini, Marco, in La pittura in Italia. Il Novecento/2 1945-1990, a cura di C. Pirovano, Electa, Milano, in 2 tomi, tomo II P.G. Tordella, Torino, in La pittura in Italia. Il Novecento/2 1945-1990, a cura di C. Pirovano, Electa, Milano, in 2 tomi, tomo II.

1994

Loft torinesi, in “Il Giornale dell’Arte”, n. 122, Torino, maggio

La Civica punta su 500 carte, in “Il Giornale dell’Arte”, Torino, maggio

F. Fanelli, Il ritorno della Solano, doppio Gastini e l’anatobo Kaufman, in “Il Giornale dell’Arte”, Torino, maggio

A. Mistrangelo, Fra segni e angeli, in “La Stampa”, Torino, maggio

T. Conti, Marco Gastini, in “Atelier”, Praga, 16 giugno

T. Conti, Marco Gastini, in “Tema Celeste”, Siracusa, autunno

1995

R. Rubinstein, Marco Gastini at John Weber – New York, in “Art in America”, New York, gennaio 

M. Vescovo, I ferri di Gastini, in “La Stampa”, Torino, 20 febbraio

G. Trevisan, La materialità ritrovata, in “L’Arena”, Verona, 6 marzo

F. Bletzo, Domande sull’arte. Parla Gastini, in “La Cronaca”, Verona, 9 marzo

A. Jannacci, Marco Gastini, in “Artforum”, New York, marzo

G. Curto, Marco Gastini, in “Flash Art”, n. 191, Milano, aprile-maggio

A. Tager, Report from Los Angeles, in “Art in America”, New York, ottobre

A. Vettese, I ritratti ritrattati da quattordici artisti, in “Il Sole 24 Ore”, Milano, 17 dicembre

M. Bertoni, Marco Gastini, Edizioni della rivista “Segno”, collana “Monografie di artisti contemporanei”, Pescara

L. Caramel, C. Piccoli, Civica Galleria d’Arte Contemporanea di Lissone, Edizioni Mazzotta, Milano

1996

D. Trento, Gastini, la materia che nasce dal riflusso, in “La Repubblica”, Bologna, 1 febbraio

J.L.C., Marco Gastini, une nouvelle jeunesse pour la peinture, in “Verso Arts et Lettres”, Parigi, n. 2, aprile

L. Parola, Dipingere la pietra, in “Alp”, n. 132, Torino, aprile

G. Cavazzini, Tensioni poetiche di Marco Gastini, in “Gazzetta di Parma”, Parma, 29 maggio

M. Pozzati, Marco Gastini, in “Tema Celeste”, n. 56, Milano, primavera

R. Peli, La dimensione di Gastini, in “Polis”, 12-18 giugno

P. Weiermair, in “Muang Ake”, 18 luglio

F. Huser, L’art du relief, in “Le Nouvel Observateur”, Parigi, luglio

P.G. Persin, Marco Gastini, in “L’OEil”, Parigi, luglio

A.M. Sauzeau, in “Roma”, Roma, 7 agosto

P.G. Castagnoli, in “Bologna”, Bologna, 29 agosto

C. Crescentini, Marco Gastini tra gli echi della luce, in “Arte e Critica”, n. 1, Roma, autunno 

F. Poli, Pittore oltre cornice, in “Quadri & Sculture”, n. 22, Roma, ottobre

La Biennale di Venezia: le esposizioni internazionali d’arte 1895-1995. Artisti, mostre, partecipazioni

nazionali, premi, Electa, Milano

Una straordinaria avventura. Premio Lissone 1946/1967 - Critica, cronaca, documenti, Comune di Lissone, Lissone

1997

M. Rosci, Gastini scommette con Siena, in “La Stampa”, Torino, 21 luglio

M.P., La scommessa di Gastini, in “La Voce del Campo”, Siena, 24 luglio

M. Vescovo, Tra le mostre. Fisicità e segno, in “La Stampa”, Torino, 28 luglio

F. D’Amico, Le travi, le pietre, il passato di Gastini, in “La Repubblica”, Roma, 11 agosto

1998

W. Leissling, Der Atem, die Luft, das Licht, in “Thüringer Allgemeine”, Weimar, 12 giugno

U. Diehl, Ratlose Artisten in Tarnanzug, in “Frankfurter Allgemeine”, Francoforte, 23 giugno

J. Draganovic, Der Atem, die Luft, das Licht, in “Weimar Kultur Journal”, n. 6, Weimar, giugno

G. Castagnoli, M. Gastini, Trasparenze, con un testo di M. Rasetti, All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano

A. Bonito Oliva, Pièce Unique “10 anni 1989-1998”, schede critiche di C. Casorati, Giampaolo Prearo Editore, Milano, ubblicato per conto della Galerie Pièce Unique, Parigi

1999

A. Cappelli, Trasparenze, in “Art’è”, Bologna, gennaio

M. Fuoco, Quei giochi in una stanza, in “La Gazzetta di Modena”,Modena, 18 maggio

C. Wiedemann, Lufthoheit für Lichtkunstier, in “Süddeutsche Zeitung”, Monaco di Baviera, 3 dicembre

S. Leinemann, Ein ganz besonderes Licht, in “Die Welt”, Berlino, 24 dicembre

H. Friedel, Marco Gastini: la grande entrata della pittura, in “Coevit, Civitas Litterarum”, Viadana, giugno

2000

L. Parola, L’ingombrante pittura di Marco Gastini, in “La Stampa”, Torino, 25 maggio

P. Levi, Marco Gastini, in “La Repubblica”, Torino, 7 giugno

F. Fanelli, Pittura in levitazione, in “Il Giornale dell’Arte”, Torino, giugno

2001

F. Fanelli, Lo spazio di Gastini e il cielo di Airò, in “Il Giornale dell’Arte”, Torino, febbraio

N. Orengo, Gastini, graffi di plexiglas, in “La Stampa”, Torino, 2 marzo

P. Levi, La pelle dell’arte, in “La Repubblica”, Torino, 3 marzo

L.P., C’è Gastini alla Promotrice, in “Torino Sette”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 8 marzo

F. D’Amico, Gastini bianco con le ali, in “La Repubblica”, Roma, 19 marzo

Leichtigkeit des Atems, in “Handelsblatt”, Francoforte, 30 marzo

M. Vallora, L’artista che uscì dalla pittura, in “Specchio”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 31 marzo

G. Curto, Le figure mancanti, in “Torino Sette”, supplemento a “La Stampa”, Torino, marzo

G. Balestra, Marco Gastini, i tanti modi d’esser fedeli alla pittura, in “Il Nostro Tempo”, Buenos Aires, 8 aprile

F. Poli, Le ali della pittura, in “Il Manifesto”, Roma, 13 aprile

M.B., Il grande jazz per Gastini, in “La Stampa”, Torino, 19 aprile

E. Krumm, Prima di una tempesta, in “Corriere della Sera”, Milano, 23 aprile

O. Gambari, L’ecologia sposa l’arte nell’officina magica, in “La Repubblica”, Torino, 2 giugno

P.P. Benedetto, L’arte al posto dell’uovo, in “La Stampa”, Torino, 2 giugno

O. Herwig, Bilder drängen in den Raum, in “Süddeutsche Zeitung”, Monaco di Baviera, 21 giugno

B. Sonna, Bilder: Die aus dem Rahmen fallen, in “Süddeutsche Zeitung”, Monaco di Baviera, 23 giugno

A. Krauss, Bühnen für die Vergänglichkeit, in “Donau-Kurier”, Ingolstadt, 24 giugno

B. Reitter, Raumsprengende Malräume, in “Traunsteiner Tagblatt”, Traunstein, 26 giugno

W. Koethe, Bühnenreife Formate für Neureiche, in “Kunst”, Monaco di Baviera, giugno

J. Jurczyk, Marini, der kühle Blick aus Italien, Gastini, in “Rinascita Flash”, Monaco di Baviera, giugno

W. Koethe, Every Breath You Take, in “Kunst”, Monaco di Baviera, giugno-luglio

F. Meier, Fragen an die Malerei, in “Frankfurten Rundschan”, Francoforte, 28 luglio

La terza dimensione della pittura, in “Il Giornale dell’Arte”, Torino, luglio-agosto

M. Vallora, Un big-bang della pittura nell’opera-valigia di Gastini, in “La Stampa”, Torino, 4 agosto

R. Heise, Gegen Rahmenrichtlinien, in “Kunst”, Monaco di Baviera, 7 agosto

M. Vallora, Altre mostre, in “Specchio”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 11 agosto

M. Bertoni, Marco Gastini. La memoria e l’oblio / Memory and Oblivion, in “Carte d’Arte Internazionale”, Messina, autunno

M. Taglieri, È uno spazio per la GAM, in “La Repubblica”, Torino, 29 novembre

G.M. Accame, Figure astratte. Esperienze internazionali della pittura aniconica, con testi di M. Bertoni, C. Cerritelli e F. Tedeschi, Campisano Editore, Roma

P. Giloy-Hirtz, Der Atem der Malerei, in “Künstlerkritisches Lexikon der Gegenwartskunst”, Monaco di Baviera, dicembre

2002

A. Gascò, Dialogos para los ojos, in “Levante”, Castelló, 18 ottobre

Quim Cullen, Sei artistas italianos de vanguardia exponen en el Museu de Belles Arts de Castelló “Arte del Piemonte en el Museu”,in “Levante”, Castelló, 18 ottobre

G. Curto, T. Conti, Signo, materia, pensamiento, in “El Periodico Mediterraneo”, Castelló, 20 ottobre

Ad.M. [A. Masoero], La pittura in bilico, in “Il Giornale dell’Arte”, Torino, ottobre

M. Paglieri, Asta d’arte contro la mafia, in “La Repubblica”, Torino, 12 novembre

I. Cambiati, Va all’asta il bosco delle differenze, in “La Stampa”, Torino, 12 novembre

T. Rivolo, Gastini e Rotta Loria alla Luisia, in “L’Eco del Chisone”, Pinerolo, 5 dicembre

T. Rivolo, Opere d’arte incastonate in biblioteca, in “L’Eco del Chisone”, Pinerolo, 12 dicembre

N. Orengo, Stella che vai, in “Tuttolibri”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 23 dicembre

2003

B. Masera, Marco Gastini, in “Art’è”, Bologna, gennaio-febbraio

C.Al. Bucci, Le stanze della pittura, in “La Repubblica”, Roma, 6 aprile

R. Gramiccia, Marco Gastini e la libertà della pittura, in “Liberazione”, Roma, 14 aprile

A. Zevi, La pittura volante decolla dal muro, in “Corriere della Sera”, Milano, 14 aprile

G. Curto, Pittura aniconica, altro che minimal art, in “Tuttolibri”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 19 aprile

F. D’Amico, I segni di Gastini tra ruggini e luci, in “La Repubblica”, Roma, 28 aprile

A. Mammì, Gotico grottesco, in “L’Espresso”, Roma, 30 aprile

A. Zevi, Incongruente instabile, in “L’Architettura - Cronache e Storia”, n. 570, Roma, aprile

Marco Gastini: una pittura scultura, in “Saluzzo Oggi”, Saluzzo, 13 maggio

R. Gramiccia, Alchimie nel bosco di Castelbasso, in “Liberazione”, Roma, 16 luglio

G. Curto, Gastini, Zorio e C. sulle strade del sale, in “Tuttolibri”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 9 agosto

2004

C. Bonvicini, Nove parole di Marco Gastini, in “Quaderni di Villa Soranzo”, n. 8, Varallo Pombia, aprile

C. Bonvicini, Tre amici in galleria, per non parlare del cane, in “Quaderni di Villa Soranzo”, n. 8, Varallo Pombia, aprile

C. Corni, in “Quaderni di Villa Soranzo”, n. 8, Varallo Pombia, aprile

G. Curto, Con Gastini la villa s’illumina di blu, in “Tuttolibri” , supplemento a “La Stampa”, Torino, 15 maggio

F. De Bartolomeis, La tridimensionalità nell’arte contemporanea, Hopefulmonster, Torino

2005

M. Vallora, Sulla pietra, in “Specchio”, supplemento a “La Stampa”, Torino, febbraio

R. Gramiccia, La regola, il disordine, la democrazia, in “Liberazione”, Roma, 5 maggio

M. Fiorini, Camec, sfida d’artista tra Gastini e Ranaldi, in “Il Secolo XIX”, Genova, 16 luglio

L. Castellini, La Spezia mette in mostra la cultura, in “Il Giornale”, Milano, 21 agosto

M. Vallora, Gastini, sul muro la pelle della pittura, in “Tuttolibri”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 27 agosto

L. De Sanctis, Gastini, l’invasione dello spazio, in “La Repubblica”, Roma, 29 settembre

M. De Candia, La pittura di Gastini raggiunge lo spazio, in “Trova Roma”, supplemento a “La Repubblica”, Roma, 25 settembre - 5 ottobre

R. Gramiccia, Marco Gastini, il gesto politico dell’artista, in “Liberazione”, Roma , 13 ottobre

P.P.,Gastini, spazio e luce graffiano i materiali, in “L’Unità”, Roma, 14 ottobre

S. Pegoraro, Gastini, metamorfosi dello spazio, in “Il Messaggero”, Roma, 5 novembre

M. Commone, Marco Gastini. Echi, La Spezia, Centro per l’Arte Moderna e Contemporanea, luglio-settembre 2005, in “Titolo”, n. 48, Perugia, autunno

Oltre frontiera. Un lavoro: un’opera, presentazione di F. Guidi Bruscoli, introduzione di B. Corà, Edizioni Canopo, Prato

A. Zevi, Peripezie del dopoguerra nell’arte moderna, Einaudi, Torino

2006

R. Gramiccia, Marco Gastini, la poetica dei materiali, in “Liberazione”, Roma 9 aprile

P. Naldi, Gastini pittore tridimensionale, in “La Repubblica”, Roma, 2 novembre

M. Vallora, Evasione dallo spazio chiuso, in “Specchio”, supplemento a “La Stampa”, Torino, 25 novembre

W. Meyer, Marco Gastini, l’eco degli elementi, in “Carte d’Arte Internazionale”, Messina, inverno

2007

F. Baboni, Marco Gastini espone alla 2000 & Novecento, in “IF”, Reggio Emilia, maggio

A.C. Bellati, Gastini. Colore addosso, in “Arte”, Milano, maggio

F. Baboni, Marco Gastini, in “Juliet”, n. 133, Trieste, giugno

A.M. Martini, Marco Gastini, in “EspoArte”, n. 47, Albissola Marina, giugno-luglio

