INAUGURAZIONE:
Giovedì 10 Dicembre 2015 dalle ore 18.30
Dall' 11 Dicembre 2015 al 15 Gennaio 2016
ORARI:
Da lunedì a venerdì: 10.00 - 13.00, 14.00 - 18.00
Sabato e Domenica su appuntamento: 344 2046825
Chiuso i festivi
Per ulteriori informazioni scrivere a: galleria@grossettiart.it
Rodolfo Aricò
Dall' 11 Dicembre 2015 al 15 Gennaio 2016
Dopo l'importante esperienza veneziana con tre mostre ed eventi collaterali di Heart Modulation, la Galleria Grossetti riapre la sede milanese di Piazza XXV Aprile presentando una mostra personale di Rodolfo Aricò.
La mostra è focalizzata su uno dei passaggi fondamentali dell'attività di Aricò, il momento in cui l'artista inizia a percepire la tela non più solo come supporto ma come struttura tridimensionale.
Siamo nell'ambito più generale della pittura oggettuale, ma in un tempo preciso della ricerca artistica di Aricò che si può circoscrivere tra il 1967 e il 1970 e che raggiunge il suo apice nel 1968 - anno in cui partecipa alla Biennale di Venezia con un'intera sala a lui dedicata - quando, attuando un processo di oggettivazione della tela, realizza la serie di opere intitolate Scatola.
Queste opere lo hanno portato a indagare la forma pittorica da un altro punto di vista più concreto, delimitato dallo spazio fisico della tela che, a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, diventerà sagomata.
L'esposizione si articola mediante una selezione di opere germinali e inaspettate preambolo delle tele sagomate, tutte appartenenti alla Collezione Grossetti e raccolte durante la lunga collaborazione (1958-2001) tra la Galleria Grossetti e l'artista.
La particolare scelta di accostare quadri - oggetto e creazioni antecedenti e sicuramente meno conosciute, permette di comprendere le diverse trasformazioni che hanno caratterizzato il percorso del linguaggio di questo artista.
Sarà, quindi, possibile osservare l'elemento della coda, fuga che si assembla alla scatola, lavoro preparatorio per assonometrie modulari e prospettive visionarie future.
In tutto il percorso artistico di Aricò, infatti, l'indagine non è rivolta solo alla pittura intesa come possibilità di dipingere su una superficie bidimensionale, ma implica una ricerca di tridimensionalità e di strutturalità specifiche che oscillano continuamente da uno spazio visivo ad uno illusionistico-prospettico.