A. Rigoni, La nuova pittura in Italia. Pitturapittura e pittura analitica 1972-1978, Quaderni di arte contemporanea 2, Fondazione Zappettini, Chiavari

Parola d’artista. Dall’esperienza aniconica: scritti di artisti italiani 1960-2006, a cura di G.M. Accame 

e G. Vismara, Edizioni Charta, Milano

Venticinque anni d’arte 1982-2007, a cura di M. Paglieri, testo di R. Maggio Serra, Fondazione De Fornaris, Torino

2008

O. Gambari, Gastini e Mattiacci in “sospensione”, in “La Repubblica”, Torino, 19 gennaio

R. Gramiccia, Gastini Mattiacci, colori contromoda, in “Liberazione”, Roma, 25 gennaio

L. Parola, Il cielo in una stanza tra attese e realtà, in “La Stampa”, Torino, 25 gennaio

O. Gambari, Il cosmo secondo Mattiacci e Gastini, in “La Repubblica”, Torino, 30 gennaio

G. Curto, Gastini e Mattiacci, un dialogo sospeso, in “La Stampa”, Torino, 12 febbraio

F. Fanelli, A riveder le stelle, in “Vernissage”, supplemento a “Il Giornale dell’Arte”, Torino, febbraio

P. Levi, Sentiero d’arte. Fossati da New York a Bossolasco per “inventare” un museo naturale, in “La Repubblica”, Torino, 19 agosto

V. Feierabend, M. Meneguzzo, Pittura analitica, Silvana Editoriale, Milano, collana della Fondazione VAF per la promozione dell’arte italiana contemporanea, vol. VI

2009

Giorgio Bonomi, La disseminazione. Esplosione, frammentazione e dislocazione nell'arte contemporanea, prefazione di Achille Bonito Oliva, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli

Stefano Ferrari, Marco Gastini. Il quadro scappato dalla tela, in "Arte", Milano, gennaio

Marco Bazzini, Stefano Pezzato (a cura di), La collezione. Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Giunti, Firenze - Milano

Maria Marinelli, Marco Gastini. Nel volo... attorno, in "Segno", Pescara, anno XXXIV, n. 223, febbraio - marzo

Roberto Gramiccia, Gastini con le ali ai piedi, in "Liberazione", Roma, 5 marzo

Francesco Poli, Volano pietre e tele nel blu di Gastini, in "La Stampa", Torino, 30 marzo

Nothing is permanent. Albert Baronian, profession: galeriste, pubblicato in occasione della mostra (La Centrale Eléctrique, Centre d'Art Contemporain de la Ville de Bruxelles, 19 giugno - 27 settembre), La lettre volée, Bruxelles

Luci d'Artista, è Marco Gastini nel 2009 a illuminare Torino, in "Exibart on paper", anno VIII, n. 61, novembre - dicembre

Emanuela Minucci, Luci sulla città, in "La Stampa", Torino, 3 novembre

Marina Paglieri, Gastini rinnova Luci d'Artista, in "la Repubblica", edizione Torino, 4 novembre  

Roberto Gramiccia, Fragili eroi. Ritratti d'artista, prefazione di Mario Monicelli, Derive Approdi, Roma

2010

Lucilla Saccà (a cura di), Serafino Flori. Storia di una galleria, Artshow Edizioni, Milano

Luca Massimo Barbero (a cura di), Torino sperimentale 1959-1969. Una storia della cronaca: il sistema delle arti come avanguardia, pubblicato in occasione della mostra (Sala Bolaffi, Torino, 19 febbraio - 9 maggio), Allemandi, Torino

Laura Tansini, The work is space and energy. A conversation withMarco Gastini, in "Sculpture", pubblicazione di International Sculpture Center, Hamilton (New Jersey), vol. 29 n. 6, luglio-agosto

Flavio Fergonzi, Antonello Negri, Marina Pugliese (a cura di), Museo del Novecento. La collezione, Electa, Milano

Marcella Beccaria, Elena Volpato (a cura di), Dieci anni e oltre. La collezione della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea - CRT per Torino e il Piemonte, Archive Books, Berlino

2011

Evelyn Vogel, Gemalte Partituren, in "Süddeutsche Zeitung", Monaco di Baviera, 20 aprile

Dario Pappalardo, I miraggi di Gastini ispirati dai colori del Salento, in "la Repubblica", Roma, 16 luglio

Ilaria Marinaci, Gastini: "Ispirato dai colori del Salento", in "Nuovo Quotidiano di Puglia", Lecce, 16 luglio

T. C., Gastini, ispirazioni meridiane, in "La Gazzetta di Lecce", Lecce, 16 luglio

Elena Volpato, Gastini al castello, in "Saturno", inserto de "Il Fatto Quotidiano", Roma, 29 luglio

Roberto Gramiccia, L'unità del Paese attraverso l'arte di Marco Gastini, in "Liberazione", Roma, 21 agosto

Marco Vallora, Con Gastini cantano le pietre di Specchia, in "La Stampa", Torino, 22 agosto

Marco Gastini - Esposizioni

Marco Gastini nasce nel 1938 a Torino. 

ESPOSIZIONI

 

1964

Galleria del Falò, Alba, 18-30 aprile, catalogo, testo di P. Fossati

1967

Galleria della Steccata, Parma, gennaio-febbraio, catalogo, testo di P. Fossati

Il Girasole Galleria d’Arte Contemporanea, Roma, 2-22 dicembre, catalogo, testo di E. Crispolti

1968

Galleria Pozzi Arte Contemporanea, Novara, 13 gennaio - 4 febbraio, catalogo, testi di E. Crispolti e P. Fossati

Galleria Il Punto, Torino, dal 9 maggio, catalogo, testo di P. Fossati

Galleria FranzP Arte Contemporanea, Torino, autunno

1969

Galleria Piattelli, Roma, dal 22 gennaio, catalogo, testo di E. Crispolti

Salone Annunciata, Milano, 20 febbraio – 11 marzo, pieghevole

1970

GAP Studio d’Arte Contemporanea, Roma, 25 novembre - 10 dicembre, pieghevole

1971

Galleria L.P. 220, Torino, dal 26 gennaio

(in) spazio, Salone Annunciata, Milano, 18 febbraio - 9 marzo, pieghevole, testo di M. Gastini

Galerie Wspolczesna, Varsavia, 13 maggio – 6 giugno, pieghevole, testo di M. Gastini

Galleria L.P. 220, Calice Ligure, dal 31 luglio

Galerie Argès 2, Bruxelles, dal 30 novembre

1972

Galleria Beniamino, Sanremo, 17-29 febbraio, catalogo, testo di M. Gastini

Galleria Flori, Firenze, dall’11 marzo (con Giorgio Griffa)

Les Halles, Bruges, mostra presentata da Galerie Argès 2, Bruxelles, luglio, catalogo, testo di P. Sterckx

Salone Annunciata, Milano, 12-31 ottobre, pieghevole

1973

Galleria Primo Piano, Roma, dal 30 gennaio, pieghevole, testo di P. Fossati

Galerie Argès 2, Bruxelles, dal 2 maggio, pieghevole, testo di M. Gastini

Galerie Annemarie Verna, Zurigo, dal 29 giugno, pieghevole

1974

Galleria Banco, Brescia, dal 10 gennaio

Galerie m, Bochum, 25 gennaio - 5 marzo, pieghevole

Galleria Il Sole, Bolzano, 9 febbraio - 7 marzo, catalogo, estratto di intervista con l’artista realizzata nel 1973 da P. Fossati

Galerie D+C Mueller-Roth, Stoccarda, 8 marzo - 6 aprile, pieghevole

Galerie Swart, Amsterdam, 29 aprile - 17 maggio

Galleria Ferrari, Verona, 10 maggio - 10 giugno, catalogo, testo di M. Gastini

Claudio Bottello Arte, Torino, dal 29 ottobre, catalogo, intervista con l’artista di P. Fossati

Galleria Nova Arte Moderna, Prato, 14 dicembre - 10 gennaio 1975, catalogo, testo di P. Fossati

1975

Salone Annunciata, Milano, dal 6 febbraio, pieghevole

New Works and Installation Piece, Cirrus Gallery, Los Angeles, 14 marzo - 5 aprile

Galleria Peccolo, Livorno, dal 12 aprile, catalogo

1976

Opere 1969/1976, Galleria Gian Enzo Sperone, Roma, dal 30 gennaio

Opere recenti, Primo Piano Galleria d’Arte, Roma, dal 30 gennaio

Galerie Albert Baronian, Bruxelles, dal 31 marzo

Salone Annunciata, Milano, dall’11 maggio, pieghevole (con Giuseppe Spagnulo)

Galerie Annemarie Verna, Zurigo, dal 14 maggio, pieghevole

XXXVII Esposizione biennale internazionale d’arte, Giardini di Castello, Venezia, 14 luglio - 10 ottobre,

sezione Attualità internazionali ’72-76, a cura di O. Granath, catalogo, sala personale

1977

Galleria Christian Stein, Torino, dal 27 gennaio

Galerie D+C Mueller-Roth, Stoccarda, 8 marzo - 7 aprile

Galleria Forma, Genova, dal 25 marzo, manifesto

John Weber Gallery, New York, 11-28 maggio

Galleria E Tre, Roma, novembre

Galleria Spagnoli, Firenze

1978

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, 13 marzo - 13 aprile, pieghevole

Galleria Banco, Brescia, dal 21 marzo, pieghevole (con Michele Parisi)

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, 21 aprile - 27 maggio, pieghevole

Galleria La Tartaruga, Roma, aprile, mostra organizzata in occasione della presentazione del volume Pantomima, Franco Mello e Giorgio Persano Editori

Tekeningen/Grafiek, Multi Art Points, Amsterdam, 28 maggio - 30 giugno; per l’occasione viene edita la serigrafia Azzeramento su plexiglas fresato

Segni e (altri) spazi, Studio Carlo Grossetti, Milano, dal 23 novembre

1979

Marks and/on Spaces, John Weber Gallery, New York, 31 marzo - 24 aprile, catalogo, testo di M. Gastini

Galerie Albert Baronian, Bruxelles, dall’8 maggio

Studio G7 / Ginevra Grigolo, Bologna, novembre

1980

Centre d’Art Contemporain, Ginevra, dal 16 aprile, pieghevole

Galerie Walter Storms, Villingen, 20 aprile – 30 maggio, catalogo

Galerie Annemarie Verna, Zurigo, 30 settembre - 25 ottobre, pieghevole

1981

Galleria Vigato, Alessandria, marzo-aprile

Galleria Taide, Salerno, maggio

Come di un respiro che preme nei polmoni, Galleria Martano, Torino, 7 aprile - 10 maggio, catalogo, testo di T. Trini, edizione in 1000 copie + 60 esemplari rilegati in tela con sovraccoperta contenenti un’acquaforte su carta e pergamena tirata da Marco Noire Stampatore in Torino, numerata e firmata dall’artista

Refektorium des Karmerliter-Klosters, Francoforte, 9 maggio - 13 giugno, mostra organizzata dalla Galerie Appel und Fertsch di Francoforte, catalogo, testi di P.G. Castagnoli, P. Weiermair e M. Gastini

Salone Villa Romana, Firenze, 30 ottobre – 27 novembre

1982

Esercizi di lettura 4, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Bologna, dal 20 febbraio, catalogo, testi di P. Fossati e F. Gualdoni

Studio G7 / Ginevra Grigolo, Bologna, dal 21 febbraio

L’ala della pittura - Flügel der Malerei, a cura di H. Friedel, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco di Baviera, 21 aprile - 30 maggio, catalogo

La vitalità che scatena si raggruma, come per disegnare l’energia che dipinge, John Weber Gallery, New York, 1-22 maggio

XL Esposizione biennale internazionale d’arte. Arte come arte: persistenza dell’opera, Giardini di Castello, Padiglione Italia, Venezia, 13 giugno - 12 settembre, catalogo, sala personale

Gastini, Galleria Mèta, Bolzano, 9 ottobre - 10 novembre, catalogo, testo di H. Friedel

1983

Gunnar Olsson Konsthandel, Stoccolma, 15 gennaio - 10 febbraio (in occasione della mostra

Grigia immersione, 1982, tecnica mista, carbone, carrube, ferro su tela, è acquistata dal Moderna Museet)

Galleria L’Isola, Roma, febbraio-marzo, catalogo, testo di J. Schilling

Opere: 1958-1983, Palazzina dei Giardini, Galleria Civica d’Arte Moderna, Modena, 26 marzo - 30 aprile, catalogo, testo di F. Gualdoni

Galleria Plurima, Udine, dal 28 maggio (con Mario Nigro); mostra organizzata nell’ambito del ciclo di rassegne Continuità a cura di F. Menna

Neue Bilder Zeichnungen, Galerie D+C Mueller- Roth, Stoccarda, 2 dicembre - 21 gennaio 1984 Galleria Ariete Grafica, Milano

1984

“…Da le storie di Mombresto…”, Galerie Susanna Kulli, St. Gallen, 28 gennaio - 28 marzo

Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, 1 marzo - 2 aprile, catalogo, testo di P. Fossati

Galleria Plurima, Udine, 24 marzo - 12 aprile, catalogo

Studio Dossi, Bergamo, maggio, catalogo, conversazione con l’artista di M. Meneguzzo

Neue Arbeiten, Galerie Dr. Luise Krohn, Badenweiler, 2 giugno - agosto

Studio Carlo Grossetti, Milano, dal 24 ottobre

1985

Nya Målningar, Gunnar Olsson Konsthandel, Stoccolma, marzo

Galleria Martano, Torino, aprile-maggio, catalogo, testo di M. Gastini

Nya arbeten, Galerie Nordenhake, Malmö, dall’8 novembre

1986

Galerie Appel und Fertsch, Francoforte, 15 gennaio - 15 febbraio

Galerie Krista Mikkola, Helsinki, 6-30 marzo, catalogo, testi di M. Gastini e F. Gualdoni

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, settembre-ottobre

John Weber Gallery, New York, 7-25 ottobre

Galerie Wassermann, Monaco di Baviera, ottobre

1987

Galerie Susanna Kulli, St. Gallen, 16 gennaio - 5 marzo

Studio Carlo Grossetti, Milano, dal 9 aprile

Galleria Arte & Altro, Milano, aprile

Galleria Rossana Ferri, Modena, giugno-settembre, catalogo, testo di M. Bertoni

Mostra a cura di N. Orengo e M. Bertoni, Castel Burio, Costigliole d’Asti, 12 settembre – 25 ottobre, catalogo, testo di M. Gastini, mostra organizzata in collaborazione con Galerie Branstetter & Wyss, Zurigo

1988

Lavori 1986/87, Galleria Mèta, Bolzano, 9 gennaio - 4 febbraio, catalogo, testo di W. Guadagnini

Neue Bilder, Galerie Appel und Fertsch, Francoforte, 15 gennaio - 15 febbraio

Studio G7 / Ginevra Grigolo, Bologna, marzo- aprile (con Eduard Habicher), catalogo, testo di M. Bertoni; per l’occasione esce il volume Dialogare, a cura di M. Bertoni, Studio G7, Bologna

Villa della Rocca e Piazza Pecori, San Gimignano, 28 maggio - luglio; per l’occasione esce il periodico “Lorenzo il Magnifico”, n. 2, San Gimignano, con testi di M. Bertoni e M. Gastini

Galleria Oddi Baglioni, Roma, maggio

John Weber Gallery, New York, 8-29 ottobre

Galerie Hans Barlach, Colonia, 11 novembre - 14 gennaio 1989, catalogo, testo di J. Schilling

1989

“L’è tut lì ant êl ciel”, Galleria Martano, Torino, 20 aprile - maggio, catalogo, testi di F. D’Amico e M. Gastini.

Galerie Krista Mikkola, Helsinki, 12 maggio - 4 giugno

Galerie Hans Barlach, Amburgo, maggio, catalogo, testo di J. Schilling

Project Room, John Weber Gallery, New York, 9-30 settembre

Mostra a cura di P. Herkenhoff, Museo de Arte Moderna, Rio de Janeiro, dicembre, mostra organizzata nell’ambito del progetto Phenix Barbara Kornblatt Gallery, Washington

1990

Segni, Galleria Il Triangolo Nero, Alessandria, 17 febbraio - 3 marzo, catalogo in edizione numerata, testi di M. Gastini

Hanno vissuto i cieli e le stelle, Studio G7 / Ginevra Grigolo, Bologna, 31 marzo - 15 maggio

Idea gesto traccia 1969-1990, Galerie Branstetter & Wyss, Zurigo, 27 aprile - 9 giugno

Galleria Franca Mancini, Pesaro, aprile

Stones Are Signs, John Weber Gallery, New York, 6-27 ottobre

1991

Immergersi all’interno, Studio La Città, Verona, dal 19 aprile, catalogo, testo di M. Bertoni (con Paolo Patelli)

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, 22 novembre - 16 gennaio 1992

Galleria d’Arte Il Cenacolo, Trento, dal 6 dicembre

1992

Mostra a cura di P.G. Castagnoli, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Villa delle Rose, Bologna, 10 maggio - 31 luglio, catalogo, testo di P.G. Castagnoli e M. Gastini, intervista di M. Bertoni

1993

…sdipanarsi in allungo e ri-orientarsi, a cura di D. Eccher,Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento, 22 gennaio - 13 marzo, catalogo, testi di M. Gastini, L. Parola e F. Poli

Galerie Hans Barlach, Colonia, 22 gennaio – 12 marzo

Werke 1967-1993, a cura di P. Weiermair e R. Waspe, Frankfurter Kunstverein, Steinernes

Haus am Römerberg, Francoforte, 15 giugno - 18 luglio (poi Kunstmuseum, St. Gallen, 4 settembre - 31 ottobre), catalogo unico, testo di P. Weiermair, intervista all’artista di M. Bertoni

Galerie Appel und Fertsch, Francoforte, 16 giugno - 10 luglio

Galerie Hans Barlach, Amburgo, 22 ottobre - 22 novembre

1994

A Private Collection, Galerie Wassermann, Monaco di Baviera, dal 3 maggio

Galleria Martano, Torino, 9 maggio - 30 giugno; in occasione della mostra l’opera Tra gli echi… entrare, 1994, viene installata nella sede del Fondo Rivetti per l’Arte, Torino

Opere recenti, a cura di M. Ghisi e M. Zanelli, Galleria Disegno, Mantova, 9 settembre - 1 ottobre, catalogo

Among the Echoes, John Weber Gallery, New York, 24 settembre - 22 ottobre

1995

Studio La Città, Verona, dal 19 febbraio

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, 9 settembre - 21 ottobre; alcuni lavori sono esposti nello studio dell’artista a Villa Waldberta, Feldafing

1996

Opere recenti, Studio G7 / Ginevra Grigolo, Bologna, dal 20 gennaio

Tra gli echi della luce, Maura Cocchi Arte Contemporanea, Parma, 18 maggio - 30 settembre, catalogo, testo di H. Friedel, conversazione con l’artista di D. Biasin

Galerie Pièce Unique, Parigi, dal 19 settembre, catalogo, testo di F. Poli

Galerie Krief, Parigi, dal 19 settembre

1997

Scommessa, a cura di M. Romiti, Santa Maria della Scala / Palazzo Pubblico - Loggiato / Fontebranda / Piazza Sant’Agostino - Portico Convitto Tolomei, Siena, 12 luglio - 15 settembre, catalogo, testi di O. Calabrese, B. Corà, biografia di D. Lancioni

1998

Der Atem, die Luft, das Licht, Orangerie im Schlosspark Belvedere, Weimar, 14 giugno - 30 luglio, catalogo, testi di H. Friedel, M. Gastini e D. Lancioni

Lo spazio del sentire, Castello, Brunnenburg, 11 luglio - 2 agosto, mostra organizzata da Tempo Reale Associazione Culturale di Merano, catalogo, testi di AA.VV. (con Giulio Castagnoli)

The Transparent Eye and Other Tales, John Weber Gallery, New York, 12 settembre - 10 ottobre

1999

Sportswear Company, Milano, 25 marzo – 10 aprile; mostra organizzata in occasione della presentazione del volume di L. Ballerini e M. Gastini, Navi di terra e di mare, Danilo Montanari Editore, Ravenna

Triglifi e metope di Marco Gastini, Galleria Artipici Carteriani, Modena, 15-31 maggio

Opere recenti, Galleria Il Cenacolo, Trento, dall’8 ottobre

2000

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, 29 aprile - 29 luglio

In the Echoes of Signs, Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles, dal 12 maggio

1999/2000, Galleria Martano, Torino, dal 18 maggio; in occasione della mostra viene edito il volume di M. Gastini Appunti per due lavori, Martano Editore, Torino

2001

Mostra a cura di P.G. Castagnoli, Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti - Parco del Valentino, Torino, 3 marzo - 29 aprile (poi Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco di Baviera, 16 giugno - 12 agosto), catalogo unico, testi di M. Belpoliti, M. Bertoni, R. Fuchs e D. Lancioni

Un lavoro, un’opera. Una poesia di Maurizio Cucchi, un’installazione di Marco Gastini, Già Vianuova Arte Contemporanea, Firenze, 29 marzo - 7 aprile

Galleria Plurima, Udine, 7 aprile - 20 maggio, catalogo, intervista di F. Turchetto (con Gilberto Zorio)

Fogli di viaggio, a cura di F. Fanelli e F. Rosso, Galleria 41 Artecontemporanea, Torino, 25 maggio - 30 giugno, catalogo; allegata al catalogo è un’incisione dell’artista in 40 esemplari numerati e firmati

2002

La pittura… attorno, Lorenzelli Arte, Milano, 26 settembre - 9 novembre, catalogo, testi di H. Friedel e M. Gastini

Biblioteca Luisia, Vigone (Torino), 2-22 dicembre

2003

Volume!, Roma, 7 aprile - 21 maggio, catalogo, testo di B. Corà

2004

Pinacoteca Comunale - Villa Soranzo, Varallo Pombia, catalogo, testi di C. Bonvicini e C. Corni, 24 aprile - 20 maggio

Galerie Walter Storms, Monaco di Baviera, 22 giugno - 31 luglio

Linea d’ombra, Galleria Disegno, Mantova, ottobre

2005

Galleria Bruno, Cosenza, 3-31 marzo

Moto sospeso, Carte d’Arte Mostre, Catania, 12 maggio - 15 giugno

Chiesa di San Giacomo, Treville (Alessandria), 21 luglio - 13 agosto

Echi, a cura di B. Corà, CAMeC - Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, La Spezia, 15 luglio - 4 settembre, catalogo, testo di C. Bonvicini, conversazione con l’artista di B. Corà (poi, a cura di B. Corà e W. Meyer, Kunsthalle Göppingen, Göppingen, 25 settembre - 30 ottobre, catalogo, testi di C. Bonvicini e A. Reckert)

Corrispondenze e riflessi, Galleria dell’Oca, Roma, 29 settembre - 11 novembre, cartella, testo di B. Carpi De Resmini, biografia di V. Gramiccia, fotografie di C. Abate

Mostra a cura di F. D’Amico, Spirale Arte Contemporanea, Milano, 24 novembre - 24 dicembre, catalogo (con Paolo Icaro)

2006

Il respiro e l’aria, Otto Gallery, Bologna, 7 ottobre - 28 novembre

2007 

La pittura… addosso, a cura di G. Rossi e M. Vescovo, 2000 & Novecento Galleria d’Arte, Reggio Emilia, 14 aprile - 14 giugno, catalogo a cura di M. Paule Fournier e E. Rossi, testo di M. Vescovo

1 2 3, NMB studio, Torino, 20 settembre - 20 ottobre

Immagini, forme e natura delle Alpi, a cura di D. Eccher, Palazzo Sertoli, Sondrio, 26 settembre - 30 novembre, catalogo, conversazione con l’artista di D. Eccher; mostra organizzata in contemporanea con le personali di Simon Starling e Velasco Vitali

2008

Sospensione, Galleria Giorgio Persano, Torino, 18 gennaio - 29 marzo (con Eliseo Mattiacci)

Il canto delle pietre, a cura di R. Angaramo, J. Bacon, D. Cazzato, F. Fossati, Sentè d’Art, Bossolasco, dal 2 agosto, installazione permanente, catalogo, testo di M. Gastini

Nel volo… attorno, a cura di P.G. Castagnoli, Galleria dello Scudo, Verona, 7 dicembre – 28 febbraio 2009, catalogo, dialogo con l’artista di M. Vallora

2011

Attimi sospesi, Walter Storms Galerie, Monaco di Baviera, 11 marzo - 30 aprile; edizione: Schellingstrasse 48, München, 96 esemplari numerati e firmati, testo di Elena Volpato, settembre

Miraggi e riflessi e Terre e altre storie, a cura di L. Ficacci, da un progetto di M. Senin Forni, Palazzo Risolo e Spazio Cactus, Specchia (Lecce), 16 luglio - 4 settembre; catalogo, testi di L. Ficacci, E. Winspeare

Marco Gastini, Palazzo Pepoli Campogrande, Bologna, 25 novembre 2011 - 31 gennaio 2012

... settanta, Otto Gallery, Bologna, 26 novembre 2011 - 12 febbraio 2012, catalogo

2012

Contrappunti. Con una finestra sullo studio, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna, 28 gennaio - 1 aprile

Monadi e numeri, Galleria Progettoarte-elm, Milano, 17 maggio - 31 giugno, a cura di B. Corà, catalogo, testo di B. Corà

Nel volo… sospeso, Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico, Milano, 30 maggio - 12 luglio 2012, cartella, testi della Commissione Cultura dell’Accademia, M. Gastini, V. D’Urso

2013

Marco Gastini. Carte, Galleria T.A.C., Perugia, 26 giugno - 27 luglio, a cura di G. Bonomi, catalogo, testo di G. Bonomi

2014

Marco Gastini, ACCART - Antonella Cattani Contemporary Art, Bolzano, 14 febbraio - 30 aprile

Polifonie, Museo Pecci, Spazio Borgogno, Milano, 17 aprile - 14 giugno, a cura di S. Pezzato

2015

Duetti, Galleria Nicola Pedana, Caserta, 22 marzo - 10 maggio, a cura di V. D’Urso, catalogo, testo di V. D’Urso

Marco Gastini - Bio

Marco Gastini nasce nel 1938 a Torino. 

BIO

 

Marco Gastini nasce nel 1938 a Torino. Ancora prima di frequentare le scuole d’arte, la sua formazione avviene nel laboratorio del padre, di mestiere marmista, dove, attraverso una pratica quotidiana, conquista familiarità e dimestichezza con i materiali e le tecniche di lavorazione.

Diplomatosi presso il Liceo Artistico, prosegue i suoi studi alla Scuola di Pittura dell’Accademia Albertina di Torino. Muovendo i primi passi nella temperie tardo informale, dipinge quadri di gusto astratto e qualità cromatica densa, per approdare progressivamente a una pittura sempre meno materica, che ha per soggetti nudi femminili o paesaggi. I risultati vengono esposti nel ’67-’68 a Parma, Roma, Novara, presentati da Paolo Fossati e Enrico Crispolti.

Alla fine degli anni Sessanta, immerso nel fervido clima del capoluogo piemontese e attivamente coinvolto dalle istanze di rinnovamento artistico e sociale che lo animano, sviluppa un’originale ricerca sulla pittura, indagata negli elementi che ne determinano il grado espressivo essenziale: il segno, la presenza spaziale, l’azzeramento cromatico. In questo periodo si susseguono tentativi e sperimentazioni, espressione di una crescita artistica quasi frenetica. 

Dalle tele dipinte a spray (Paesaggio), esposte alla personale del 1968 alla Galleria Il Punto di Torino, si passa rapidamente agli smalti e ai floccaggi su plexiglas, legno o vedril (Linea d’aria), che l’anno seguente trasformano le stanze del Salone Annunciata di Milano in un ambiente fluido, dove la pittura attraversa lo spazio nel gioco di trasparenze dei supporti.

La sottile “pelle” della pittura si addensa mano a mano in macchie di colore ad alta percentuale di metallo, che rivestono vetri, neon o cassette di plexiglas, finché nel 1970 al Salone Annunciata vengono esposte per la prima volta le macchie di piombo e antimonio, concepite nel '69: sulla parete, supporto di cui si suggerisce una potenziale infinitezza, la pittura si è concretizzata come fatto fisico (62 macchie).

Questa ricerca, per quanto coeva e tangente alle esperienze radicali di arte minimale e concettuale, rimane, tuttavia, sempre incentrata sul mezzo pittorico – per necessità, come Gastini stesso dichiara, perché dipingere è per lui canale di espressione naturale –  e per tale ragione l’artista viene annoverato fra i pionieri della cosiddetta “pittura analitica” fin dai primi anni Settanta.

Nascono allora lavori su parete, rigorose quadrettature e tracciati elementari in polvere di cemento, carboncino o conté (18 x 18 / 3 rossi + 1), preceduti idealmente da lastre progettuali in durcot su plexiglas (Progetto per parete); l’artista non abbandona comunque la tela, e su di essa interviene con esili segni che constatano lo spazio, lo misurano attraverso geometrie di chiara e semplice lettura (Acrilico n. 5, 10/1, AYZ). 

Cruciale è sempre il rapporto di ambiguità che lega il supporto e la pittura (in senso lato), come ben si evince dal gruppo dei plexiglas graffiati, dove, sul supporto invisibile, il tracciato del gesto assume visibilità, riflette la sua ombra, e la trasparenza è rivelata.

Primo segnale di distacco dal minimalismo cromatico è l’utilizzo del pigmento “pearl white”, madreperla, dal 1977 applicato con l’aiuto del medium sulle tele, sulle carte o direttamente sul muro: esso rappresenta l’uscita dal “non colore”, racchiude in sé “tutti i colori”, conferisce alla superficie una vibrazione e determina uno scarto percettivo nello sguardo dell’osservatore. 

Il ’77 è per Gastini l’anno della prima personale alla John Weber Gallery di New York (che segue quella presso la Cirrus Gallery di Los Angeles), dove la monumentale opera New York Project / 44 Units scandisce sulla lunghezza di una parete una composizione di tele di diverse dimensioni; l’accompagna un libro, New York Project / Ten Possibilities, sulle cui pagine l’artista sviluppa l’idea nata con l’opera, disegnando dieci combinazioni fra le tele: un ricorso al libro d’artista come mezzo di riflessione e approfondimento delle ricerche.

L’approdo a New York nella galleria di John Weber si inserisce in un percorso che ha condotto Gastini ad esporre presso importanti gallerie straniere negli anni Settanta: si segnalano le collaborazioni con le gallerie Argès e Baronian di Bruxelles, Annemarie Verna di Zurigo, D + C Mueller Roth di Stoccarda, Walter Storms di Monaco di Baviera. Egli prende inoltre parte a diverse collettive che ritraggono la situazione dell’arte italiana.

In Italia espone le sue opere nelle principali città: ricordiamo le mostre allo Studio Grossetti di Milano, alle gallerie Primo Piano e Sperone di Roma, a Il Banco di Brescia, alla Christian Stein di Torino. Del 1976 è la prima monografia di Paolo Fossati, edita proprio da Christian Stein, cui seguirà quella del 1988 per le Edizioni Essegi di Ravenna. Ancora, nel ’76, Gastini ottiene una sala personale alla Biennale di Venezia. Filiberto Menna recensisce la personale alla Galleria E Tre di Roma (1977) e Pier Giovanni Castagnoli quella allo Studio G7 di Bologna (1979).

Alla fine del decennio, come le macchie avevano lasciato presagire, la pittura è ormai sconfinata dalla superficie della tela, della carta o degli altri supporti, e ha conquistato la parete, intesa come campo illimitato della sua azione (Paesaggio II). Con 11/24, nel 1979 Gastini imprime una svolta al suo lavoro, inserendo nell'opera un tronco d'albero penetrato dalle fusioni di piombo e antimonio. 

L’elemento naturale, vivo e vivificante, irradia un’energia, abilmente rappresentata dalle fusioni, che si trasmette alla tela e crea così un campo di tensione; questo carattere ambientale, attivato dal materiale, ingenera un coinvolgimento emotivo, sensoriale, che si discosta dalla più piana e minimale analisi della relazione tra supporto e superficie pittorica.

In L’ala della pittura la dialettica si instaura tra la pittura raggrumata “al centro”, su quella porzione di spazio che è la tela, e i segni (macchie, linee) che vanno diradandosi, galleggiando, tutto attorno: anche in questo caso si stabilisce un campo energetico e l’osservatore, catturato al suo interno, è indotto a spostare senza posa il suo sguardo tra la tela e lo spazio pittorico circostante, nel tentativo di afferrarne la dilatazione.

Da questo momento, subentrano nel lessico di Gastini i materiali più disparati: la pergamena, plasticamente sospesa a generare una sottile tensione (Come di un respiro che preme nei polmoni, 1980); vetro e metalli quali ferro, rame e stagno (Sempre a…, ... e tutto è sempre ora, Increspa e scivola); elementi organici come il carbone e vegetali simili a carrube che ricordano, nella sagoma, le virgole a carboncino (Dittico A,B). 

Vi sono poi materiali usati, consumati, come il legno delle ciarlate, le travi che sostengono i tetti delle case di montagna: indicatori di tensione, colpiscono l'artista per la loro storia, per l’essere segni modellati naturalmente dal tempo e dall’azione dell’uomo (La luce si spoglia della sua veste). Di legno sono inoltre le cassette, le traversine dei binari, oppure le tavole tridimensionalmente assemblate a comporre un paravento o, in alternativa, un retablo (Il grande libro di Colmar, trasposto anche in forma di libro d’artista, le cui pieghe delle pagine rispecchiano quelle dei giunti che tengono insieme le assi); alle volte entrano nel dipinto una mensola (Scuri cacciati), un’intera finestra (Nella finestra… l’entrare, forse), una porta. Simili pannelli mobili suggeriscono la moltiplicazione dei livelli di lettura e delle superfici della pittura, soggette a essere osservate sotto una luce sempre nuova.

Nel 1989, alla Galleria Martano, con la quale Gastini collabora stabilmente, la mostra L’è tut li ant êl celracconta le “storie” di Mombresto, luogo d’affezione dell’artista che, spinto dal legame con le sue montagne, inizia a utilizzare la pietra, in particolare le lose che costituiscono i tetti delle baite (I segni delle lose si esaltano nel vento).

Spesso, nelle opere, i materiali che abbiamo enumerato si offrono tutti in una volta, pur senza togliere coesione all’insieme: ci troviamo dinnanzi a una sovrabbondanza variegata e barocca di frammenti che, con onnivora curiosità, vengono inseriti per accumulazione nel discorso pittorico, scelti non in funzione delle loro valenze simboliche, ma in virtù della suggestione che il loro vissuto è in grado di dare e, nondimeno, delle loro caratteristiche formali. La scelta dipende insomma da una sorta di affinità elettiva, emotiva, con gli oggetti, al fine di dar loro continuità nella pittura. Nonostante l’insistenza sulla concretezza dei materiali, infatti, in Gastini il lavoro artistico scaturisce dall’idea, dal progetto, spesso nato da una sensazione, un’emozione, un’esperienza della vita. Viceversa, è anche vero che dall'opera scaturisce un’emozione. Di più: la pittura è, per Gastini, l’emozione stessa, fermata in equilibrio instabile.

Altro fattore importantissimo, dall'inizio degli anni Ottanta, è il reintegro del colore: l’impasto pittorico aumenta di complessità ritrovando un acceso cromatismo e, nella rinnovata matericità della “tecnica mista”, è arduo riconoscere pigmenti e leganti (Le tensioni esistono, vengono generate e si rigenerano in pittura I e II). Colore è per l’artista sinonimo di immersione, è ciò che rende possibile lo smarrimento dell’osservatore nell’ambiente, è la pittura che si apre allo spettatore, all’incontro.

Per quanto concerne i titoli delle opere, dai numeri seriali e dai codici essenziali degli anni Settanta si passa a frasi talvolta lunghe ed evocative, spiegazioni di ciò che la pittura fa, coronate dai tre puntini che, col linguaggio e col pensiero, rinviano a una sospensione spaziale e connotano il tutto di lirismo. Il vocabolario adottato, se da un lato riconduce a un’idea di levità, dall’altro è molto fisico: toccare, pungere, stare addosso, e così via, sono alcune delle sensazioni suggerite.

Nel corso degli anni Ottanta, la fama artistica di Gastini si consolida. Al 1982 risalgono la seconda partecipazione alla Biennale di Venezia e la monografia di Tommaso Trini. Lo stesso anno, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera ospita la sua prima grande retrospettiva, a cura di Helmut Friedel; seguono la personale alla Galleria Civica di Modena (1983), corredata da un catalogo con un testo critico di Flaminio Gualdoni, e al PAC di Milano (1984).

In questo periodo incontriamo inoltre nella sua produzione le grandi dimensioni: nel 1987, a Castel Burio, La nave vichinga solca i filari, installazione site-specific all’aperto e in stretto dialogo con l’ambiente, veleggia come in un sogno, mentre il suo profilo richiama quello dei merli alle sue spalle; l’anno successivo, a San Gimignano, in Piazza Pecori un grande lavoro si ispira al gioco dei bambini per le strade (Il sogno respira nell’aìre). Troveremo lavori in scala monumentale anche nel decennio seguente.

In continuità con quanto detto finora, le opere degli anni Novanta si distinguono per l’evidente impiego del ferro, sotto forma di tondini e altri elementi di scarto industriale recuperati nei cantieri, che recano in sé un’eco del lavoro dell’uomo, della forza cui sono stati sottoposti: proprio in questo risiede la loro energia intrinseca. I ferri si rincorrono, talvolta danno vita a sculture che fronteggiano la tela (Among the echoes), tracciano un percorso, una scrittura che attraversa e unifica gli elementi sparpagliati della composizione, dettando un ritmo (Velato e ri-velato). Questo sistema di rimbalzi e di eco visiva richiama in causa la dialettica tra spazio della tela e spazio della pittura: le tele, scomposte sulla parete, sono ricomposte secondo un nuovo ordine e bilanciate attraverso l’azione dei ferri (Senza titolo, 1998).

Di eco musicale si può parlare a pieno titolo per le stanze dell’Orangerie im Schlosspark Belvedere di Weimar, sede, nel 1998, di una bellissima retrospettiva: l’allestimento ha il carattere di una grande e complessa installazione che si snoda negli ambienti della citroniera come una partitura (tra le opere esposte, Partitura per otto tempi). Nella metafora musicale si delineano le relazioni tra elementi e materiali tanto eterogenei che conquistano ciascuno il proprio posto e raggiungono l’armonia tra salti e sincopi.

Oltre alla mostra di Weimar, ricordiamo le retrospettive alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Bologna, con in catalogo uno scritto di Castagnoli e un dialogo con l'artista di Mario Bertoni (1992), alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, a cura di Danilo Eccher, e nei Kunstverein di Francoforte e San Gallo, a cura di Peter Weiermair, Petra Kirchberg, Roland Wäspe (1993); a Siena,Scommessa è il titolo della mostra del 1997, accompagnata da installazioni perfettamente integrate nell’area urbana (Panatenaiche).

Con La mano aperta della pittura, dove i ferri si attorcigliano attorno alle tele e afferrano i gessi e le pietre descrivendo ampie volute, si inaugurano il decennio successivo e la retrospettiva curata da Pier Giovanni Castagnoli e Helmut Friedel per la GAM di Torino (negli spazi della Promotrice di Belle Arti) e la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco (2001). Nel 2005, un'altra retrospettiva è presentata al CAMeC di La Spezia e alla Kunsthalle di Göppingen da Bruno Corà e Werner Meyer. Gastini tiene inoltre con cadenza regolare mostre personali presso importanti gallerie italiane: alla Galleria dell’Oca di Roma (2005), alla Otto Gallery di Bologna (2006), alla Galleria 2000 & Novecento di Reggio Emilia (2007), alla Galleria Giorgio Persano di Torino (2008), alla Galleria dello Scudo di Verona (2008-09). Non manca nemmeno di cimentarsi nelle installazioni, come nella chiesa di San Giacomo a Treville (2005) e nel bosco di Bossolasco (2008); a Torino, per Luci d’Artista, dal 2009 un tappeto di segni blu realizzati col neon modellato si staglia contro il soffitto della Galleria Subalpina.

Dal 2005, l’artista torna a ragionare soprattutto sullo spazio della singola, grande tela. Così, un cospicuo gruppo di lavori reca un fregio di classica memoria assai composito nella parte alta (fa la sua comparsa anche un materiale caldo e sensibile come la terracotta), mentre nella parte bassa si stende un leggero velo pittorico sui toni del bianco, costellato di tratti finissimi, reminescenza dei lavori degli anni Settanta (Stoicheion, Arché, e poi I tempi delle attese).

 Le tele, come già in passato, contrappuntano pieni e vuoti, estremamente leggero contro estremamente pesante, e sembrano, obbedendo a una forza inspiegabile, sostenersi da sé nel vuoto, sorrette da un’atmosfera che Fossati, per altre opere, definì “fantastica” e che ammanta anche l’osservatore. Fra i colori, è ormai preminente il blu, un pigmento blu oltremare distribuito con la spugna, volatile e dal timbro seducente, accostato al nero: insieme, si staccano dall’impasto di bianchi spalmato con le mani e si protendono idealmente verso gli elementi tridimensionali, pure presenti. 

Frequente diventa infatti l’impiego dell’alluminio, fuso in calchi, e anche dell’ardesia e del vetro, materiali che nei lavori più recenti sono conficcati di taglio nella tela, al contempo aggettanti e penetranti. La pittura è ovunque nello spazio, ma si fissa nella percezione di un istante sul quadro, immobilizzata da lame di pietra che paiono appena scagliate; si addensa in zone di colore e ombre di materia, e la sospensione aerea di quegli attimi trattenuti è nei titoli inventati dall’artista, sino agli ultimi lavori: Nel volo… sospeso I e II (2010).

Mario Nigro - Testi

Nasce a Pistoia nel 1917.

TESTI

 

2004, “Pittura 70 pittura pittura e astrazione analitica”, (Chiavari, Genova / Gallarate, Varese, Fondazione Zappettini / Civica Galleria d’Arte Moderna, 27 marzo - 2 maggio / 10 ottobre - 7 novembre, a cura di Giorgio Bonomi, introduzione di Bruno Corà), catalogo della mostra, Chiavari, Fondazione Zappettini.

2004, Patti, Mattia, Carpita, Veronica, Amadei, Irene, “Arte e cultura a Livorno. 1945-1967”, Livorno, Tip. O. Debatte & F.

2004, Maffei, Giorgio, Caramel, Luciano, Berni Canani, Luciano, “MAC Movimento Arte Concreta. Opera editoriale”, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard.

2003, "Aste, il Novecento", ‘Arte’, (Milano), n. 354, febbraio, p. 177.

2002, “Konkrete Kunst in Europa nach 1945. Die Sammlung Peter C. Ruppert”, Würzburg, Museum im Kulturspeicher.

2002, Celant, Germano, “Un folle amore. La Collezione Luigi e Peppino Agrati”, Milano, Skira.

2001, Celant, Germano, "Il grado zero dei segni", ‘L’Espresso’, (Milano), a. XLVII, n. 1, 4 gennaio, p. 121.

2001, Accame, Giovanni Maria, “Figure astratte. Esperienze internazionali della pittura aniconica”, Roma, Campisano Editore.

2000, “Premio del Golfo 1949-1965. Sedici anni di pittura e di critica in Italia. II. Le mostre spezzine 1953-1965”, (La Spezia, Palazzina delle Arti e Castello di San Giorgio, 15 luglio - 17 settembre, a cura di Marzia Ratti), catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale.

2000, Quintavalle, Arturo Carlo, “Carte italiane. Opere su carta dal 1950 al 2000 della Collezione ‘Carta Si’", Milano, Servizi Interbancari.

2000, Gualdoni, Flaminio, “Arte in Italia 1943-1999”, Milano, Neri Pozza.

1998, “Piero Dorazio. Gli Anni Sessanta”, (Milano, P.A.C. Padiglione d’Arte Contemporanea, 15 ottobre - 31 dicembre, a cura di Nathalie Vernizzi), catalogo della mostra.

1996, Giorgio, Verzotti, "Mario Nigro", ‘Artforum International’, (New York), n. 3, novembre.

1996, Tedeschi, Francesco, "Mario Nigro", ‘Titolo’, (Perugia), a. VII, n. 20, primavera, pp. 4-7.

1996, Panzera, Mauro, "Un percorso", ‘Flash Art’, (Milano), a. XXIX, n. 196, febbraio - marzo, pp. 66-70.

1996, Piccoli, Roberta Cloe, “Una Straordinaria Avventura Premio Lissone: 1946/1967 critica cronaca documenti”, Lissone, Comune di Lissone.

1995, Piccoli, Roberta Cloe, “Civica Galleria d’Arte Contemporanea di Lissone”, Lissone, Comune di Lissone.

1995, Poli, Francesco, “Le nuove tendenze dell’arte”, Torino, Rosemberg & Sellier.

1994-95, “Fabroniopera. Luciano Fabro”, (Pistoia, Palazzo Fabroni, 17 dicembre - 11 febbraio, a cura di Bruno Corà), catalogo della mostra, Milano, Charta.

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1994, Vernizzi, Nathalie, “Razionalismo lirico. Ricerca sulla pittura astratta in Italia”, Milano, All’insegna del pesce d’oro di Vanni Scheiwiller.

1993, Panzera, Mauro, "Mario Nigro. Naufragio senza spettatore", ‘Flash Art’, (Milano), a. XXVI, novembre, pp. 81-84.

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1992, Michelucci, Mario, "Mario Nigro, pennello e colori", ‘La Nazione’, (Livorno), 10 settembre.

1991, Panzera, Mauro, "Mario Nigro. Nel corso del tempo", ‘Titolo’, (Perugia), a. II, n. 6, autunno, pp. 40-41.

1991, Nigro, Gianni, “Gli anni cinquanta”, Milano, Sapiens.

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1984, Nigro, Mario, "Lettera aperta a Piero Dorazio", ‘Temporale’, (Lugano), a. II, n. 7, dicembre, p. 2.

1984, “La piccola scultura”, brochure, Milano, Collezione Linea 2.

1983, Nigro, Mario, "La pittura e la scultura possono esistere...", ‘Neue Kunst in Europa’, (München), n. 1/1, ottobre - novembre.

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1982, Panicelli, Ida, "Mario Nigro", ‘Artforum International’, (New York), novembre.

1982, "I segreti di un successo universale. Guttuso, un primato", ‘Nuova Società’, 12 giugno.

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1981, Nigro, Mario, "Terremoto", ‘Domus’, (Milano), n. 617, maggio, p. 68.

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1980, Nigro, Mario, "Io (sono Fontana) e Fontana", ‘Artecultura’, (Milano), a. XIV, n. 2, febbraio, p. 8.

1980, Strano, Carmelo, "Mario Nigro. Amare Mondrian per tradirlo", ‘Artecultura’, (Milano), a. XIV, n. 1, gennaio, pp. 28-32.

1980, "Studio Grossetti. Mario Nigro", ‘G7 Studio’, (Bologna),a. V, n. 1, gennaio.

1980, Fossati, Paolo, “Il Movimento Arte Concreta’, Torino, Einaudi.

1979, "Non c’è più la fuga. Lavori recenti di Mario Nigro", ‘Domus’, (Milano), n. 593, aprile, pp. 46-47.

1979, Nigro, Mario, "Pittura/architettura", ‘Studio Marconi’, (Milano), n.10, 22 marzo.

1979, ‘D’Ars Agency”, (Milano), a. XX, n. 89, copertina.

1978, Nigro, Mario, "Pittura 1954: ‘spazio totale’"; III Scritto sullo spazio totale, ‘Data’, (Milano), n. 32, estate.

1978, Fossati, Paolo, "Dipingere è il mio mestiere", ‘Data’, (Milano), n. 30, gennaio - febbraio, pp. 20-21.

1978, Nigro, Mario, "Un pensiero su De Chirico", ‘Bollettino Galleria Lorenzelli”, (Milano), n. 10.

1978, Nigro, Mario, "Lettera di M. Nigro", ‘Bollettino Galleria Lorenzelli’, (Milano), n. 9.

1977, Nigro, Mario, "Metafisica del colore", in ‘Mario Nigro’, (Milano, Galleria Lorenzelli, novembre), catalogo della mostra, Milano, Galleria Lorenzelli, pp. 5-7.

1977, Nigro, Mario, "Intervista con Bruno Lorenzelli jr.", in ‘Mario Nigro’, (Milano, Galleria Lorenzelli, novembre), catalogo della mostra, Milano, Galleria Lorenzelli, pp. 2-4.

1975, Anfossi, Paola e Luca, "Mario Nigro monumento al design", ‘Casa Vogue’, (Milano), n. 50, ottobre, p. 176.

1975, Palazzoli, Daniela, ‘D’Ars Agency’, (Milano), a. XVI, n. 73-74, pp. 104-107.

1974, "A Mario Nigro con amore", ‘Gala International’, (Milano), a. XI, n. 69, dicembre.

1973, Trini, Tommaso, "Mario Nigro", ‘Data’, (Milano), a. III, n. 10, inverno, copertina e pp. 50-55.

1973, Nigro, Mario, "Mario Nigro", ‘Flash Art’, (Milano), n. 40, marzo - maggio, pp. 22-23.

1973, Misler, Nicoletta, “La via italiana al realismo. La politica culturale artistica del P.C.I. dal 1944 al 1956”, Milano, Feltrinelli.

1972, ‘Esso rivista’, (Roma), a. XXIV, n. 6, novembre - dicembre.

1972, Vincitorio, Francesco, "Bochum. Mario Nigro", ‘NAC’, (Milano), n. 3, marzo, pp. 36-37.

1970, "Una domanda a Mario Nigro", ‘Gala’, (Milano), n. 41, aprile, p. 42.

1970, Lonzi, Carla, Nigro, Mario, "L’arte diventa arte...", ‘Lem/Humandesign’, (Milano), a. I, n. 1, febbraio - marzo.

1970, Fossati, Paolo, “Catalogo Bolaffi d’arte moderna 1970: la vita artistica italiana nelle stagioni 1967/1968 e 1968/1969”, Milano, Giulio Bolaffi Editore.

1969, Isgrò, Emilio, "La conquista dello spazio", ‘Oggi illustrato’, (Milano), a. 68, n. 9, 22 gennaio, pp. 77-79.

1969, Lonzi, Carla, “Autoritratto”, Bari, De Donato.

1968, Fossati, Paolo, "Mario Nigro", ‘Le arti’, (Milano), n. 5, maggio, pp. 81-82.

1968, Fossati, Paolo, Lonzi, Carla, “Mario Nigro”, Milano, Vanni Scheiwiller, All’insegna del pesce d’oro.

1967, Fossati, Paolo, "Segno di Nigro", ‘Gala’, (Milano), a. IV, n. 26, ottobre - novembre.

1967, Martigli, Walter, "Lo spazio totale di Mario Nigro", ‘Gala’, (Milano), a. IV, n. 26, ottobre - novembre.

1967, Bernardi, Luigi, "Lettera da Livorno", ‘Le arti’, (Milano), aprile.

1967, Anderson, Wayne, Ballo, Guido, Marchiori, Giuseppe, “L’arte moderna. Vol. XIII. L’arte contemporanea II: ricerche sulla percezione e sulla comunicazione”, Milano, Fabbri Editori.

1966, Calvesi, Maurizio, ‘Le due avanguardie’, Milano, Lerici Editori.

1965, Frangi, Reale F., "Incontri d’arte. M. Nigro", ‘Linea intima’, (Milano), n. 3.

1964, Dorfles, Gillo, "Intervista a Mario Nigro", ‘Marcatré’, (Genova), giugno.

1964, "The new morality", ‘La rivista del 2000’, a. IV, n. 12, estate.

1964, "Autografi. Mario Nigro", ‘D’Ars Agency’, (Milano), a. V, n. 3.

1964, Ballo, Guido, “La linea dell’arte italiana: dal simbolismo alle opere moltiplicate”, Roma, Edizioni Mediterranee.

1962, D., A., "Mario Nigro", ‘D’Ars Agency’, (Milano), n. 3, 15 luglio - 15 settembre, pp. 26-27.

1962, Alfieri, Bruno, "Mario Nigro, un pittore da riscoprire", ‘Metro’, (Venezia), n. 6, giugno.

1961, Dorfles, Gillo, “Ultime tendenze nell’arte d’oggi. Dall’Informale al Postmoderno”, Milano, Feltrinelli.

1959, Landi, M., "Storia della pittura labronica: la fioritura degli astrattisti e il filone tradizionale", ‘Il Giornale del Mattino’, (Firenze), 7 ottobre, p. 4.

1959, Landi, M., "La rinascita del dopoguerra e l’Eaismo", ‘Il Giornale del Mattino’, (Firenze), 3 ottobre, p. 4.

1959, Landi, M., "Storia della pittura labronica: fu Beppe Guizzi a iniziare la frattura dal ‘modulo’ tradizionale", ‘Il Giornale del Mattino’, (Firenze), settembre, p. 4.

1958, Nigro, Mario, "Il mio contenuto", in ‘Annuario del M.A.C. ’, (Milano).

1958, "Mario Nigro", ‘Art Actuel International’, (Lausanne), n. 5.

1958, “M.A.C. Espace, documenti d’arte oggi”, (Milano).

1957, Sauvage, Tristan (Arturo Schwarz), “Pittura italiana del dopoguerra 1947-1955”, Milano, Schwarz.

1957, Seuphor, Michel, “Dictionnaire de la peinture abstraite”, Paris, Fernand Hazan.

1955-56, “MAC Espace, documenti d’arte oggi”, (Milano).

1955, Nigro, Mario, “Introduzione”, in ‘94a Mostra dell’Art Club. Rassegna di artisti romani’, (Livorno, Casa della Cultura, dal 16 novembre, a cura di Mario Nigro), catalogo della mostra, Livorno, Municipio di Livorno.

1953, Nigro, Mario, “Lettera a Gianni Monnet”, in “Pitture di Mario Nigro”, (Milano, Studio B24, 7-22 maggio), catalogo della mostra, Milano, “Bollettino Arte Concreta 14”.

1953, "Abbonati di ‘Numero’", ‘Numero’, (Firenze), a. V, n. 3, maggio - giugno, p. 29.

1952, "Prossima costituzione di una sezione dell’Art Club", ‘Il Tirreno’, (Livorno), 14 gennaio, p. 4.

1952, Dorfles, Gillo, ‘Art d’aujourd’hui’, (Paris), a. 3, n. 2, gennaio.

1951, "Quarant’anni d’arte astratta in Italia", ‘Spazio’, (Roma), a. II, n. 4, gennaio - febbraio, pp. 50-51.

1951, ‘Réalités Nouvelles’, (Paris), n. 5, p. 30.

Mario Nigro - Esposizioni

Nasce a Pistoia nel 1917.

ESPOSIZIONI

 

Nel 1949 tiene la sua prima personale alla Libreria Salto di Milano. Con il ciclo dei "Ritmi continui simultanei" e quello dei "Pannelli a scacchi" l'artista supera i canoni del Concretismo. 

Il lavoro di questi anni trova un immediato consenso internazionale, testimoniato dall'invito ai saloni parigini di Réalités Nouvelles del 1951 e del 1952. Nel 1951 Gillo Dorfles presenta una sua mostra personale alla Libreria Salto a Milano.

Sono databili alla fine del 1952 le prime opere appartenenti al ciclo "Spazio totale", che espone alla Galleria del Fiore, dove vi sarà la nascita del gruppo M.A.C./Espace, fusione tra il M.A.C. italiano e il gruppo francese Espace. Nel 1957 viene invitato da Michel Seuphor alla Galleria Creuze di Parigi per una grande rassegna dedicata a "50 ans d'Art Abstrait".

Nel 1958 si trasferisce a Milano per dedicarsi solo alla pittura; del 1959 sono infatti le tre personali di Losanna, alla Galleria Kasper, a Venezia alla Galleria del Cavallino e a Milano alla Galleria Annunciata.

Tra il 1965 e il 1975, dopo aver realizzato, nei primi anni Sessanta, contemporaneamente, una rimeditazione del ciclo dello "Spazio totale" e la serie dei "Collages vibratili", Nigro approda a realizzazioni di scala ambientale, presentate anche alla Biennale di Venezia del 1968, dove è invitato con una sala personale al Padiglione Italiano.

Nella seconda metà degli anni Sessanta avvia le proiezioni prospettiche progressive minimali del nuovo ciclo, denominato "Tempo totale", poi "Strutture fisse con licenza cromatica".

A partire dalla metà degli anni Settanta iniziano le sue indagini su quelle che definisce le "Concezioni elementari geometriche della metafisica del colore", che presenterà alla Biennale di Venezia del 1978 con l'opera in dieci elementi "Ettore e Andromaca".

Nel 1979, in occasione di una grande mostra personale al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, realizza sulle pareti dello spazio espositivo una sequenza di graffiti legati all'analisi posizionale della sezione aurea. Iniziano così le sue ricerche sull'"Analisi della linea", che nel 1980 assumono la forma drammatica del "Terremoto" e nel 1982 l'artista presenta alla Biennale di Venezia con l'opera "Emarginazione". L'anno successivo, la linea interrotta viene sensibilizzata attraverso la sua metamorfosi in sequenza di punti, dando vita ai cicli successivi dell'"Orizzonte" e delle "Orme". Nel 1984 il Comune di Pistoia gli dedica una grande mostra antologica, mentre nella seconda metà del decennio, nelle serie dei "Ritratti" e dei "Dipinti satanici", si ripresenta nel suo lavoro una espressività sempre più accesa, costantemente in relazione con una visione scientifica tutt'altro che narrativa o descrittiva, esplicitata in direzione più rarefatta nei cicli dei primi anni Novanta, le "Meditazioni" e le "Strutture".

 

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI

1949 Prima personale alla Galleria Salto Milano

1951 Libreria Salto, Milano

Galleria La Vigna Nuova, Firenze

1952 Galleria Giraldi, Livorno

1953 Studio B24, Livorno

Galleria 4 Pipe, Torino

Galleria Numero, Firenze

1954 Circolo Casa della Cultura, Livorno

1955 Galleria Numero, Firenze

1959 Galleria del Cavallino, Venezia

Galleria Kasper, Losanna

Carlo Grossetti ( Salone ), Milano

1961 Galleria Kasper, Losanna

1962 Galleria Numero, Milano

1965 Casa della Cultura, Livorno (antologica)

1966 Galleria Rizzato-Withwort (Inga-Pin), Milano

Galleria La Polena, Genova

Galleria Notizie, Torino

Galerie Suzanne Bollag, Zurigo

1968 XXXIV Biennale di Venezia

1969 Galleria Notizie, Torino

1970 Galleria dell'Ariete, Milano

1971 Galleria Sincron, Broscia

Westfalischer Kunstverein, Mùnster

Zentrum fùr aktuelle Kunst, Aachen

1972 Galerie M. Bochum

Galerie Loher, Francoforte

Galleria Peccolo, Livorno

Galleria Toselli, Milano

Galleria La Polena, Genova

1973 Studio Carioni, Milano

Galleria Barozzi, Venezia

Galerie Meier, Ginevra

1974 Galleria Mariborough, Roma

Galleria La Nuova Città, Brescia

Galleria Peccolo, Livorno

1975 Galleria dell'Ariete, Milano

1977 Galleria Lorenzelli, Milano

Galleria Martano, Torino

Galleria Seno, Milano

1978 Galleria Editalia, Roma

Galleria Milano, Milano

1979 Studio Carlo Grossetti, Milano

Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano (antologica)

1980 Galleria Plurima, Udine

1981 Galleria Toselli, Milano

Studio Dabbeni, Lugano

Studio La Torre, Pistola

1982 Studio Carlo Grossetti, Milano

Nuovo Spazio Metropolitano, Milano (installazione)

1983 Studio Carlo Grossetti, Milano

Galleria Loehr, Francoforte

1984 Convento di San Domenico, Pistola (antologica)

Casa del Machiavelli, S. Andrea in Percussiva (antologica di disegni)

1985 Circolo Culturale Immagini Koh-l-Noor, Milano

Galleria II Sole, Bolzano

Galleria Plurima, Udine

1986 Galleria L'Isola, Roma

Studio Toselli, Milano

Galleria Chisel, Genova

Galleria Spazia, Bologna

Studio Carlo Grossetti, Milano

1987 Studio Artra, Milano

1988 Galleria dei Banchi Nuovi, Roma

Galleria Carini, Firenze

Studio Artra, Milano

Commenda del Castello di Volpaia, Volpaia

1989 Galleria Massimo Minini, Broscia

Palazzo Municipale, Morterone

1990 Galleria risola, Roma

Attualissima, Progetto Firenze

1991 Galleria Cardi, Milano

1993 Galleria Traghetto, Venezia

Studio Carlo Grossetti, Milano

Carlo Grossetti (Arte & Altro), Milano

1993 Galleria Cardi, Milano

Galleria Care Of, Cinisello Balsamo

1994 Wilhelm Hack Museum, Ludwigshafen (antologica)

1994 - 2005 ... in progress

 

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

1950 Sala delle Stagioni, Pisa (collettiva di artisti toscani)

1951 Arte Astratta e Concreta in Italia, Valle Giulia, Roma, Nizza, Monaco. Concretisti Italiani, Galleria Bompiani, Milano. VI Salone Réalités Nouvelles, Parigi. Materie Plastiche in Forme Concrete, Saletta dell' Elicottero, Milano.

1952 Gruppo Arte Concreta MAC, Milano, Graz, Innsbruck, Vienna, San Paolo, Valparaiso, Santiago. Mostra di pittori concretisti di Milano e Torino,
Galleria Gissi, Torino. 

1955 Rassegna Art Club, Ala Napoleonica, Venezia. Rassegna Internazionale all'aperto, La Cava, Firenze. MAC-Espace, esperimenti di sintesi delle arti,
Galleria del Fiore, Milano.

1957 Cinquant'anni di pittura astratta nel mondo, Gallerie Creuze, Parigi. MAC-Espace: Arte Concreta, Galleria Schettini, Milano. 

1958 Premio Internazionale di Arte Astratta, Galleria Kasper, Losanna. 

1959 Graphik der Gegenwart, Salisburgo.

1960 Nouvelle école europenne, Anversa.

1961 Rassegna internazionale dell'incisiome, Bruxelles. Nouvelle école europenne, Losanna, Premio Morgans Paint, Rimini, Lubiana, Zagabria, Belgrado. 

1963 Mostra nazionale del Fiorino, Firenze. Premio Modigliani, Livorno.

1964 XXXII Biennale di Venezia. Premio Avezzano: Strutture di visione, Avezzano. 

1965 X Premio Termoli. IX Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma. 

1967 La nuova tendenza: arte programmata, Palazzo del Comune, Modena. Museo sperimentale d'arte contemporanea, Torino. Museo sperimentale d'arte contemporanea, Firenze. Oggi, Carlo Grossetti ( Salone ), Milano.

1968 XXXIV Biennale di Venezia (sala personale). 

1971 Italienische Kunst Heute, Akademie der bildende Kunste, Vienna.

1972 Milano 70-70: un secolo d'arte, Museo Poldi Pezzoli, Milano. Arte concreta in Italia, Westfalischer Kunstverein, Mùnster. X Quadriennale d'Arte, Roma. 

1974 Geplante Malerei, Westfalischer Kunstverein, Mùnster. 

1975 Cinque vie dell'astrattismo: Dorazio, Nigro, Sadun, Tancredi, Twombly, Galleria Editalia, Roma. Empirica: L'arte tra addizione e sottrazione, Museo di Castelvecchio, Verona e Musei Comunali, Rimini. Pittura italiana oggi, Galleria Templon, Parigi e Galleria Espace, Montreal. 

1976 Burri, Fontana, Dorazio, Nigro, Galleria II Milione, Milano. Dorazio, Fontana, Nigro, Galleria Martano, Torino. Colore: Omaggio a Dorazio e Nigro, Premio Lega, Modigliana, Forlì.

1978 XXXIX Biennale di Venezia, Dalla natura all'arte, dall'arte alla natura. 

1979 Sistina Società per Arte, Arte Fiera, Bologna. 

1981 Critica e Arte, Valle Giulia, Roma. 

1982 Critica e Arte, Chicago, Marshall Field's, Registrazione di Frequenze, Bologna. XLI Biennale di Venezia, Padiglione italiano
Generazione anni 10, Rassegna del MAC, Rieti. Nove Artisti Italiani, Campi Bisenzio, Rassegna d'Arte Contemporanea: arte astratta,
Torre Pollice. L'enigma geometrico, Studio Carlo Grossetti, Milano. Angelico Geometrico, Ardesie, Bergamo. 

1983 Dorazio, Nigro, Pomodoro, Studio Dabbeni, Lugano. II Grande Disegno, Fiesole, Firenze. Der Europaische Graphik, Baden Baden. Continuità: Gastini, Nigro, Galleria Plurima, Udine.

1984 Rassegna del MAC, Movimento Arte Concreta, Gallarate.

1985 De Naria, Merz, Nigro, Paladino, Galleria Toselli, Milano. Astratto? Carlo Grossetti (Arte & Altro), Milano. 

1986 XLII Biennale di Venezia. Una ragione inquieta, Morterone. 

1987 L'enigma dell'origine: undici sculture Lobi. Castellani, Dadamaino, Nigro, Opalka, Studio Carlo Grossetti, Milano. Rassegna: Astratta, Verona. 

1988 Ragione e Trasgressione, ex-convento di San Rocco, Carpi. Idea del mare, Galleria Comunale d'Arte Moderna, Forte dei Marmi. II museo degli artisti, Morterone. 

1989 A proposito di pittura: Aricò, Gastini, igro, Studio Carlo Grossetti, Milano.

1992 Pittura a Milano, 1954-1990, Palazzo della Permanente, Milano.

1993 XLV Biennale di Venezia (Omaggio a Carla Lonzi)

1993 - 2005 ... in progress

Mario Nigro - Bio

Nasce a Pistoia nel 1917.

BIO

 

Il padre è un professore di matematica, la madre è figlia di un ufficiale garibaldino. La sua educazione è severa e alquanto ritirata. Trasferitesi ad Arezzo, inizia a studiare pianoforte a sei anni; in seguito, nel 1929, si trasferisce a Livorno, che resterà la sua città di adozione, e intraprende lo studio del violino. Dal 1936 frequenta l'Università di Pisa. Incomincia a dipingere attorno ai quindici anni, influenzato dalla locale scuola postmacchiaiola. 

Consegue la laurea in Chimica nel 1940, per poi venire chiamato come assistente presso l'Istituto di Mineralogia dell'Università di Pisa; da questo incarico verrà in seguito allontanato per motivi politici, dopo essere stato pedinato e schedato per la sua partecipazione a gruppi clandestini. Nel dicembre del 1947 consegue una seconda laurea in Farmacia. Nel 1948 viene assunto come farmacista dagli Spedali Riuniti di Livorno. 

Nello stesso anno vede a Venezia per la prima volta dal vivo opere di Kandinsky e di Klee. 

La sua prima partecipazione a una mostra collettiva è del 1940. 

Nel corso del decennio seguente la sua attenzione si sposta verso l'opera di Rosai, Carrà, Sironi e De Chirico, con attenzione particolare per la pittura metafisica e per alcuni esiti espressionisti.

Giunto attorno al 1947 all'astrazione, nel 1949 tiene la sua prima mostra personale presso la Libreria Salto di Milano. In seguito a questa mostra è chiamato a far parte del Movimento Arte Concreta, insieme a Dorfles, Munari, Monnet e altri. Nel 1951 i suoi "Pannelli a scacchi iterativi e simultanei" vengono esposti al Salon des Réalités Nouvelles di Parigi. Nel 1952 il suo astrattismo, nutrito di suggestioni musicali, abbandona la staticità ortogonale e assume il caratteristico aspetto reticolare e dinamico, iniziando la fase di lavoro denominata "Spazio Totale".

Nel 1953 espone per la prima volta i suoi reticoli ritmici simultanei presso sedi espositive di Milano, Torino e Firenze. In quello stesso anno realizza un manifesto per le elezioni contro la legge-truffa, per la pace e l'indipendenza dalle truppe di occupazione straniera; il documento verrà poi distrutto dalla polizia, e l'episodio si ripercuote negativamente sull'atmosfera che lo attornia nel suo posto di lavoro agli Spedali.

Nel 1954 incomincia a pubblicare in cataloghi e bollettini i suoi scritti, inizialmente relativi alla tematica dello "Spazio Totale". Nel 1957 è presente alla rassegna collettiva "Cinquant'anni di pittura astratta nel mondo", organizzata a Parigi dalla Galleria Creuze dall'artista Michel Seuphor. Nel 1958 abbandona l'impiego di farmacista e si trasferisce a Milano, contro la volontà della moglie, dalla quale si separerà tempo dopo. Nel 1960 cessa temporaneamente di lavorare a causa di un grave incidente d'auto, nel quale perde la vita suo nipote ed egli stesso subisce un danno fisico permanente.

Nel 1964, grazie all'intercessione di Lucio Fontana, viene invitato per la prima volta alla Biennale di Venezia. 

Nel 1965 il lavoro sul ciclo denominato "Tempo Totale" ha una svolta in senso minimale: le sue trame reticolari si riducno sempre più a serie di linee che descrivono attimi più che luoghi. Dal rigore del progetto geometrico (strutture fisse) emergono poi le "licenze cromàtiche", le libertà che il pittore si concede sul piano della scelta del colore e della sua valenza emozionale. Nel 1968 è invitato alla XXXIV Biennale di Venezia con una sala personale nel Padiglione Italiano, partecipando peraltro alla contestazione che prevedeva la copertura delle opere, la chiusura delle sale e una manifestazione di protesta in Piazza San Marco.

Nel 1975 giunge a maturazione il ciclo del "Tempo Totale", che da luogo alla serie delle "Strutture fisse con licenza cromatica": alla fissità del progetto geometrico che sottende il disegno, composto di linee sottili, fa riscontro una nuova libertà lirica e narrativa nell'utilizzo dei colori.

Ne nascono di seguito le ricerche sulla "Metafisica del colore". Del 1978 sono i primi lavori sui concetti strutturali elementari geometrici, esposti nello stesso anno alla Biennale di Venezia. Le sue opere saranno presenti altre volte alla manifestazione veneziana, dal 1982 fino all'edizione del 1993, nell'ambito dell'omaggio a Carla Lonzi.

Dal 1979 l'artista sposta il suo interesse sulle interazioni ambientali tra pittura e architettura, per poi avviarsi alla distruzione della linea e della sua costruzione geometrica nel 1980, con la serie del "Terremoto". Da questo punto le linee iniziano a venire tracciate a mano libera (serie degli "Orizzonti"), poi si spezzano in punti quasi divisionisti, sempre più grandi e sempre più gestuali ("Orme"), che si svilupperanno in opere di valenza informale (serie dei "Cipressi" e dei "Dipinti Satanici").

Solo negli anni Novanta, con la serie delle "Meditazioni" ad acrilico e delle "Strutture" a inchiostro, Nigro ritorna a costruire lo spazio pittorico in maniera geometrica, anche se ormai irrevocabilmente a mano libera. Nel 1992 gli viene conferito un riconoscimento dalla Fondazione per l'arte costruttiva Camille Graeser.

L'artista scompare a Livorno il 12 agosto del 1992. I suoi dipinti figurano nei musei di arte contemporanea di Roma, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Livorno, Pistoia.

Edoardo Romagnoli - Testi

Nasce a Milano nel 1952.

 

ArtsLife, AssiNews, Auto 70, Bell’Italia, Gardenia, Journal of IR, Il Corriere della Sera, Immagini Fotopratica, IR Journal of Investor Relations, La Repubblica, La Stampa, Luxury, No Limits, Stream, Osservatorio Digitale, Tuttomilano, Venerdì di Repubblica, Vivimilano, Zoom.

2016                

Catalogo FLASHBACK, a cura di Roberto Mutti

2015                

"Tuscany Contemporary Photography”, wfedizioni, pagg. 320-325, novembre 2015

“Los Palanti – Su trayectoria en Italia, Argentina, Uruguay y Brasil”, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Embajada de Italia a   

Buenos Aires e CEDODAL, testo critico di Virginia Bonicatto, ed. CEDODAL, pagg. 163 – 165, agosto 2015

2014                 

“Ogni generazione è ponte”, libro polifonico, ed. Chimera Editore

Foto del mese all’interno della rivista “Gardenia”, a cura di Lello Piazza, pagg. 8-9.

“Scarabocchi” – testo di Lello Piazza, articolo all’interno della rivista Fotographia, pagg. 46-50.

2011                 

Selezione “Gran Colore” a cura di Erica Nagel - 2010 Annual Report AON- Ufficio Comunicazione AON-Mi

“Guarda che Luna” – copertina della rivista “FOTOgraphia” – all’interno intervista a cura di Lello Piazza

“The Moon by Romagnoli” – testo di Clare Mahon – Benetti Magazine n.07 - Viareggio

2010                 

“La Follia” - Festival di Ravello. Catalogo della mostra a cura di Achille Bonito Oliva e Gianluca Ranzi

2009                 

Galleria multimediale sul sito www.archiworld.it

Progetto sulla Stazione Centrale di Milano

 In occasione del Congresso Mondiale degli Architetti di Torino (29 Giugno-3 Luglio 2008) sono stati pubblicati tre lavori sulla Home page di Archiworld Network: I Ponti di Torino, Stazione Centrale e Mole Antonelliana

Galleria Multimediale sul sito francese www.agencedestyle.com

Catalogo Piena Luna, Galleria Grossetti - Milano

Volume fotografico “Lune”. Editore Springer

Progetto grafico di Giulio Confalonieri, 1996. Testo di Piero Bianucci

2005                 

Catalogo “I Maestri della fotografia” - Guggenheim Collection - Venezia

2004                 

Calendario “15”

2001-03            

Volume fotografico “Ulivi” editore Gribaudo Cavallermaggiore (Cn) testo di  Gigliola Foschi

Calendario “Orchestra Cantelli”

2000                 

Volume fotografico “ ‘999” editore Paola Gribaudo (To) testo di Roberto Mutti

1997                 

Calendario “Edillombarda”

 

Edoardo Romagnoli- Esposizioni

Nasce a Milano nel 1952.

Gallerie con le quali collabora: Riccardo Costantini Contemporary - Torino, Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea – Milano, Bruno Grossetti Arte Contemporanea – Milano.

Partecipa regolarmente a Fiere Nazionali e Internazionali.

 

MOSTRE PERSONALI

 

2016                

“Torre Velasca – architettura, storia, unicità e visione”, Istituto Italiano di Cultura di Lisbona - Lisbona

2015                 

“Metamodels” – Vittorio Grassi Architetto & Partners - Milano

2014                 

“L’una Luna” - Riccardo Costantini Contemporary - Torino

“Grafico Fotografico” – Galleria Campari - Campari Wall – Sesto San Giovanni (MI)

2011                 

“Piena Luna” – Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo – Strasburgo

2009                 

“Movimenti di luna”  Fiera del Libro – Cavallermaggiore (CN)

“Piena Luna” - Grossetti Arte Contemporanea - Milano

“Movimenti di luna” - Planetario di Torino

“Ulivi e Frantoio” - CRT Teatro dell’Arte - Milano

2004                 

“E’ capodanno a Napoli” Mood libri & caffè - Torino

“Qualcosa di me stesso” Cafè Aroma Photogalerie - Berlin

“Impressioni di Franciacorta” - Foiano Fotografia

2002                 

“Ulivi” Mood libri & caffè - Torino

“Open Studio” - Via Panizza 4 Milano

1999                 

“Milano Centrale“ Images on the road by Giovenzana - Milano  

1997                 

“Gli Ulivi fotografia e ceramica” Museo Richard-Ginori Manifattura di Doccia - Sesto Fiorentino

1996                 

“Pietrasanta Pietrasanta” Magazzini Generali - Milano

“Pietrasanta Pietrasanta” Studio D’Arte La Subbia - Pietrasanta

1995                 

“New York” Images on the road by Giovenzana - Milano

“Una Luna di sogno” F.A.I. - Monastero di Torba - Varese

1994                 

“L’Ulivo” Cafè Aroma Photogalerie - Berlin

1993                 

“Doodles” Galleria Grossetti Arte e Altro - Milano

1992                 

“La luna” Museo Civico di Storia Naturale - Civico Planetario Ulrico Hoepli - Milano

1991               

“E sempre ... solo luna” Diaframma Kodak Cultura - Milano

 

MOSTRE COLLETTIVE

 

2016                

“ITALIAN COLLECTION (1963-2015) – a cura di Grossetti Arte - Milano

“MA(N)GAZINE – a cura di Grossetti Arte - Milano

“Asta Fotografica ScattixBene – Sotheby’s – Triennale di Milano, Sala d’Onore

“VIA PANIZZA 4 – INEDITI” – Via Panizza 4 - Milano

/astràtto/ - Riccardo Costantini Contemporary, Torino

Periscope/Photoscouting – a cura di Claudio Composti, mc2gallery, Milano

Asta fotografica “Finarte”, a cura di Roberto Mutti, Milano

“Periscope” – a cura di Claudio Composti, mc2gallery, Milano – Palazzo Marliani Cicogna – Busto Arsizio (VA)

2015               

Asta Fotografica “Scatti per bene” - Sotheby’s –  Triennale di Milano, Sala d’Onore

“Il Diaframma 1967 – 1996: una storia italiana” – a cura di Roberto Mutti – Photofestival - Palazzo Giureconsulti, Milano

“Giuseppe,Mario,Giancarlo Palanti y Edoardo Romagnoli, obra en Italia, Argentina, Uruguay y Brasil – a cura dell’architetto Ramòn Gutiérrez,  CEDODAL - Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Sala Roma, Palazzo Salvo - Montevideo

“Lune”, Galerie Huit, Arles durante “Les Rencontres de la Photographie” –– a cura di Riccardo Costantini Contemporary , Torino

“Heart Modulation II” – Silos Art Inside, Giudecca 800R, Venezia – a cura di Grossetti Arte Contemporanea- Milano

“ FLOOD” – Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea – Milano – a cura di Roberto Mutti

“L’autoritratto nella fotografia contemporanea” – Trevignano Fotografia – a cura di Giorgio Bonomi e Francesca Della Toffola

2014                 

“14/14 - modernity’s first century” – PLASMA Plastic Modern Art – a cura di Georgios Vogiatzakis

“Mont Blanc” – Associazione Art Mont Blanc – Les Maisons de Judith / Pra sec,Val Ferret, Courmayeur (Aosta)

“N.I.P. New Ideal Photography Part # 2” – Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea - Milano

Festival “photo 14” – prominent exhibition wall - Zurigo

2013                 

“Il futuro delle origini” – Grossetti Arte Contemporanea - Milano

"Il corpo solitario Self portrait -Photography and video" Riccardo Costantini Contemporary, Torino

“Il corpo solitario – Autoritratti fotografici contemporanei”, Bhuman Shah Art&Meditation Center - Torino

“Spazio creativo e territorio da salvaguardare – Mostra d’Arte Contemporanea Fotografia e Videoarte” – Palazzo delle Arti – Paternò CT

“Il corpo solitario” – l’autoscatto nella fotografia contemporanea” – a cura di Giorgio Bonomi e Alessandra Migliorati – Palazzo della Penna – Centro di Cultura Contemporanea - Perugia

“Con gli occhi degli altri, la collezione fotografica di Roberto Mutti” – a cura di Roberto Mutti – Biblioteca Civica Giacinto Gambirasio, Palazzo Comunale – Seriate (BG)

“Design Photo Remix on Tour – 7°Edizione” – a cura di Roberto Mutti -  Via Cappellari 3 – Milano

2012                 

“Oltre l’Attimo” - Arte Fiera Bologna OFF – Grossetti Arte Contemporanea – Milano

“Illuminati” – Grossetti Arte Contemporanea – Milano

“La nature mise à l’épreuve” – MAMCS - Strasburgo

“Il corpo solitario.L’autoscatto” – a cura di Giorgio Bonomi – MUSINF, Museo d’Arte Moderna e della Fotografia – Senigallia AN

“Vota Arte” – Grossetti Arte Contemporanea - Milano

2011                 

“Disturbi e Disordini” - Biennale di Alessandria, a cura di Sabrina Raffaghello – Alessandria

“Lo Stato dell’arte nel 150° dell’Unità d’Italia” - 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia – Piemonte, a cura di Vittorio Sgarbi e Sabrina Raffaghello –  Palazzo del Monferrato – Alessandria

2010                  

“La Follia dell’arte” - Festival di Ravello, a cura di Achille Bonito Oliva – Ravello (Sa)

“Intimate travel”, a cura di Sabrina Raffaghello – Scavi Scaligeri - Verona

“White Meditation Room” – Grossetti Arte Contemporanea – Milano

“Omaggio a Mario De Stefanis” – Galleria Belvedere – Milano

Asta fotografica “ Scatti per Bene” – Sotheby’s – Milano

2009                 

“Luna e l’altra”- Colossi Arte Contemporanea –Brescia

Asta Fotografica “Scatti per bene” - Sotheby’s - Milano

2008                 

“Omeoart” Palazzo Farnese - Piacenza

2007                  

"44-4-4” Fotoinfesta - Spazio Omnia - Milano

“Il Diaframma” di Lanfranco Colombo - Centrale Montemartini - Roma

Asta Fotografica “Scatti per bene” - Sotheby’s - Milano

“Uno spazio su misura” corso Lodi 24 - Milano

2005                 

“I Maestri della fotografia” - Guggenheim Collection - Venezia

2004                 

“Omeoart” Chiesa di San Lorenzo de’ Speziali - Roma

2003                 

“Ebanis”, Spazio Rossana Orlandi - Milano

“S’abbia sabbia”, Spazio Rossana Orlandi - Milano

“Uno spazio su misura” corso Lodi 24 - Milano

“Omeoart” Galleria Montenapoleone 6/a - Milano

“Omeoart” Cappella di Villa Ruffolo - Salerno

2002                 

“Per parlare di pace non bastano le parole” Galleria L’Affiche - Milano

“Il corpo immaginato”, Spazio Rossana Orlandi - Milano

“Uno spazio su misura” corso Lodi 24 - Milano

1999                 

“Quella notte sulla luna“ Palazzo della Ragione - Padova

“Bazaart 1999” - Milano

1998                 

“Con lo sguardo degli altri” Collezione Roberto Mutti - Sala Luisa Pagano - Voghera

“Il demone ambiguo” Museo della Fotografia Storica e Contemporanea - Torino

“Bazaart 1998” - Milano

1995                 

“La pienezza dello sguardo” Centro San Fedele - Milano

1993                 

“Firenze a Tavola” Fortezza da Basso - Firenze

“Fotografi Italiani-Diario Immaginario di Lanfranco Colombo” Accademia Carrara -   Bergamo

1991                 

“Ritratto in blue jeans” Diaframma Kodak Cultura - Milano

 

FIERE

 

2017                 

MIA – Milan Image Art Fair – Riccardo Costantini Contemporary - Torino

2016                  

WOP ART – Lugano – Galleria Grossetti Arte - Milano

MIA – Milan Image Art Fair – Riccardo Costantini Contemporary - Torino

ArteFiera Bologna – Riccardo Costantini Contemporary – Torino

2015                 

MIA – Milan Image Art Fair – Pho_To - Torino

ArteFiera Bologna – Riccardo Costantini Contemporary - Torino

2014                 

The Others - Torino

MIA – Milan Image Art Fair – Riccardo Costantini Contemporary – Milano

2013                 

Fotofever Paris – Riccardo Costantini Contemporary – Torino

The Others – Torino - Riccardo Costantini Contemporary e Paola Sosio Con-temporary Gallery - Torino

ArtVerona 2013 – Riccardo Costantini Contemporary - Torino

MIA – Milan Image Art Fair – Riccardo Costantini Contemporary – Milano

OFF Bruxelles – Riccardo Costantini Contemporary – Torino

“Collezione Fabio Castelli – le immagini – il tempo – una retrospettiva – Mercanteinfiera – Parma

ArteFiera Bologna – Riccardo Costantini Contemporary – Torino

2012                 

MIA, Milano Image Art Fair – Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea – Torino

Fotofever Bruxelles – Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea – Torino

Cutlog Paris – Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea – Torino

Photissima Torino – Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea – Torino

2011                 

ArteFiera Bologna – Grossetti Arte Contemporanea - Milano

Art Cologne – Grossetti Arte Contemporanea – Milano

Roma Contemporary Art Fair– Grossetti Arte Contemporanea – Milano

MIA, Milano Image Art fair – Grossetti Arte Contemporanea - Milano

ArtVerona – Grossetti Arte Contemporanea – Milano

ArtVerona – Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea sr contemporary district – Alessandria

Immagina – Fiera di Reggio Emilia – Paola Raffo Arte Contemporanea – Pietrasanta

2010                  

Miart – Grossetti Arte Contemporanea – Milano

ArtVerona – Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea – Alessandria

 

CONCORSI

 

2017                 

International Color Award: Nomination nella sezione Architettura con la Foto “Cantiere Mantegna_7276”

2016              

Black and White Spider Awards: honorable mention nella sezione Abstract con la foto “Val Ferret_2715” e nomination nella sezione Abstract con la foto “Monte Bianco_6808”

2015                 

Black and White Spider Award: nomination nella sezione Abstract con le foto “Lucchesia_5961” e “Lucchesia_6089”

2014                 

MIFA: Honorable Mention nella categoria in the Fine Art-Landscape  per la foto Lucchesia_1149.

Black and White Spider Award: nomination nella sezione Abstract con la foto “Light Circles_1322”

2013                 

Finalista Premio BNL – Gruppo BNP Paribas durante MIA Photo Fair con la foto “Dialogando con Venere_8584”

Premio Fotografico ACE, nomination nella sezione fotografi professionisti con la foto “In silentio lux”

Premio Internazionale Limen Arte - Camera di Commercio di Vibo Valentia – foto “Sacrificio”

Black and White Spider Award: nomination nella sezione Abstract con la foto “Monte Bianco_3769”

Spazio creativo e territorio da salvaguardare organizzato da Associazione Ideattiva, Paternò (Catania)

2009                 

Premio Terna02: nomination nella sezione Megawatt

2008                 

Black and White Spider Award: nomination nella sezione Abstract con la foto “Luna2”

Premio Terna01: dodicesimo nella sezione Megawatt

 

WORKSHOPS

 

TPW 2002 con Michael Ackerman

TPW 2002 con David A. Harvey

TPW 2001 con John Goodman

TPW 2000 con Jim Goldberg

Edoardo Romagnoli - Bio

Nasce a Milano nel 1952.

BIO

 

Vive e lavora a Milano.

Inizia a fotografare durante i suoi viaggi e per diversi anni si dedica al reportage. Dagli anni ‘90 matura la propria ricerca espressiva ed espone in mostre collettive e personali in Italia e all’Estero.

I suoi maestri sono: Giulio Confalonieri, designer tra i più significativi, maestro di estetica e di vita; John Goodman, fotografo, artista e grande comunicatore.

La prima foto alla luna risale al 1988 e rappresenta l’inizio del suo lavoro più conosciuto di ricerca artistica. La prima personale si tiene nel 1991 presso “Il Diaframma” di Lanfranco Colombo. La luna è oggetto di una instancabile osservazione; Romagnoli ne fa la protagonista delle sue lunghe sperimentazioni rinnovando a ogni scatto il fascino originale che lo rapisce. Il lavoro rivolto alla luna è in costante sviluppo e si approfondisce nel tempo come un dialogo sempre più serrato, senza mai indugiare su i risultati ottenuti. Tutte le fotografie sono realizzate muovendo la macchina e senza interventi di post produzione.

Ampie serie sono dedicate all’architettura e alla composizione grafica: “Duomo di Milano”, “Stazione Cen­trale”,“NY”, “Palazzo Lombardia”, esposta all’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires nel 2015, “Cantiere Mantegna”,“Torre Velasca 2016”, “Capodanno a Londra”, “Sabbia” e “Alberi”.

Il libro “Ulivi” del 2002 affronta il concetto di tempo e ne analizza gli sviluppi lungo un intero anno; succes­sivamente nel libro “999”, testo di Roberto Mutti, il tempo imprigionato esplode in 15 minuti di fragore e bagliori per annunciare l’arrivo del nuovo millennio.

E’ del 2005 la sua partecipazione alla collettiva “I Maestri della fotografia” presso il Guggenheim di Venezia.

All’idea di movimento sono invece dedicati altri lavori: il progetto “Le Corse”, in cui l’artista utilizza il movimento per distrarre il soggetto fotografico e coglierne la naturalezza; i lavori “Alberi”, “Luci d’Artista”, “Duplex” e altri ancora, dove il movimento è utilizzato per raggiungere un risultato pittorico - metafisico.

Grande at­tenzione ed interesse alla ricerca sull’espressività del corpo sono evidenti nelle serie “Autoriscatti” esposta al Festival di Ravello – la Follia nell’Arte nel 2010, curato da Achille Bonito Oliva, “Autoscatti”, “Passeggiate Lunari”, “Performance”, “Ritratto in scatola”,  “Sogni”.

In parallelo al lavoro fotografico si sviluppa la ricerca sui “Doodles”, disegni che scaturiscono in maniera impulsiva ed automatica mentre facciamo altro e costituiscono la fonte originaria del lavoro. Piccole creazioni da sempre raccolte dall’artista che vengono rielaborate negli anni ’90 tramite la macchina fotocopiatrice e oggi grazie alle tecniche più moderne di acquisizione e trasformazione immagini.

 

Nel 2009 la casa editrice tedesca Springer ha pubblicato il libro Lune realizzando uno straordinario progetto grafico studiato nel 1996 da Giulio Confalonieri per le foto di Edoardo Romagnoli e arricchito dal testo dell’astronomo prof. Piero Bianucci.

Nel 2011 partecipa alla Biennale di Alessandria – videofotografia contemporanea, curata da Sabrina Raffaghello. Sono di quell’occasione le prime “Passeggiate Lunari”, poi ripresentate a The Others nel 2013.

Nel giugno 2012 il Museo d’Arte Contemporanea di Strasburgo ha acquisito due fotografie della Luna.

Ottobre 2014, pubblicazione di “Ogni generazione è ponte”, ed. Chimera Editore, libro polifonico storico-artistico su cinque generazioni di Romagnoli. Presentato a Milano, in Triennale, il 20 novembre 2014.

Nel luglio 2015 il MUSINF di Senigallia ha acquisito una fotografia della serie Autoriscatti.

Rossella Bellusci - Testi

Nasce a San Lorenzo del Vallo ( Cosenza ) nel 1947. Vive e lavora a Parigi dal 1981.

TESTI

 

Autoportraits photographiques, 1898-1981, catalogo di mostra, Parigi, Centre Georges-Pompidou, Musée National d'Art Moderne, 1981

Jean-Claude Lemagny, « Enrichissements de la Bibliothèque nationale, Parigi. Collections XXe siècle », Photographie, n° 1, printemps 1983

Jean-Claude Lemagny, La photographie créative, catalogo di mostra, Parigi, Pavillon des Arts, 1984

Photographie contemporaine en France, catalogo di mostra, Parigi, Centre Georges-Pompidou, Centre national des arts plastiques, 1985

L'autoportrait à l'âge de la photographie : peintres et photographes en dialogue avec leur propre image, catalogo di mostra, Lausanne, Musée cantonal des Beaux-Arts, 1985

Maïten Bouisset, in Art Press, n° 103, mai 1986

Patrick Roegiers, « Rossella Bellusci : Ombre et Lumière », Le Monde, 25 juillet 1987

Peter Weiermaier, Frauen sehen Männer. Die Darstellung des Mänlichen Aktes durch zeitgenössische Fotographinnen, Schaffhausen, Verlag Photographie, 1988 Patrick Roegiers, « Rossella Bellusci. Ombres de Lumière », Le Monde, 24 mai 1990

Jean-Claude Lemagny, « Les aventures extraordinaires de Popaul Picador à travers les âges », in catalogo di mostra Rossella Bellusci, Parigi, Bibliothèque Nationale, 1991 (edizioni Canal)

Alain Macaire, « Rossella Bellusci, le regard brûlé », in catalogo di mostra Rossella Bellusci, Parigi, Bibliothèque Nationale, 1991 (edizioni Canal)

Photographie française : la décennie créative, 1980-1990, catalogo di mostra, Tokyo, Metropolitan Museum of Photography, 1992 

Le tondo aujourd'hui, catalogo di mostra, Avallon-Auxerre, 1992

Monique Moulène, « Bellusci», in Dictionnaire mondial de la photographie, Parigi, edizioni Larousse, 1994

William A. Ewing, The Body. Photoworks of the Human Form, Londres, Thames & Hudson,1994

Rossella Bellusci, catalogo di mostra, Parigi, Ecole nationale supérieure des Beaux-Arts, 8 juin-24 juillet 1994 

Dominique Baqué, « Variations pour monochromes blancs », Art Press, n° 195, ottobre 1994

Mots, Ecrans, Photos, Parigi, Maison européenne de la Photographie, n° 12, juin 2001

M. A., « Eblouissements », Le Point, n° 1507, agosto 2001

Camera and History : Rebekah Presson Mosby, October 14, 2002 , nel catalogo della mostra, 2003 : Hamilton (N.Y.), Colgate University, Picker Art Gallery

Martina Corgnati, « Rossella Bellusci « La Prova degli occhi », Colgate University, Picker Art Gallery

XXX, « I fantasmi minimalisti di Rossella Bellusci », Il Giornale dell’arte, Torino, n° 221, maggio 2003 

Melania Guida, « Dissolvenze e visioni di luce negli scatti di Bellusci », Corriere del Mezzogiorno, 2003

Daniela Ricci, « La luce della Bellusci », Il Mattino, 22 giugno 2003

Giorgio Bonomi, « L’immensità della luce nella fotografia di Rossella Bellusci », Titolo, autunno 2003

 ‘Collection Photographies’, catalogo, Centre Georges Pompidou, Museè national d’art moderne, edizioni Steidl, 2007

Roberto Mutti, «Luce e bianco dominano negli scatti della Bellusci », La Repubblica, 25 Luglio 2008

Rossella Bellusci - Esposizioni

Nasce a San Lorenzo del Vallo ( Cosenza ) nel 1947. Vive e lavora a Parigi dal 1981.

ESPOSIZIONI

 

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI

1981 - 1984 - 1991

Bibliothèque Nationale, Paris

1982

Musée National d’Art Moderne, Paris 

1983

Fonds National d’Art Contemporain, Paris 

1987

Museum of Modern Art, New York 

1985 

Audiovisuel, Paris

Maison Européen de la photographie, Paris 

1986 - 1987 - 1990

Galerie municipale du Château-d'eau, Toulouse 

1986

Found régional d'art contemporain Rhône Alpes 

1986-1988

The Picker Art Gallery / Colgate University, Hamilton NY

1991

Paris, Bibliothèque Nationale

1994

Paris, Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts

Chatellerault, Ecole d'Arts Plastiques

1998

Hamilton, NY, Etats-Unis : Thé Picker Art Gallery Paris, Maison Européenne de ta Photographie

2003

Hamilton, NY, Etats-Unis, thé Picker Art Gallery Naples, Galleria Franco Riccardo Arte Visine

2004

Paris, Galerie Brun Léglise

2005

Il Limite della Visibilità, Milano, Grossetti Arte Contemporanea

2007

Londra, Galleria Barbara Behan

2008

Passanti, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna

Lumière frontale, Milano, Galleria Grossetti Arte Contemporanea

 

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

1981

Centre Georges Pompidou - Museo d'Arte Moderna, Parigi. "Autoportraits photografiques”.

1983

FIAC - Galleria Texbraun - Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea Parigi.

Collettiva al Centre Gerges Pompidou - Museo d'Arte Moderna Parigi. "Les nouvelles acquisitions de la Bibliothèque Nationale et du Musee National d'art Modern".

1984

La photographie-la Mode, Parigi, Galleria Texbraun (Mois de la Photo).

La photographie créative, Parigi, Pavillon des Arts.

1985

Photographie contemporaine en France, Parigi, Centre Georges-Pompidou, Musée National d'Art Moderne.

Milano, Galleria Rizzardi.

L'autoportrait à l'âge de la photographie: peintres et photographes en dialogue avec leur propre image, Lausanne, Musée cantonal des Beaux-Arts.

Fiac (Galleria Texbraun), Parigi, Grand Palais.

1989

L'objet commence á disparaître et la lumière devient le sujet même de la photographie. Exposition à Frankfort " Frauen sehen Männer ". L'objet réapparaît, c'est la série "Ligne-portraits".

1992

Exposition: Photographie française: la décennie créative, 1980-1990, Tokyo, Metropolitan Museum of Photography.

Le tondo aujourd'hui, Avallon ( Yonne ), collégiale Saint-Lazare.

1993

Parigi, Fonds national d’Art contemporain, Galleria Art 4.

1997

Made in France: 1947-1997. 50 ans de créateurs en France, Parigi, Centre Georges-Pompidou.

2004

Eblouissement, Parigi, Galerie Nationale du Jeu de Paume.

Il Corpo solitario, a cura di Giorgio Bonomi, Pinerolo.

Astrattamente, Milano, Galleria Grossetti Arte Contemporanea.

XX Century Italian Works onpaper, Londra, galleria Barbara Beham Contemporary Art. Carta canta. Opere su carta del XX secolo, Milano, Galleria Grossetti Arte Contemporanea.

Photographies, Parigi, Galerie Brun-Léglise.

2008

Choice, Milano, Galleria Grossetti Arte Contemporanea, Aprile-Maggio.

ArtVerona, Verona, Galleria Grossetti Arte Contemporanea.

2009

ArteFiera, Bologna, Galleria Grossetti Arte Contemporanea.

Focus, Milano, Galleria Grossetti Arte Contemporanea.

Rossella Bellusci - Bio

Nasce a San Lorenzo del Vallo ( Cosenza ) nel 1947. Vive e lavora a Parigi dal 1981.

BIO

Dal 1978 frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano, Italia. 

Appassionata di fotografia comincia a lavorare per un'agenzia di stampa milanese dalla quale viene inviata negli USA per la realizzazione di una serie di servizi giornalistici fotografici. 

Colpita dalla reticenza di queste comunità a farsi ritrarre dalla macchina fotografica, scopre l'immensa forza di questo strumento.

Nel 1980 lascia l'agenzia e realizza la prima serie di fotografie personali "Autoritratti". 

Nel 1981 si trasferisce a Parigi.